lunedì 22 marzo 2021

LA CICOGNA VERDE ARRIVA FINALMENTE A SANTA MARINELLA!

Contenti della piantumazione di un albero per ogni nuovo nato attendiamo la realizzazione delle altre iniziative presenti nella mozione promossa dal Paese che Vorrei sette anni fa

L’Amministrazione ha deciso di piantare un albero per ogni nuovo nato nel 2020: centoundici bambini, centoundici nuovi alberi o arbusti. Evviva, era ora, nessuno può esserne più lieto di noi!

Lo fa aderendo a una “giornata nazionale della gentilezza ai nuovi nati”, lanciata dall’associazione piemontese “Cor et Amor”.  E lo fa “adottando” un pezzettino di una mozione promossa da Il Paese Che Vorrei nel 2014, votata all’unanimità dal Consiglio comunale e ignorata fino ad oggi.

Tale mozione, a tutela del verde e nel rispetto della legge n.10 del 14 gennaio 2013 prevedeva di piantare un albero per ogni neonato o bimbo adottato; festeggiare la Giornata Nazionale degli Alberi e promuovere ogni iniziativa volta a stimolare comportamenti ecosostenibili; redigere un Bilancio degli Alberi affinché il Sindaco renda conto ai cittadini dello stato del patrimonio verde al termine del mandato; incrementare le aree verdi; adottare misure per la formazione del personale preposto a vigilare e manutenere il patrimonio verde. E ogni anno, il 21 Novembre, Il Paese che vorrei ha piantato un albero per ricordare alle Amministrazioni che si sono succedute gli impegni presi e mai realizzati.

Siamo contenti quindi che l’Amministrazione abbia deciso di muoversi anche se, ad ora, l’operazione ci risulta dissociata dal concetto di tutela, sostenibilità ambientale e lotta al riscaldamento globale attraverso l’incremento del patrimonio verde, obiettivo della normativa e della mozione a suo tempo approvata.

E poi, che alberi sono e in quali luoghi della città sono stati o saranno messi? Sarebbe bello saperlo. Ci auspichiamo comunque che la piantumazione sia stata pianificata nella scelta delle specie e del luogo e nell’ideazione di un piano di manutenzione, necessario affinché i nuovi alberi non siano abbandonati a se stessi. 

La riqualificazione del verde, sempre più sofferente e residuale nella nostra città, è invece essenziale per migliorare la qualità dei luoghi e qualificare la nostra attrattiva turistica, a beneficio anche dei residenti e di tutte le attività economiche, e deve essere utilizzata come veicolo per diffondere una sana cultura ambientale fra i cittadini.

Speriamo che non si tratti di un’iniziativa meramente propagandistica ma che sia seguita piuttosto da azioni tangibili di tutela e riqualificazione del verde e dell’ambiente.

Intanto, se dopo sette anni di insistenza, alcuni alberi sono stati piantati è una buona notizia. Il nostro obiettivo resta quello di perseverare fino a quando tutti i punti indicati nella mozione non saranno realizzati.

cicogna in volo poerta un albero
Immagine dell'iniziativa di piantumazione di una quercia in via Aurelia all'ingresso della
sede comunale per sollecitare un'azione da parte dell'amministrazione (novembre 2016)
 





foto piantumazione via aurelia fronte agenzia immobiliare
Piantumazione 2020

foto trasporto alberi a via aurelia fronte negozio estyle
Piantumazione 2019

foto piantumazione al bar dei pini
Piantumazione 2018

foto piantumazione via aurelia fronte ex sede comunale
Piantumazione 2016

martedì 16 marzo 2021

REFERENDUM SUI BENI COMUNI: RACCOLTE LE FIRME NECESSARIE

 

 I cittadini di Santa Marinella rivendicano il proprio ruolo nelle scelte della comunità

Il Comitato Santa Marinella per il bene Comune ha raccolto e consegnato un numero di firme ampiamente superiore a quello richiesto per promuovere i referendum. I cittadini di Santa Marinella avranno quindi l’occasione di esprimersi in merito alla tutela del patrimonio pubblico e alla gestione di alcuni importanti beni comuni: cimitero, farmacia comunale, parcheggi a pagamento, stabilimento Perla del Tirreno e progetto relativo all’area “ex fungo”. È un risultato storico perché per la prima volta sarà possibile esprimersi su scelte che condizioneranno il presente e il futuro del nostro territorio.

