lunedì 5 dicembre 2022

Il Paese che Vorrei saluta la nascita della prima comunità energetica di Santa Marinella!

3 DICEMBRE 2022. LA PRIMA COMUNITÀ ENERGETICA DI SANTA MARINELLA È UNA REALTÀ. SI CHIAMA A TUTTO SOLE.

Un progetto fortemente voluto dall’associazione “il Paese che Vorrei” impegnata da mesi nella promozione e nella realizzazione di questa importante iniziativa: una Comunità di cittadini che hanno scelto di puntare sulla sostenibilità, sulla tutela dell’ambiente e sul sociale.

Ecco come funziona: alcuni partecipanti produrranno energia pulita tramite pannelli fotovoltaici e la immetteranno nella rete, gli altri, collegati alla rete, utilizzeranno parte dell’energia prodotta per i loro consumi domestici o commerciali.
Questo patto tra produttori e consumatori di energia pulita sul territorio dà vita a un percorso virtuoso in cui i produttori otterranno una riduzione dei costi in bolletta tanto più ampia quanto maggiore sarà l’esubero di produzione rispetto al proprio consumo e questo consentirà loro di ammortizzare l’investimento iniziale per l’installazione dei pannelli. Grazie all’utilizzo di questo esubero di produzione, i consumatori della Comunità avranno la possibilità di supportare la produzione di energia rinnovabile sul proprio territorio.

La Comunità, infine, otterrà un contributo economico derivante da tutta l’energia così condivisa: un “premio” che proviene da una parte dall’utilizzo di energia pulita e dall’altra da una riduzione dei costi per il trasposto di energia, essendo la Comunità legata a un territorio limitato. Questo premio sarà reinvestito dalla Comunità sul territorio di S. Marinella in progetti con finalità sociale e di tutela ambientale.

Ecco perché il Paese che vorrei è particolarmente orgoglioso della nascita della prima Comunità Energetica Rinnovabile di Santa Marinella e invita tutti i cittadini che lo desiderano a entrare a far parte di questa importante realtà.

Un ringraziamento particolare va alle promotrici dell’iniziativa: Clelia Di Liello, Annalisa Fasolino e Claudia De Cesaris che hanno organizzato diversi incontri pubblici di informazione e divulgazione scientifica portando sul nostro territorio il prof. Andrea Micangeli e il suo staff della Facoltà di Ingegneria Energetica de La Sapienza di Roma. A partire dal 13 maggio scorso, nei diversi incontri che si sono succeduti, ci hanno spiegato gli aspetti tecnici ed economici, illustrato le potenzialità ambientali e sociali e hanno fornito il supporto tecnico-scientifico per creare questa nuova Comunità che permette ai cittadini di autoprodurre e mettere in condivisione l’energia rinnovabile.
 
Il Paese che Vorrei è impegnato a sviluppare ulteriormente questa esperienza supportando e facilitando il percorso di chi volesse unirsi alla Comunità appena fondata. Torneremo a parlare di Comunità Energetica Rinnovabile e dei suoi benefici in una prossima assemblea pubblica dove invitiamo sin d’ora tutti i concittadini che abbiano voglia di mettersi in gioco in questa che ci appare una vera e propria rivoluzione dal basso.

Immagine di una mano che pare sorreggere il sole sull'orizzonte, catturandone i raggi



sabato 3 dicembre 2022

3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità

Si celebra oggi la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Una giornata per celebrare la conquista di diritti, diritti concreti che cambiano la qualità di vita delle persone. Un percorso che deve vederci tutti impegnati, perché la strada per arrivare a una piena eguaglianza è ancora lunga.



Immagine stilizzata di una persona in carrozzina, in cui il pianeta terra costituisce la ruota. Nel testo: "diritti+inclusione=uguaglianza", "c'è ancora tantissimo da fare", "3 Dicembre giornata internazionale  delle persone con disabilità"


sabato 26 novembre 2022

FESTA DEGLI ALBERI 2022!

Anche quest'anno abbiamo piantato delle Lagerstroemia lungo l'Aurelia e, anno dopo anno, abbiamo quasi colmato tutte le aiuole vuote del centro. Eccoci qui al lavoro. Un grazie speciale va all'instancabile Tonino Vagnozzi, che sa il fatto suo.

Questa volta lo abbiamo fatto con tanta emozione in più perché contestualmente la famiglia De Luca ha voluto piantare un albero in ricordo di Lalla

Una bellissima mattinata, buona giornata nazionale degli alberi a tutt*!



Immagine stilizzata di un albero e scritta "Giornata Nazionale degli Alberi 2022 - piantiamo un albero insieme"Immagine di persone che assistono e/o partecipano alla piantumazione di un giovane albero.Immagine di persone che assistono e/o partecipano alla piantumazione di un giovane albero.Immagine di persone che assistono e/o partecipano alla piantumazione di un giovane albero.Immagine di persone che assistono e/o partecipano alla piantumazione di un giovane albero.Immagine di persone che assistono e/o partecipano alla piantumazione di un giovane albero.

martedì 8 novembre 2022

Le irregolarità accertate dalla Corte dei Conti sono lo specchio di una amministrazione che non cura gli interessi della città

Il quadro emerso dall’accertamento della Corte dei Conti evidenzia gravi irregolarità contabili nella gestione economica e patrimoniale del nostro Comune e della società Multiservizi.

La relazione della Magistratura Contabile denuncia come l’Amministrazione abbia arbitrariamente attribuito ai propri bilanci un’ingente quota del credito che spettava all’Organismo Straordinario di Liquidazione; una dichiarazione di dissesto implica invece la rinuncia a gestire sia i debiti che i crediti pregressi.

Cioè, dopo aver dichiarato il dissesto e fatto subentrare la OSL nella gestione del pregresso per evitare di dover gestire i debiti accumulati, l’Amministrazione avrebbe tentato di fare una furbata mettendo a bilancio in positivo parte di quei crediti pregressi che avrebbe invece dovuto gestire l’Organismo Straordinario di Liquidazione.

