lunedì 19 agosto 2019

INTERROGAZIONE SUL CIMITERO COMUNALE DEL 19 AGOSTO 2019



Oggetto: interrogazione con richiesta di risposta scritta (del 19 agosto 2019)
                                                                                                                 
In relazione alle scelte che hanno determinato le procedure finalizzate a implementare la disponibilità di loculi presso il Cimitero comunale di Santa Marinella ed in particolare in riferimento a quanto riportato negli atti (elencati nell’interrogazione protocollata).

 si chiede se corrisponde al vero

1) che all’interno del cimitero comunale esistono alcuni blocchi per loculi progettati e costruiti per essere sopraelevati in un secondo tempo e altri che invece non sono stati realizzato prevedendo successivi interventi di sopraelevazione;

2) che per realizzare le strutture cimiteriali in sopraelevazione di quelle esistenti, pur trovandosi all’interno del cimitero comunale almeno 2 edifici per loculi predisposti per la sopraelevazione, sia stato scelto il blocco C5 che non è stato né progettato né costruito per essere ampliato in sopraelevazione;

3) che la scelta di intervenire in sopraelevazione sul blocco C5, non predisposto allo scopo, ha comportato e comporterà costi aggiuntivi in termini di spese di progetto, sondaggi per le misurazioni di fattibilità, adeguamento della struttura portante, adeguamento delle strutture per l’agibilità degli spazi;

 4) che con Determinazione Dirigenziale n. 72 del 09/05/2019 sia stata affidata la gara per la realizzazione di 108 loculi in calcestruzzo gettato in opera in sopraelevazione del blocco C5 e che con Delibera di Giunta n. 133 del 21/06/2019 si sia dato l’incarico alla medesima Ditta aggiudicataria per la fornitura e la posa in opera di 40 loculi prefabbricati in vetroresina posati a terra considerando questo lavoro come “modifica non sostanziale” dell’appalto originario e quindi “non soggetta a nuova procedura ai sensi dell’art. 106 del D.Lgs. 50/2016 ed in particolare del comma che consente il ricorso alla variante nei casi in cui “la modifica non altera la natura generale del contratto”.


Si chiede inoltre, in ragione di quali motivazioni tecniche e/o norme

- una fornitura assolutamente diversa per le caratteristiche tecniche dell’opera, per la localizzazione sull’area e per modalità esecutive, com’è quella di 40 loculi prefabbricati e posti in opera a terra sia stata valutata come variante di un contratto relativo alla realizzazione di 108 loculi in calcestruzzo armato da realizzarsi in sopraelevazione su struttura esistente;

- in virtù di quali norme l’appalto dei 40 loculi di cui alla Delibera di Giunta n. 133 del 21/06/2019, sia stato affidato senza richiedere i preventivi previsti dalla Legge affinché l’Amministrazione comunale possa affidare l’incarico sulla base del minor costo (vista peraltro la condizione di dissesto finanziario dell’Ente).




mercoledì 14 agosto 2019

L’INSULTO CI FA UN BAFFO! Il Paese che vorrei porta l’ironia in piazza Trieste per dire basta agli insulti ai cittadini.

Troppo spesso, sui più disparati temi d'interesse collettivo il Sindaco e alcuni Consiglieri di maggioranza non rispondono nel merito  ma dispensano insulti e apostrofano i cittadini con epiteti:cialtrone, imbecille, bugiardo, fregnacciaro. E' un linguaggio poco consono al ruolo istituzionale. Un linguaggio che tradisce il vano tentativo di intimorire e reprimere ogni forma di critica. Con un sorriso, ma con fermezza, difendiamo il diritto dei cittadini a ricevere risposte e non insulti.  






venerdì 9 agosto 2019

DISASTRO BACHECA, DISASTRO TIDEI.