Invece di accogliere con interesse questa iniziativa di consultazione democratica, il Sindaco stizzito, ripete che i cittadini, votandolo, hanno già avallato la cessione della gestione di questi beni comuni in mano a privati. Ma questo non è vero: in nessun punto del suo programma elettorale si parla di project financing, finanza di progetto o partenariato pubblico privato. Si parla invece di progetti da attuare attraverso il reperimento di fondi regionali o europei, cosa ben diversa.  Verificate voi stessi.

Dimentica inoltre di essere stato eletto con circa 3.500 voti. Una minoranza assoluta che dovrebbe suggerire maggior cautela nel prendere decisioni che avranno un impatto sul territorio ben oltre il termine del suo mandato.

E invece, dopo aver tentato di boicottare l’istituzione dei referendum rallentando con ogni mezzo la discussione della mozione e il regolamento promossi dal “Paese che Vorrei” in Consiglio comunale, adesso lamenta la mancanza di tempestività nella raccolta di firme! Ma la prima presentazione della mozione risale al 4 novembre 2018, strumentalmente tardiva è stata la sua approvazione.

Ricordiamo anche l’assoluta irresponsabilità dell’Amministrazione nel negare al Comitato una sospensione dei termini per evitare rischi nelle fasi più critiche della pandemia o le allusioni fatte in merito a presunte "anomalie" nella raccolta delle firme. Raccogliento oltre 1500 firme qualche errore è inevitabile, chiamarle anomalie è voler gettare fango e discredito sull'impegno di tanti cittadini e cittadine. 

Dispiace che l’Amministrazione non abbia colto la portata dell’iniziativa ma ogni ostacolo superato (e speriamo finiscano qui!) rende il risultato ancora più apprezzabile.

Il dibattito pubblico che accompagnerà la campagna referendaria costituirà un’occasione preziosa per la crescita sociale e culturale della nostra città. Aiuterà tutti a capire che la conoscenza dei temi e il ruolo attivo dei cittadini nella vita politica e sociale sono determinanti per il nostro futuro. Indipendentemente dall’esito della consultazione, sarà l’opportunità per riunire una collettività nauseata dalle scelte gestite e calate dall’alto da un potere troppo spesso attento al tornaconto di pochi a scapito dei reali interessi della collettività. 

Probabilmente è proprio questa presa di coscienza che l’Amministrazione ha tentato di evitare invano. Grazie quindi a tutti coloro che con il proprio impegno, hanno reso possibile questo risultato.




INCONTRO CON IL NEO ASSESORE D’EMILIO SULL’EMERGENZA ABITATIVA

Pubblichiamo il report dell'incontro sintetizzato in un comunicato congiunto Prc Santa Marinella e il Paese che Vorrei

 

Il 12 marzo il Comitato per l’emergenza abitativa di S. Marinella ha incontrato il neo assessore ai Servizi Sociali Pierluigi D’Emilio, per conoscere cosa il Comune stia concretamente facendo per le 88 famiglie in graduatoria, ancora in attesa di risposta.

Si evince che il Comune sembra aver accolto la soluzione che il Comitato e il “Paese che Vorrei” propongono da sempre per le case popolari: riqualificare di immobili in stato di completo degrado anziché procedere con nuove costruzioni e consumo di suolo; sono stati i Consiglieri Casella e Fiorucci a prendere i contatti con il proprietario dell’ex hotel Majorca.

D’Emilio ha esordito informando che mercoledì 17 marzo avrà luogo un incontro, già rimandato causa COVID, tra ATER, Regione Lazio e Comune di S. Marinella, dove il Comune cercherà di convincere ATER a riqualificare l’ex Albergo “Majorca”.