Una tale attribuzione sarebbe stata peraltro possibile, oltre che conveniente, con una dichiarazione di pre-dissesto (e non di dissesto), ipotesi sostenuta a suo tempo dal Paese che Vorrei proprio per l’opportunità che questa procedura avrebbe offerto nella gestione complessiva di debiti e crediti, con tempi e modi maggiormente sostenibili per la comunità.

L’accertamento contabile dello Stato, come prevedibile, ha rilevato l’illegittimità di questa operazione e ora il nostro Comune dovrà tempestivamente riequilibrare i bilanci, impresa non facile, che si traduce nel permanere dell’imposizione fiscale alle massime aliquote e taglio dei servizi ai cittadini.

La Corte dei Conti riscontra inoltre lacune sull’inventario dei beni pubblici che dovrebbero costituire il patrimonio della nostra collettività e la cui corretta gestione dovrebbe essere uno degli obiettivi prioritari. Come sappiamo, invece, questa Amministrazione si ricorda dei beni comuni solo quando si tratta di tentare di cederne il controllo ai privati, impoverendo di fatto il patrimonio collettivo.

Infine, ma non meno grave, la Corte dei Conti rileva che l’Amministrazione Tidei ha gestito i contratti con la Santa Marinella Servizi in assenza di regolare documentazione che comprovi il valore delle prestazioni rese e la congruità delle tariffe applicate e che quindi certifichi la convenienza per la collettività da cui deriva la legittimità dell’affidamento diretto dei servizi.

La mala gestione della Santa Marinella Servizi, oltre a portare alla mente vicende dove dietro la mancanza di trasparenza si celava uno spreco di denaro pubblico finalizzato a distribuire incarichi inutili a fronte di compensi e rimborsi spese, testimonia come l’Amministrazione non riesca a considerare la nostra Partecipata come un’opportunità di servizio ai cittadini.

Un’Amministrazione sana avrebbe messo in pratica una gestione volta a tutelare i posti di lavoro, ad accrescerne la professionalità e ad ampliare l’ambito dei servizi per garantirne sostenibilità ed efficienza, nell’interesse di tutti.

Purtroppo, le irregolarità accertate dalla Corte dei Conti sono lo specchio di un indirizzo politico e di una gestione amministrativa miope e lesiva degli interessi della città dove la spregiudicatezza e l’improvvisazione hanno prevalso rispetto alla necessità di una progettualità mirata una solida ricostruzione in vista di obiettivi per il futuro di questa città.

È giunto il momento di ripensare il nostro territorio in termini di qualità della vita, tutela per l'ambiente e sviluppo economico sostenibile, nel pieno rispetto della giustizia sociale e della trasparenza. Quanto rilevato dalla Corte dei Conti non fa altro che confermare il giudizio negativo che abbiamo nei confronti di questa Amministrazione.



lunedì 3 ottobre 2022

CONTINUEREMO A CONDIVIDERE I TEMI CHE CI STANNO A CUORE

Ci sono tre buone notizie. A seguito dell’annuncio della prossima nascita di un Comitato cittadino in difesa della Passeggiata, il Sindaco si è affrettato a comunicare il “ritiro” del project financing sulla Perla del Tirreno e sovrastante terrazza sul mare.

Inoltre, la seconda farmacia comunale in via Etruria è stata inaugurata e non si sente più parlare dell’affidamento a privati della farmacia comunale di Valdambrini, perseguita dall’Amministrazione prima della campagna cittadina in difesa dei beni comuni.

La terza buona notizia riguarda l’imminente consegna da parte di ATER degli alloggi destinati agli aventi diritto della casa popolare. Consegna che dovrebbe avvenire entro l’anno e che, per la prima volta sul nostro territorio, si realizza attraverso il recupero del patrimonio immobiliare esistente, senza consumo di suolo e senza che un solo metro cubo di cemento sia stato versato.

Tre obiettivi a cui ci siamo dedicati con forza e passione si trasformano ora in risultati che dimostrano l’importanza della mobilitazione e che accrescono l’ormai palese fastidio del Sindaco nei confronti delle forze politiche e civiche che si impegnano per condividere con i cittadini la riflessione sulle scelte che riguardano il futuro della nostra città.

Tanto che, nell’intervista in cui annuncia il “ritiro” - che in realtà è solo una sospensione - del project sulla passeggiata, Tidei dichiara apertamente di farlo per scongiurare il rischio che il destino di questo luogo simbolo di Santa Marinella possa diventare argomento di riflessione e dibattito della prossima campagna elettorale! Siamo al paradosso.

Ebbene, noi continueremo a parlare dei temi che ci stanno a cuore perché crediamo fermamente nella partecipazione al fine di tutelare beni comuni, rendere effettivi diritti e sostenere coloro che si trovano in condizioni di debolezza.

Crediamo nella possibilità di costruire una comunità attiva e consapevole; promuoveremo e sosterremo ogni occasione di incontro con tutti coloro che condividono questo obiettivo.



venerdì 5 agosto 2022

Non svendiamo la passeggiata.

Il Paese che Vorrei dice: NO al project financing voluto dal Sindaco e propone in alternativa un progetto sociale a beneficio dell’intera collettività.

I beni comuni appartengono alla collettività e un’amministrazione sana deve essere in grado di tutelarli e conservarli per le future generazioni. Questo principio spinge il Paese che Vorrei ad opporsi al project financing della passeggiata che il Sindaco torna a riproporre con un progetto tanto ambizioso e velleitario per grandiosità quanto dannoso ai fini degli interessi dei cittadini.

Il project ha come sua centralità la costruzione sotto la passeggiata di un grande ristorante aperto tutto l’anno e la creazione di un’isola di 1000 mq su piloni di legno nello specchio d’acqua antistante.

Serve a Santa Marinella? Noi pensiamo di no.

Ciò di cui ha bisogno la città è la ristrutturazione e messa in sicurezza della passeggiata, opera questa che lo stesso Comune può e deve fare a difesa del bene pubblico.