Progetti di privatizzazione di spiagge e cimitero, strani giri d’affari sui loculi, incarichi diretti sotto soglia e in assenza di preventivi comparativi, assunzioni alla società municipalizzata senza piano economico e senza bandi, sfacelo della farmacia comunale, progetti di lottizzazione in varie zone del paese, tasse al massimo storico e servizi al minimo, tariffe scuolabus fuori controllo, abbattimento di alberi in assenza di nuove piantumazioni, un’isola ecologica ridotta a discarica, nessun controllo del territorio…

Ciliegina sulla torta, la privatizzazione della spiaggia dell’ex colonia. Questa spiaggia libera, viene presa dal Comune che, senza aggiungere uno dei servizi previsti dalla norma, la trasforma abusivamente in stabilimento balneare. Poi la dà in gestione alla Santa Marinella Servizi la quale stipula un accordo, di cui non sono chiare le condizioni economiche, per gestirla insieme a un’azienda privata.

Gente in maggioranza, che si dice di sinistra, invece di tutelare i diritti dei cittadini e i beni comuni, fornisce risposte scomposte in difesa di ciò che dovrebbero combattere.
Se c’è qualcuno in questo paese a cui è rimasta la voglia di scherzare, potrebbe riderne.
A noi tutto questo ci fa solo infuriare!

Questi i risultati della maggioranza Bacheca 1, Bacheca 2 e dell’attuale maggioranza Tidei, se riuscite a cogliere la differenza. Stessa arroganza, stessa ipocrisia, stesse bugie. Identico modo di governare attraverso comitati di interessi, privilegi e potere.

È il potere di massacrare il nostro territorio e di svendere il nostro patrimonio collettivo. È l’arroganza con cui si compiono scelte proficue per pochi e disastrose per tutti gli altri. L’ipocrisia con cui si usa la parola “valorizzazione” per sdoganare il saccheggio delle nostre risorse e dei nostri beni comuni. Il ricorso costante alla menzogna per nascondere fatti e verità che sono ormai sotto gli occhi di tutti.

Con l’aiuto e la mobilitazione dei cittadini, una prima battaglia sulla spiaggia libera dell’ex colonia è stata vinta e questa mattina l’ingresso all’area è tornato libero e gratuito e le attrezzature abusivamente posizionate sono state rimosse. Invitiamo tutti a non abbassare la guardia e a partecipare con le proprie energie alla realizzazione di un paese diverso, più sano, più giusto!




mercoledì 7 agosto 2019

7-08-2019: TUTTO E' IMMUTATO

L’unica differenza che ora il cartello che segnala questa appropriazione illegale è plastificato e a colori. Rinnoviamo l’appello a rimuovere immediatamente questo abuso.



SEMPRE IN TEMA DI SPIAGGE, STRANEZZE CONTRATTUALI E CATTIVE PRATICHE.




Il 14 giugno 2019, il nostro consigliere Lorenzo Casella ha presentato un’interrogazione al Sindaco con richiesta di risposta scritta, per fare luce su quanto accaduto nel affidamento dello stabilimento “Perla del Tirreno” e sulle strane pratiche di pagamento. Ad oggi, le risposte non sono arrivate.
A seguire il testo dell’interrogazione. Saremo lieti di accogliere ogni contributo utile.


Il Consigliere comunale per la lista “il paese che vorrei” Lorenzo Casella

In riferimento Alla Delibera di Giunta n° 32 del 6 giugno 2019 avente per oggetto:
ATTO DI INDIRIZZO PER INTERPELLO ALLA DIREZIONE GENERALE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE - CONTRATTO PER LA CONCESSIONE IN USO DELLO STABILIMENTO BALNEARE DENOMINATO "PERLA DEL TIRRENO" – STAGIONE ESTIVA 2019.