Il progetto di riqualificazione prevede 25 appartamenti di ca. 50 mq ciascuno per l’edilizia popolare, destinati a famiglie con un ISEE molto basso. Visto l’ingente investimento necessario, ATER dovrebbe poter utilizzare i crediti per la rigenerazione urbana ed un finanziamento accordato dalla Regione Lazio, anche solo come delibera di impegno di spesa.

Ci sono inoltre altri 5 appartamenti in zona stazione di S. Severa, di proprietà del Demanio, da poter destinare all’edilizia popolare.  In questo modo le ca. 30 domande di casa popolare potrebbero essere soddisfatte.

Rispetto all’edilizia agevolata e convenzionata, c’è il progetto, già approvato dalla Giunta, in zona 167 a S. Severa a cui potrebbe aggiungersi l’ex Hotel Miramare (stazione ferroviaria S. Marinella) che potrebbe essere acquisito da ATER. In questo modo la graduatoria potrebbe esaurirsi rendendo inutile la costruzione, in via delle Colonie, di ben 12 palazzine, di cui due da destinare ed edilizia popolare. L’assessore D’Emilio ha affermato tale soluzione risulta di scarsissima fattibilità in quanto sull’area gravano numerosissimi vincoli.

D’Emilo assicura che i nuovi appartamenti di edilizia agevolata a S. Severa, già deliberati dalla Giunta, saranno destinati a chi è in graduatoria e non ad altri, come è accaduto per la zona 167 già edificata. Le irregolarità avvenute con la giunta Bacheca non si verificheranno. Non si capisce, a questo punto, come mai il sindaco Tidei abbia riconfermato ad Angelo Grimaldi la stessa delega alla casa ed all’edilizia popolare conferitagli da Bacheca.

L’assessore ha assicurato che la graduatoria, dopo qualche inconveniente, è ora in ordine e sarà regolarmente aggiornata ogni 6 mesi. L’assessore è stato invitato inoltre ad interessarsi alla Mozione presentata dell’Unione Inquilini di Civitavecchia, protocollata l’8 febbraio e resa pubblica dalla stampa, con la quale si invitata il Comune ad organizzare con le parti sociali un tavolo sullo sblocco degli sfratti, previsto per giugno, e a chiedere al Governo che parte dei fondi del Recovery Fund siano destinati all’edilizia di recupero per rispondere alla grande emergenza abitativa nazionale.

Nell’auspicio che il Comune si impegni concretamente nella giusta direzione indicata dal Comitato, continueremo a monitorare la situazione.

 



 

venerdì 12 marzo 2021

IL RISCALDAMENTO GLOBALE NUOCE GRAVEMENTE ALLA NOSTRA VITA!

Il comprensorio promuove una Iniziativa dei Cittadini Europei

Venerdì 12 marzo alle ore 17:00 si è svolto l’incontro online “Il riscaldamento globale nuoce gravemente alla nostra vita! Fermiamolo, firmiamo.”

Continua la collaborazione de Il Paese che Vorrei con EUMANS e il positivo dialogo con le altre realtà comunali affinché il tutto il comprensorio possa diffondere e promuovere la sottoscrizione alla “Iniziativa dei Cittadini Europei” (analogo UE di una legge di iniziativa popolare) STOPGLOBALWARMING.EU che mira a chiedere alla Commissione Europea di proporre una normativa che scoraggi il consumo di combustibili fossili e incoraggi il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili, per combattere il riscaldamento globale e limitare l’aumento della temperatura.

Hanno partecipato all’incontro Lorenzo Mineo e Marco Cappato per l’Associazione Eumans! – Cittadini per la Democrazia e la Sostenibilità, il Delegato all’Ambiente Carlo Camilletti per Allumiere, il Sindaco Alessio Pascucci per Cerveteri, il Consigliere Patrizio Scilipoti per Civitavecchia, il Consigliere Angelo Petrillo per Fiumicino, Alessandro Putero - Italia in Comune per Ladispoli, il Consigliere Lorenzo Casella per Santa Marinella, la Consigliera Sharon Carminelli per Tolfa e Désireé De Bakker per l’associazione Nature Education.