Proviamo a spiegare.

Sotto il profilo Economico. Attualmente il Comune incassa 350mila euro all’anno per la concessione dello stabilimento durante la stagione balneare. Nel project in questione, l’impresa darebbe al Comune la sola cifra annuale di 70mila euro. Di fatto il Comune rinuncerebbe a 280mila euro all’anno per i 20 anni previsti dalla concessione. Questi soldi possono essere usati a garanzia di un mutuo per 10/15 anni sufficiente a fare i necessari lavori.

Sotto il profilo Gestionale. Il project in questione privatizza di fatto un bene pubblico restituendo alla città essenzialmente un ristorante, cioè un’attività dal solo valore commerciale, il cui profitto è privato.

Il Paese che Vorrei ritiene invece che, con la necessaria ristrutturazione dello stabile, si possa inaugurare una politica sociale e culturale di grande valore per la città. Fermo restando la concessione dello stabilimento a privati per la stagione estiva, il Comune si farebbe promotore della destagionalizzazione della Perla del Tirreno stipulando un accordo con scuole di vela, kajak, beach volley, surf... e tante altre associazioni di carattere culturale e sportivo. Vorremmo cioè offrire ai nostri giovani l’opportunità di scoprire e praticare sport e attività legate al mare e portare un turismo alternativo che possa creare un indotto non trascurabile di visitatori tutto l’anno, che farebbe di Santa Marinella un polo sportivo a livello regionale e forse nazionale.

Sotto il profilo Architettonico. La ristrutturazione che prevediamo riguarda solo la messa in sicurezza dei magazzini sottostanti per ospitare il materiale delle associazioni, la creazione di una sala coperta per lezioni teoriche, briefing e incontri organizzativi. Non sarebbe più necessario sfasciare la parte centrale della passeggiata e rialzarla di almeno 60 centimetri, operazione funzionale solo al ristorante, ovvero ad un’attività di nessuna valenza sociale.

E infine l’isola. L’isola di 1000 metri quadrati, realizzata su piloni di legno, occuperebbe lo specchio di mare più bello e dell’unica spiaggia sabbiosa della città. Ricordando quanto sia stata difficile e devastante per l’ambiente marino la creazione della barriera negli anni 70, intraprendere di nuovo questa strada è demenziale...

Il progetto, una volta approvato in Consiglio Comunale, dovrà superare il vaglio della Sovrintendenza, della Capitaneria di Porto, della Regione ed essere accolto con favore da tutti gli enti preposti, oggi sempre più sensibili alla salvaguardia del territorio dal punto di vista ambientale ed architettonico. Un esito negativo di questa procedura potrebbe aprire la strada a pericolose azioni risarcitorie nei confronti del Comune con costi altissimi per la collettività.

Ci auguriamo che la proposta non passi in consiglio comunale. Noi ci adopereremo per questo.
Il Paese che vorrei




giovedì 21 luglio 2022

QUANDO VINCE L'OPPOSIZIONE

Il Sindaco cambia idea: apre la seconda Farmacia Comunale in zona Baia di Ponente e non privatizza quella di via Valdambrini.

 Il Paese che Vorrei non può che rallegrarsi della doppia notizia perché è quello che ha sempre sostenuto in questi anni. Mentre il Sindaco dichiarava la necessità di dare in concessione la farmacia comunale rinunciando di fatto a gestire un bene della collettività con il miraggio di un facile guadagno, il Paese che Vorrei – insieme ad altre forze politiche - ne difendeva il valore di bene comune inserendo la farmacia tra i 5 referendum svolti nel marzo scorso. 

La farmacia comunale non era, né è, in perdita, come qualcuno andava dicendo preparando la strada alla privatizzazione; svolge un servizio pubblico nel più popoloso quartiere di Santa Marinella, ad alto tasso di residenti e, negli ultimi mesi, ha rappresentato un significativo presidio sanitario contro il covid per i tamponi veloci. Quando si dice - come ha sempre sostenuto il Paese che Vorrei - che l’efficientamento del servizio avrebbe potuto risollevare le sorti della farmacia e restituirle dignità. Non è stato il Sindaco a farlo, ma l’impegno del personale sotto la spinta del Covid e del sostegno della vivace campagna referendaria a difesa dei beni comuni. 

Per la farmacia ha vinto nei fatti la proposta del Paese che Vorrei che si ispira alla difesa dei beni comuni e ha perso la politica che abdica a se stessa e che invece di gestire questioni complesse preferisce facili soluzioni svendendo le ricchezze della città a vantaggio dei privati. E’ questo un risultato che ci rende orgogliosi, conseguito anche grazie all'impegno del gruppo consiliare del Paese che Vorrei che ha fatto ritirare in commissione il provvedimento con cui si intendeva cedere a privati la farmacia di Valdambrini. 

Ora sul territorio di S. Marinella saranno presenti due farmacie comunali a fronte di una popolazione che aumenta progressivamente di numero. Auguriamo buon lavoro alla dottoressa Annalisa Possenti che subentrerà a Via Valdambrini e al dottor Stefano Nardini che andrà a dirigere la neonata farmacia di Baia di Ponente. 

Adesso speriamo che il buon senso e la difesa degli interessi della collettività spingano il Sindaco e la sua amministrazione a cambiare idea anche a proposito del project financing per la passeggiata - anch’esso oggetto della scorsa campagna referendaria - che propone un’opera faraonica a esclusivo vantaggio del privato che la gestirà. 

Sapremo anche in questo caso proporre alternative valide a soluzioni avventate ed a favore di pochi.



sabato 16 luglio 2022

Quando si dice Ponton del Castrato tutti a Santa Marinella sanno di cosa si parla

Riceviamo e volentieri pubblichiamo le considerazioni di Simonetta Gazzella presente il 13 luglio all'inconto, molto teso e  a dir poco sconfortante, svoltosi tra l'Amministrazione e i cittadini dei quartieri a rischio, sul progetto di messa in sicurezza del fosso Ponton del Castrato. 

