Il quadro emerso dall’accertamento della Corte dei Conti evidenzia gravi irregolarità contabili nella gestione economica e patrimoniale del nostro Comune e della società Multiservizi.
La relazione della Magistratura Contabile denuncia come l’Amministrazione abbia arbitrariamente attribuito ai propri bilanci un’ingente quota del credito che spettava all’Organismo Straordinario di Liquidazione; una dichiarazione di dissesto implica invece la rinuncia a gestire sia i debiti che i crediti pregressi.
Cioè, dopo aver dichiarato il dissesto e fatto subentrare la OSL nella gestione del pregresso per evitare di dover gestire i debiti accumulati, l’Amministrazione avrebbe tentato di fare una furbata mettendo a bilancio in positivo parte di quei crediti pregressi che avrebbe invece dovuto gestire l’Organismo Straordinario di Liquidazione.
Una tale attribuzione sarebbe stata peraltro possibile, oltre che conveniente, con una dichiarazione di pre-dissesto (e non di dissesto), ipotesi sostenuta a suo tempo dal Paese che Vorrei proprio per l’opportunità che questa procedura avrebbe offerto nella gestione complessiva di debiti e crediti, con tempi e modi maggiormente sostenibili per la comunità.
L’accertamento contabile dello Stato, come prevedibile, ha rilevato l’illegittimità di questa operazione e ora il nostro Comune dovrà tempestivamente riequilibrare i bilanci, impresa non facile, che si traduce nel permanere dell’imposizione fiscale alle massime aliquote e taglio dei servizi ai cittadini.
La Corte dei Conti riscontra inoltre lacune sull’inventario dei beni pubblici che dovrebbero costituire il patrimonio della nostra collettività e la cui corretta gestione dovrebbe essere uno degli obiettivi prioritari. Come sappiamo, invece, questa Amministrazione si ricorda dei beni comuni solo quando si tratta di tentare di cederne il controllo ai privati, impoverendo di fatto il patrimonio collettivo.
Infine, ma non meno grave, la Corte dei Conti rileva che l’Amministrazione Tidei ha gestito i contratti con la Santa Marinella Servizi in assenza di regolare documentazione che comprovi il valore delle prestazioni rese e la congruità delle tariffe applicate e che quindi certifichi la convenienza per la collettività da cui deriva la legittimità dell’affidamento diretto dei servizi.
La mala gestione della Santa Marinella Servizi, oltre a portare alla mente vicende dove dietro la mancanza di trasparenza si celava uno spreco di denaro pubblico finalizzato a distribuire incarichi inutili a fronte di compensi e rimborsi spese, testimonia come l’Amministrazione non riesca a considerare la nostra Partecipata come un’opportunità di servizio ai cittadini.
Un’Amministrazione sana avrebbe messo in pratica una gestione volta a tutelare i posti di lavoro, ad accrescerne la professionalità e ad ampliare l’ambito dei servizi per garantirne sostenibilità ed efficienza, nell’interesse di tutti.
Purtroppo, le irregolarità accertate dalla Corte dei Conti sono lo specchio di un indirizzo politico e di una gestione amministrativa miope e lesiva degli interessi della città dove la spregiudicatezza e l’improvvisazione hanno prevalso rispetto alla necessità di una progettualità mirata una solida ricostruzione in vista di obiettivi per il futuro di questa città.
È giunto il momento di ripensare il nostro territorio in termini di qualità della vita, tutela per l'ambiente e sviluppo economico sostenibile, nel pieno rispetto della giustizia sociale e della trasparenza. Quanto rilevato dalla Corte dei Conti non fa altro che confermare il giudizio negativo che abbiamo nei confronti di questa Amministrazione.