Più nel dettaglio, gli obiettivi principali della proposta sono: introdurre un prezzo minimo per le emissioni di anidride carbonica, partendo da € 50 per tonnellata di anidride carbonica; abolire l’attuale sistema di quote di emissione gratuite per coloro che inquinano nell’UE; introdurre un meccanismo di adeguamento alla frontiera per le importazioni da paesi terzi, in modo da compensare i prezzi più bassi delle emissioni di anidride carbonica nel paese esportatore. Le maggiori entrate derivanti dalla fissazione del prezzo delle emissioni verranno dirottate verso le politiche che sostengono il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili e impiegate per ridurre l’imposizione fiscale sui redditi più bassi.

Per chi non avesse potuto seguire la diretta il video è disponibile qui: https://fb.watch/4e0I7OsydI/
Per firmare la petizione europea: www.stopglobalwarming.eu .






giovedì 4 marzo 2021

DIGNITÀ NEL FINE VITA: ANCHE SANTA MARINELLA APPROVA LA MOZIONE

Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione preparata  dall'Associazione Luca Coscioni, promossa dal Paese che Vorrei e presentata dai Consiglieri Lorenzo Casella e Francesco Fiorucci.





La mozione, già approvata nei comuni di Allumiere, Fiumicino e Tolfa, impegna le Amministrazioni a sollecitare il Parlamento a riavviare il dibattito sulla proposta di legge a iniziativa popolare - sottoscritta da oltre 70.000 persone e presentata sette anni fa - volta a restituire a ogni persona la libertà di scegliere sulla dignità della propria morte, mettendo così fine alla situazione di afasia e di irresponsabilità nei confronti di situazioni drammatiche che coinvolgono centinaia di persone.


Questo atto impegna anche la Giunta Comunale di Santa Marinella a dare vita a una campagna di informazione per spiegare le nuove possibilità che la proposta di legge introdurrebbe e quelle già presenti nella Legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), organizzando una serie di conferenze o incontri, avvalendosi anche delle competenze messe a disposizione dall’Associazione Luca Coscioni e da altre impegnate in questo ambito.


Il tema è importantissimo perché tutti i cittadini devono essere messi nella condizione di decidere responsabilmente anche sulle questioni inerenti le proprie sofferenze e sulla possibilità di porvi fine. Inoltre, il diritto alla pari opportunità di assistenza e trattamento sanitario è uno dei fondamenti della nostra Costituzione e l’assenza di una Legge che disciplini il fine vita comporta un intollerabile disparità di trattamento e libertà di scelta tra persone di diversa classe sociale sia per questioni di possibilità economiche sia per quanto attiene la possibilità di accesso al sostegno e alla guida nel percorso psicologico/terapeutico.


Attualmente infatti, l’assenza di una disciplina produce l’abbandono degli individui più fragili alla sofferenza e frequentemente li costringe a ricorrere a soluzioni, a oggi, illecite che spesso coinvolgono, nel dramma e nell’illegalità della loro attuazione, familiari e volontari.


Inoltre, la mancanza di un protocollo operativo all’interno del Servizio Sanitario Nazionale abbandona il paziente al suo dolore e gli impedisce di compiere scelte responsabili e consapevoli anche relativamente a un possibile ripensamento sulle iniziali intenzioni, rischiando così un ricorso al suicidio per disperazione.
La mozione nello stesso giorno è stata approvata anche a Cerveteri e il testo dovrebbe essere presto presentato a Bracciano, Civitavecchia e Ladispoli. L’auspicio che il territorio si muovesse coralmente per promuovere un diritto civile e sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema importante come quello del fine vita, è sempre più concreto. Speriamo che anche il Parlamento faccia quanto richiesto.