Per un report più dettagliato rimandiamo al comunicato del Comitato 2 ottobre che da anni si impegna - con sollecitazioni, studi e proposte - sul tema critico della sicurezza idrogeologica del nostro territorio:https://www.terzobinario.it/comitato-2-ottobre-su-ponton-del-castrato-tornati-al-punto-di-partenza/


Quando si dice Ponton del Castrato tutti a Santa Marinella sanno di cosa si parla. Un fosso che, da solo, fece ingenti danni e vittime nel lontano 1981.

Da allora i quartieri di Alibrandi e Combattenti hanno chiesto alle amministrazioni, succedutesi nel tempo, di risolvere il problema del fosso che segna il confine tra i due rioni. Ogni volta che piove a vento o per più giorni la gente torna con la mente a quell’esperienza terribile. Nel frattempo i cittadini si sono riuniti, si sono informati, hanno scritto e sono pronti a dare battaglia se non ci sarà una soluzione alla loro incolumità. Tanti errori sono stati fatti nel tempo: abusi, tombamenti, piscina sopra la tombatura e palazzi, adesso basta! Si era aperto uno spiraglio di speranza con il progetto presentato due anni fa agli uffici competenti della Regione Lazio e invece fu bocciato perché sbagliato! Sbagliato! Bisognava presentarne un altro.

Due anni di tiritere tra il quartiere, il tecnico dell’ufficio preposto, il sindaco e il comitato 2 ottobre concluse oggi con la beffa finale. In una riunione pubblica, molto tesa e concitata, è stato affermato (senza vergogna) che il comune ha ri-presentato in Regione lo stesso progetto che ovviamente è stato ri-bocciato. Due anni di niente, due anni persi in chiacchiere e il sindaco non ci capisce niente perché non è un tecnico, e il tecnico fa lo gnorri con la faccia di chi non ha capito che ci sono in ballo delle vite umane. La Regione ha semplicemente ri-chiesto quello che aveva già chiesto due anni fa, cioè un progetto generale di base che abbatta il rischio di piena 200nnale, perché si è perso tempo? Perché si sono protratte bugie alla popolazione? Come sempre non c’è mai chi paga per gli sbagli fatti ma forse questa volta i cittadini alzeranno ancora di più la voce!

Simonetta Gazzella



Carta tratta dal piano di Protezione Civile del Comune di Santa Marinella


mercoledì 11 maggio 2022

INIZIAMO A RESTITUIRE AI NOSTRI CONCITTADINI IL FRUTTO DEI LORO SACRIFICI

Nel Consiglio comunale di ieri, ci siamo trovati a votare un bilancio consuntivo che mostra un avanzo di circa un milione e duecentomila euro. È importante essere consapevoli del fatto che questo risultato è il frutto del senso di responsabilità e dei sacrifici dei nostri concittadini.

Dalla dichiarazione di dissesto, ci troviamo ad affrontare un regime fiscale che vede tasse alla massima aliquota, taglio dei contributi da parte del Comune ai servizi a domanda individuale e un aggravio generalizzato dei costi.

Tutto questo è avvenuto in coincidenza con una pandemia responsabile di una crisi economica che ha ridotto il potere di acquisto e le possibilità contributive, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione. Ad aggravare la situazione, negli ultimi mesi siamo stati colpiti dalle conseguenze della guerra che, tra effetti diretti ed effetti delle speculazioni, ha comportato un immediato rincaro delle spese relative all’energia domestica, per le attività lavorative e per la mobilità.

In questo contesto generale, ritornando nei confini del nostro Comune, i numeri del bilancio devono essere letti alla luce della situazione concreta prodotta sul nostro territorio. Basta fare un giro per Santa Marinella e Santa Severa per misurare il livello di degrado, di incuria e di mancanza di attenzione per tutto ciò che riguarda il decoro urbano, la pulizia e la manutenzione del nostro patrimonio ambientale.

L’avanzo di bilancio è il risultato di una gestione della spesa che ha ignorato le più elementari esigenze della popolazione che, oltre al disagio economico, si trova ad affrontare un disagio sociale e ambientale senza precedenti. 

Questo bilancio non deve essere letto come un risultato fine a se stesso ma come un punto di partenza per iniziare a restituire ai nostri concittadini il frutto del loro sacrificio e a restituirlo in termini di investimenti volti a migliorare la loro qualità di vita.

È una scelta che comporta un cambio di rotta da parte della Maggioranza, a partire dalla programmazione dei parcheggi a pagamento che si è concretizzata in una vera e propria tassa aggiuntiva sulle tasche dei cittadini, ancora più odiosa se si considera la totale mancanza di alternative per la mobilità.

Siamo disponibili, come sempre, a portare il nostro contributo come opposizione, purché il confronto sia leale, trasparente e nel reale ed esclusivo interesse degli abitanti di S. Marinella e S. Severa.

Aspettiamo un segno di apertura da parte della Maggioranza, finora mai visto, per discutere nelle sedi opportune con l’obiettivo comune di smettere di pensare esclusivamente a fare cassa e iniziare una pianificazione in grado di restituire ai nostri concittadini il frutto del loro impegno e del loro sacrificio.

Per questi motivi e per il rispetto che vogliamo manifestare ai nostri concittadini per gli sforzi affrontati, non abbiamo votato contro il bilancio presentato ma abbiamo espresso un voto di astensione in attesa di poter misurare l’accoglimento della nostra richiesta di guardare alle necessità concrete e pressanti di questa comunità.

È necessario restituire qualcosa ai cittadini, cominciamo da un ripensamento sui parcheggi a pagamento.


GRUPPO CONSILIARE IL PAESE CHE VORREI

Consiglieri Claudia Calistri, Lorenzo Casella, Francesco Fiorucci




lunedì 25 aprile 2022

STRISCE BLU: UNA QUESTIONE DI BILANCIO

Finita la fase “sperimentale”, sembra ormai del tutto chiaro che le strisce blu siano state solo un’escamotage dell’Amministrazione per reperire una cifra pari a 350.000 euro e rientrare dalle spese.

Tale cifra, messa puntualmente a bilancio preventivo, viene consegnata al Comune dalla Santa Marinella Servizi, società in house del Comune, che aveva appaltato gli stalli blu, ma che - per questo motivo - chiude in rosso con una cifra di meno 149.000 euro in bilancio. In poche parole, i parcheggi a pagamento non hanno funzionato e lasciano in passivo la SMS. 

Invece di riconoscere il fallimento dell’iniziativa e nei fatti l’azione di boicottaggio dei cittadini, l’amministrazione non trova niente di meglio che rincarare le tariffe dei parcheggi ed eliminare tutte le accortezze precedentemente assunte a favore di alcune fasce sociali.

Per fare cassa e rientrare quantomeno della cifra annuale di 350.000 euro che la SMS deve versare al Comune, la città sarà sottoposta a un aumento della tariffa oraria, all’abolizione della gratuità per i primi 20 minuti di sosta (che oggi si dimostra essere stata un ipocrita specchietto per le allodole) e a una rivisitazione delle fasce di popolazione esentate dal pagamento (scompariranno le esenzioni per gli over 75).

Inoltre, l’area dell’Ex Fungo verrà anch’essa destinata alla sosta a pagamento, come si era già paventato l’estate scorsa prima di un dietro-front che aveva sfiorato il ridicolo e la cosiddetta zona bianca verrà concentrata nella già martoriata Piazza Gentilucci, potenzialmente uno degli angoli più belli della nostra città.

L’operazione parcheggi a pagamento si rivela per quello che è: una semplice tassa sui cittadini per di più nel momento storico meno appropriato in cui il disagio economico si fa sempre più sentire.

Il Paese che Vorrei ha ripetuto più volte che la richiesta del ticket per il parcheggio deve portare una contropartita alla città che sia comprensibile a tutti i cittadini. Per esempio, disincentivare l’uso privato dell’auto a favore di un efficientamento del servizio pubblico, creare aree pedonali dove potersi incontrare e fare comunità, distribuire equamente i posteggi a pagamento e le aree di sosta libera, esentare dal pagamento i residenti o quantomeno alcune categorie di cittadini come pendolari e fasce bisognose.

Di contro, allo sbandierato successo delle strisce blu da parte dell’Amministrazione, ancora una volta non possiamo che riscontrare la sua totale mancanza di visione   insieme alla sua voracità di denaro alle spalle dei cittadini di Santa Marinella.

 



 

lunedì 11 aprile 2022

DIRITTO ALLA CASA, ANCORA SENZA RISPOSTA

Nel settembre 2021, l'Amministrazione comunale annunciò che ai primi di gennaio 2022 sarebbero stati consegnati i primi 8 appartamenti agli aventi diritto ed altri 12 sarebbero arrivati nel luglio successivo. Ad oggi, invece, ancora nulla. Sono terminati i lavori di completamento e adeguamento dei primi 8 appartamenti che ancora non solo non sono stati assegnati ma, a quanto risulta, neanche rientrano nella disponibilità di Ater – Ente regionale preposto alla gestione delle case popolari.

In questi giorni, sia il Comitato per l’Emergenza Abitativa di Santa Marinella sia l’Unione Inquilini di Civitavecchia hanno manifestato la loro preoccupazione per le “promesse disattese” sollecitando un intervento almeno di una pre-assegnazione delle case popolari che possa vincolare ufficialmente gli enti nei confronti degli aventi diritto.

Sappiamo che l’Ater è impegnato alla risoluzione del problema che auspichiamo avvenga nei tempi più brevi possibili. Tuttavia non possiamo che constatare l’incompatibilità delle lungaggini procedurali con le necessità impellenti dei cittadini che, lo ricordiamo, hanno il diritto di accedere a una casa popolare. Per chi vive in condizioni di precarietà, le promesse con tanto di data di consegna sono state in questi mesi la speranza a cui aggrapparsi, la motivazione quotidiana per tenere ancora duro fino alla risoluzione del  problema. Ogni mese in più è una fatica in più e il continuo e ripetuto procrastinare di date, la mancanza di trasparenza su iter e procedure, il rimpallo continuo di responsabilità, alimentano la paura che la consegna della casa possa svanire da un momento all’altro. Le storie delle nostre città purtroppo sono piene di illusioni e promesse disattese.

Da quanto ci risulta l’iter si è bloccato in Regione Lazio a causa di lungaggini burocratiche e riteniamo sia paradossale che i lavoratori edili, che hanno ristrutturato questi alloggi, siano arrivati alla conclusione dei lavori in meno tempo di quanto ci stia impiegando la Regione Lazio per elaborare una delibera e procedere all’acquisizione dell’immobile da parte di Ater.

Esprimiamo solidarietà nei confronti degli aventi diritto alla casa e prendiamo le distanze da chi, invece di impegnarsi a sollecitare gli attori di questo importante intervento sul nostro territorio, dedica il suo tempo ai facili proclami, alla rivendicazione dei meriti che non gli competono, alla superficialità delle affermazioni con cui è stata costellata la storia di questa vicenda.

Alle persone fragili, a chi vive le difficoltà che a volte la vita riserva, dobbiamo massima serietà, trasparenza e impegno.




martedì 29 marzo 2022

Referendum: un’occasione storica, un passo avanti importante

Il voto ai Referendum di domenica 27 marzo è un ottimo risultato per la collettività di Santa Marinella e Santa Severa. Contro le aspettative di molti, circa il doppio dei cittadini che hanno firmato per chiedere l’indizione della votazione è andato ai seggi nonostante l’invito all’astensione e il boicottaggio messo in atto dall’Amministrazione.

Ora il sindaco e la maggioranza sbandierano trionfanti l’astensione, euforici per un risultato drogato in partenza dalla cronica scarsa partecipazione alle urne, in qualsiasi tipo di elezione e in particolare ai referendum.

Così come è quantomeno triste che un'Amministrazione non incoraggi i cittadini alla partecipazione, è altrettanto sconfortante che ci sia chi gioisce per chi è inciampato nelle difficoltà oggettive di raggiungere l’unica sede elettorale senza mezzi pubblici, di chi non è stato informato adeguatamente, di chi si è arreso al “tanto non serve a niente", al “fanno sempre come gli pare” o ha ceduto sotto i colpi di “il sindaco ha già detto che non ne terrà conto”.

Al contrario, noi siamo felici che questa occasione storica sia stata comunque, grazie all’impegno di molti, un passo fondamentale nel coinvolgimento dei cittadini nell’attività pubblica, nel confronto democratico, nello scambio di opinioni, nelle decisioni che coinvolgono il territorio perché gli strumenti di partecipazione popolare servono proprio a combattere da una parte l’arroganza del potere dall’altra l’individualismo, la rassegnazione, la disaffezione alla politica.

Quest’opportunità di confronto ha innescato un moto nei cittadini che non si fermerà qui. Santa Marinella e Santa Severa possono cambiare.

Il Paese che vorrei



venerdì 18 marzo 2022

UNA BUONA NOTIZIA

Il Paese che Vorrei saluta con rispetto ed interesse la costituzione di un'area all'interno del PD che si è denominata “Minoranza PD di S. Marinella/S. Severa – Mozione 1”, a rappresentare gli aderenti alla mozione uscita sconfitta dall'ultimo congresso della locale sezione del Partito Democratico.

Si tratta di un segnale importante che testimonia del dibattito interno al partito, che la minoranza non vorrebbe vedere appiattito “sull'operato dell'Amministrazione” e che esprime la non condivisione, da parte di componenti importanti e significative, di alcune delle scelte operate dalla stessa Amministrazione. Alla base di tale scelta il desiderio di “interloquire con tutte le forze politiche di naturale riferimento, il “famoso campo largo” tanto caldeggiato dal Segretario Enrico Letta, da qui la necessità di creare un ponte attraverso il confronto e il dialogo, dimostrando ai cittadini e alla politica della città di essere veramente il Partito Democratico.”

E a proposito di democrazia, apprezziamo molto il fatto che la Minoranza PD esprima in termini molto chiari una grande considerazione per la prossima scadenza referendaria, sostenendo con forza che il PD dovrebbe “sollecitare in modo convinto la cittadinanza a partecipare, ad approfondire i temi che sono stati proposti e a esprimersi.”

Un invito quindi anche a partecipare al dibattito e al voto, che pur senza schierarsi con nettezza a favore del “no”, si muove in una direzione diametralmente opposta a quella percorsa dall'Amministrazione che, come abbiamo tutti potuto osservare, vive questi referendum con fastidio e non ha certo operato per favorire partecipazione e dibattito.






venerdì 4 marzo 2022

Offese e denunce, effetto domino (una ragione in più per votare ai referendum del 27 marzo)

Il Sindaco annuncia dal suo profilo Facebook di aver dato mandato ai suoi legali di procedere in sede civile riguardo a un comunicato a firma del presidente del Comitato dei Cittadini per i referendum “Santa Marinella per il Bene Comune”. Ossia, ha manifestato la sua intenzione di portare in giudizio sia “gli autori del comunicato” che “le testate che l’hanno diffuso”.

Francamente il comunicato in questione, scritto con toni e modi che non condividiamo, non piace neanche a noi. D’altro canto, non apprezziamo neanche l’ormai frequente ricorso alle vie legali utilizzato dal sindaco per cercare di intimidire e mettere a tacere quanti lo criticano.

A volte tali critiche sono espresse in modi aspri o persino sbagliati, ma un politico di lungo corso dovrebbe sapere che anche questo fa parte del gioco. Peraltro, del clima che si è creato è in buona parte anch’esso responsabile, dopo tre anni di provocazioni sul piano personale ed insulti mirati a denigrare le opposizioni e qualunque cittadino esprima un dissenso nei confronti del suo operato.

E neanche ci piace il fatto che il Sindaco eviti accuratamente di rispondere ai pur sostanziali interrogativi che il comunicato stesso poneva, riguardanti in primo luogo alcune oggettive difficoltà che, grazie alle modifiche al Regolamento messe in atto da questa Amministrazione, i cittadini e le cittadine si troveranno ad affrontare per esercitare il proprio diritto di voto, tra insediamento dei seggi nello stesso giorno del voto, emergenza pandemica (che cesserà il 31 marzo) e compressione dei seggi in una sola sede.

Nonostante queste difficoltà, e anzi proprio per ribadire con più forza le ragioni della democrazia, del dialogo e della condivisione, andiamo in massa ad esprimere il nostro parere di cittadini e cittadine su progetti che rischiano di condizionare per decenni la vita della nostra città. Il 27 Marzo, dalle 8.30 alle 22, presso il Palazzetto dello Sport, votiamo ai referendum, facciamoci sentire.

Il Paese che Vorrei
 



sabato 19 febbraio 2022

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO: DOV'È LA LAICITÀ DELLE ISTITUZIONI?

Ieri, si è tenuto un Consiglio comunale straordinario convocato dal Sindaco per incontrare e salutare il nuovo Vescovo della Diocesi di Porto-Santa Rufina. La convocazione è stata accompagnata da un comunicato dai toni decisamente lusingatori, in cui tra le altre cose si invitava la cittadinanza a partecipare, invito assai raro anche a fronte della discussione di temi importanti per la città sui quali la presenza di cittadine e cittadini sarebbe invece auspicabile, come forma di partecipazione democratica.

Il gruppo consiliare che ci rappresenta non si è sottratto a questa seduta straordinaria, per una forma di rispetto e perché la figura di Consigliere comunale implica delle responsabilità e dei doveri a cui non intende sottrarsi. Pensiamo però che si sarebbero potute trovare altre formule per consentire al nuovo Vescovo di incontrare la città e ricevere il saluto del Sindaco, per esempio organizzando un incontro anche nella stessa sala consiliare senza però convocare formalmente il Consiglio.

Questo perché riteniamo tale convocazione contraria al senso di laicità delle Istituzioni. Le riunioni del Consiglio comunale devono occuparsi della gestione della cosa pubblica, dell’amministrazione della città nell’interesse dei cittadini e non dovrebbero essere trasformati né in pulpiti né in palcoscenici per la classe politica. Benvenuto comunque al nuovo Vescovo.




venerdì 18 febbraio 2022

NON CI PROVATE

Sabato alle 15.30 ci sarà a Piazza Trieste un incontro pubblico organizzato dal Comitato referendario, per parlare dei referendum e del percorso che ha portato alla loro indizione.

Una riunione politica, che doveva essere normale. Doveva: perché un’autorevole fonte dell’Amministrazione ci ha fatto sapere che non si potranno in alcun modo dare indicazioni di voto e quindi spiegare, in particolare, le ragioni del No.

Secondo questa autorevole fonte la propaganda è possibile solo nei 30 giorni prima del voto, altrimenti non è consentita.

È una affermazione grave, una forma di censura preventiva in totale contrasto con i principi fondamentali della nostra democrazia e delle norme della Costituzione che tutelano la libertà di riunione e di espressione.

Nessuna norma di legge autorizza questa assurda compressione dei diritti. La propaganda politica di cui quella elettorale è espressione, è libera. Eventuali limiti sono stabiliti in maniera esplicita dalla legge, come ad esempio il divieto di propaganda nel giorno antecedente al voto. Ma non è questo il caso.

Vogliamo sperare che si sia trattato di una momento di smarrimento e che quindi non verranno posti in essere comportamenti che ostacolino lo svolgimento dell’incontro. Perché altrimenti saremmo di fronte ad una azione assolutamente illecita che potrebbe apparire mossa da intenti strumentali e intimidatori.

Questo sì che non è consentito.

E non sarà tollerato.

Il Paese che vorrei



venerdì 28 gennaio 2022

REFERENDUM: UNA VITTORIA PER LA COMUNITÀ

I referendum si faranno il 27 marzo alle condizioni imposte dal Sindaco e dalla maggioranza nel Consiglio Comunale del 25 gennaio.

Come un dente che va estirpato il prima possibile, il Sindaco - costretto da un ricorso al Tar - si è finalmente messo in moto per svolgere i referendum il PRIMA POSSIBILE, con il MINOR COSTO POSSIBILE, apparentemente per venire incontro alle esigenze di cittadini ed elettori. In realtà è un vero e proprio BOICOTTAGGIO, e in ogni caso, i project, quelli di cui – per inciso - non c’è traccia nel suo programma elettorale, andranno avanti perché del parere dei cittadini il Sindaco e la sua maggioranza non sanno proprio che farsene.

La data prescelta, resa possibile solo dai cambiamenti al Regolamento voluto nel Consiglio Comunale del 25 gennaio scorso, è caduta il 27 marzo, ancora in pieno regime di emergenza pandemica, a svantaggio sia della campagna che del voto.

Che il Sindaco abbia fatto di tutto per ostacolare i referendum ci è sempre stato chiaro. È stata dapprima OSTEGGIATA LA RACCOLTA DELLE FIRME (il Sindaco ha negato una dilazione temporale chiesta causa Covid quando eravamo in zona rossa) poi RITARDATA L’INDIZIONE DEL VOTO, avvenuta infine a seguito della modifica unilaterale delle regole referendarie in un Consiglio Comunale convocato d’urgenza.
Al Sindaco piace mischiare le carte, sminuendo e ridicolizzando le iniziative che non provengono da lui. Infatti i 5 referendum aprono il confronto pubblico su 5 project financing, che lui e la sua maggioranza hanno portato avanti il più velocemente possibile affinché le procedure arrivino ad un livello così avanzato che sarà difficile bloccarle dopo un eventuale responso negativo espresso dai cittadini.

In verità, da un anno a questa parte si sta consumando lo SVILIMENTO della DEMOCRAZIA per cui le consultazioni popolari (per di più consultive) sono percepite dal Sindaco e dalla sua maggioranza “INUTILI”, e in quanto tali “DISPENDIOSE”, un aggravio per le Casse del Comune già “provate”.

Il cambiamento proposto delle regole referendarie ha solo formalmente la giustificazione del risparmio, perché nei fatti ha l’effetto di ostacolare la campagna referendaria e depotenziare l’esito referendario: in che misura la possibilità di ampliare la forbice del tempo in cui far cadere la data delle elezioni, ha un vantaggio economico? Quanto può far risparmiare la rinuncia alla figura del Prefetto come figura di garanzia preferendo un delegato del Sindaco o la Segretaria Comunale?
Noi crediamo invece che la democrazia non si misura in termini di costo e di risparmio sulle spese elettorali. Crediamo che la democrazia sia una cosa preziosa e fragile, che vada alimentata con consultazioni, campagne elettorali e referendarie, discussione, incontro e scontro dialettico. Il costo economico è contemplato nel suo gioco, che è gioco serissimo. Riteniamo, contrariamente al Sindaco e alla sua maggioranza che definiscono inutili questi referendum, che nessuna chiamata alle urne sia superflua perché l’impegno di una classe politica degna di questo nome è anche quella di promuovere cultura e crescita democratica, dibattito sulla città e visione del futuro. Per questo motivo, nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato e che ancora incontreremo, non ultima la concentrazione dei seggi in una unica sede (ignorata la richiesta dell’opposizione di istituire almeno un’altra sede a S. Severa), ci impegneremo nella buona riuscita dell’evento. L’indizione del referendum è per noi già un successo a prescindere dall’esito finale; non semplicemente una spesa, piuttosto un investimento nella e per la democrazia.




lunedì 24 gennaio 2022

STANNO PER INNALZARE UN MURO CONTRO LA CITTADINANZA DI S. MARINELLA E S. SEVERA!

Questa amministrazione sta ostacolando lo svolgimento dei Referendum consultivi sui Project Financing con tutti i mezzi non immaginabili.

Martedì 25 gennaio alle ore 18,00 è indetto un Consiglio Comunale con l’intento di modificare il regolamento per i referendum (approvato da questa stessa Amministrazione a inizio mandato).

  • Vogliono ridurre i tempi di insediamento e preparazione del seggio e delle schede referendarie! La preparazione del seggio verrebbe effettuata la mattina stessa e non il giorno prima come di regola, contraendo di conseguenza l’orario e quindi il tempo utile alle operazioni di voto e con il rischio di seri problemi di organizzazione, gestione e controllo.
  • Vogliono modificare la scelta dei garanti! Le figure previste sono il Prefetto o un suo delegato; l’Amministrazione vorrebbe invece utilizzare il segretario comunale, una figura, ricordiamolo, scelta dal sindaco. Perché?
  • Vogliono riunire i seggi in un unico luogo (il palazzetto dello sport). Scoraggiando la partecipazione attraverso la necessità di prendere la macchina e l’inevitabile disagio di recarsi, cittadini di Santa Severa inclusi, presso un unico seggio.
  • Vogliono modificare la finestra temporale in cui è possibile svolgere i referendum e anticipare i tempi della campagna referendaria! Con il rischio reale che possano essere indetti in un periodo ancora di restrizioni dovute alla pandemia.
  • In maniera arbitraria e senza un confronto con le parti sociali interessate vogliono fare tutti questi cambiamenti mentre le procedure dei REFERENDUM sono in corso!

Le giustificazioni addotte sono quelle relative al costo. Costo di che? Di una scelta popolare sul futuro del nostro paese? Dov’è il rispetto per i cittadini? Dov’è il rispetto per gli strumenti di democrazia partecipata? Di cosa hanno paura?

La commissione tra capogruppo consiliari indetta per i referendum si è espressa contraria a questi cambiamenti (5 consiglieri presenti: 3 pareri contrari, 2 a favore).

Il Paese che Vorrei vi invita a partecipare al Consiglio Comunale per guardare bene in faccia chi sta scrivendo un’altra pagina nera della storia di questo paese!




IL REFERENDUM E IL RISPETTO DELLE REGOLE RIGUARDANO TUTTI NOI.

 


sabato 15 gennaio 2022

CHE BALLE!

Il Sindaco ha più volte sostenuto a mezzo stampa che non sia vero che i referendum avrebbero dovuto tenersi entro il 2021, perché il Comitato non avrebbe consegnato le firme in tempo utile.

Il termine ultimo di raccolta firme per ottenere l’indizione dei referendum era il 15 marzo 2021.

Il termine di consegna delle firme per l’indizione del referendum entro l’anno era il 28 febbraio 2021 e due erano le finestre temporali previste per lo svolgimento delle consultazioni: primavera e autunno 2021.

Il 1 marzo, (il 28 febbraio era domenica, e, per legge, i termini sono prorogati al primo giorno feriale successivo) il Comitato ha consegnato un numero sufficiente di firme per garantirsi l’indizione della consultazione entro il 2021 e poi ha continuato a raccoglierne fino alla scadenza dei termini per consolidare il risultato. Quindi, per quanto riguarda il dettame regolamentare, perfettamente entro i termini.

Oltre i fatti, esiste poi lo spirito di una legge, (ratio legis) ovvero il fine per cui il legislatore l’ha emanata, il cui rispetto dovrebbe animare chi rappresenta le Istituzioni.

E lo spirito delle leggi sugli strumenti di partecipazione popolare in un paese democratico non è certo quella di tentare in ogni modo di ostacolare l’espressione e la partecipazione civica, come ha invece fatto il nostro Primo Cittadino, sia in fase di raccolta firme che dopo.

È facile rintracciare sulla stampa le dichiarazioni da lui rilasciate per allontanare di volta in volta (in spregio alla tempistica prescritta dal Regolamento oltre che al senso del ridicolo) l’obbligo in capo al Sindaco di indicare una data per le consultazioni.

Dopo la consegna delle firme, ha inaugurato la sagra della balla, prima dichiarando a gran voce che un referendum in primavera era impossibile e che la consultazione si sarebbe svolta il 3 ottobre – “come indicato dal Governo nazionale”; poi, all’approssimarsi di quella data, sostenendo che un referendum in autunno era impossibile e che la consultazione si sarebbe svolta in primavera del 2022 continuando però a non indirlo ufficialmente.

Ma perché, direte voi, tanta ritrosia nell’individuare ufficialmente una data? È presto detto: lo Statuto Comunale, all’art. 80 prescrive che, una volta stabilita una data, l’Amministrazione “deve sospendere ogni atto relativo alle questioni oggetto della consultazione”: cioè, nel nostro caso, deve interrompere ogni iter relativo a cimitero, farmacia, stabilimento Perla, parcheggi, piazza ex fungo. Ahaaa! Scoperto l’arcano: il referendum non viene indetto perché ciò significherebbe smettere, quantomeno temporaneamente, di lavorare alla svendita dei nostri beni comuni.

Chiusa anche la finestra autunnale, stanco di farsi menare per il naso, il Comitato ha deciso di ricorrere al TAR; raccogliendo fondi e pagando di tasca propria per veder rispettato un diritto costituzionale! E adesso, messo alle strette perché la questione è passata a organi istituzionali a lui superiori, Tidei, proseguendo nella sua indefessa attività di produttore di fandonie, sostiene che non c’era alcun bisogno di sollecitazioni!

Il tutto condito da affermazioni senza vergogna relativamente al fatto che, qualsiasi sia l’esito del referendum – cioè qualsiasi sia il voto espresso dai cittadini di Santa Marinella sulla cessione pluridecennale dei propri Beni Comuni – lui non ne terrà alcun conto perché evidentemente dell’opinione della comunità che amministra non sa che farsene.

Non proprio un bell’esempio di democrazia e di rispetto delle leggi, soprattutto da parte dell’esponente di un partito che si definisce democratico.