Chiede:

1 – il motivo per il quale l’Amministrazione ha provveduto, nel mese di maggio 2019, alla
consegna in via di urgenza dell’immobile e dell’area demaniale dello stabilimento Perla del
Tirreno, in assenza della presentazione, da parte del concessionario Soc. Opera srl, della
documentazione che attestasse il rispetto degli obblighi contrattuali;

2 – Quali sono le ragioni per cui – a seguito di una richiesta della società Opera srl -
l’Amministrazione comunale ha sospeso l’applicazione dell’IVA in attesa di “ulteriori
accertamenti”, sebbene già nel mese di gennaio del corrente anno l’Amministrazione
comunale riferiva di aver esaminato e appurato la questione relativa all’applicabilità dell’IVA
su analogo contratto per l’anno 2018, a seguito dell’interrogazione compiuta dai consiglieri
Casella e Fiorucci sulla determinazione n° 60 del 31/12/2018, poi annullata, con cui
l’Amministrazione procedeva alla restituzione dell’IVA.

3 - per quali motivi, se l’Amministrazione manteneva dei dubbi sulla disciplina di applicazione
dell’IVA, non ha effettuato le dovute verifiche prima della Deliberazione della Giunta
Comunale n. 60 del 21/03/2019, che dava corso alla procedura per la concessione dello
stabilimento balneare o, comunque, prima della pubblicazione del bando;

4 - per quale motivo l’Amministrazione non ha dato seguito all'ordinanza dirigenziale n. 67
del 06/06/2019 che prevedeva lo sgombero con effetto immediato delle attrezzature poste in
sito dal concessionario Opera srl;

5 – Se l’Amministrazione Comunale ha valutato le possibili conseguenze in termini di validità
del bando e inappellabilità della procedura di gara per la concessione dell’immobile “Perla del
Tirreno” e come ritiene di tutelare il Comune rispetto alle palesi violazioni dei termini di
bando e contrattuali;

6 - Se l’Amministrazione ha valutato le possibili conseguenze in termini di danno erariale
diretto o derivante da eventuali contenziosi e/o ricorsi che dovessero scaturire dalla mancata
applicazione delle clausole del bando e del relativo contratto sulla cui base eventuali altre
imprese, possono aver rinunciato alla partecipazione al medesimo.





martedì 6 agosto 2019

Giunta Tidei, continua il saccheggio dei beni comuni.



Un altro tratto di spiaggia viene sottratto alla libera fruizione e assoggettato a un nuovo balzello in violazione del regolamento Regionale e quindi in modo assolutamente abusivo.

A Santa Severa, il tratto di spiaggia antistante l’edificio dell’ex colonia è diventato stabilimento balneare. È stato recintato e per poter entrare si pretende il noleggio obbligatorio di ombrelloni e lettini.

Tutto questo nel silenzio più assoluto di una maggioranza che si dice orientata a sinistra ma che si comporta come la destra più disinteressata ai diritti dei più deboli sottraendo ai cittadini, di fatto abusivamente, la libera fruizione di un ulteriore tratto si spiaggia.

Il Regolamento Regionale n. 19 del 12-08-2016 parla chiaro. Quella spiaggia non può essere data in concessione come “stabilimento balneare” (Art. 4) ma solo come “spiaggia libera con servizi”. Questa modalità prevede che l’ingresso nell’area sia libero e gratuito e che gli utenti non siano obbligati a noleggiare attrezzature (Art. 3 comma b). Lo stesso regolamento prevede che le attrezzature (ombrelloni e lettini) non possano essere preposizionati sulla spiaggia. Le attrezzature possono essere collocate solo su richiesta e devono essere rimosse dopo l’utilizzo (Art. 5 comma 8 e Art. 6 comma 2).

Inoltre, inutile dirlo, l’area sottoposta a pagamento è totalmente priva di quelle attrezzature, anch’esse previste dal Regolamento regionale, atte a garantire l’accesso alle persone diversamente abili.

Poche semplici regole completamente disattese, a partire dai cartelli affissi sul perimetro dell’area che riportano la dicitura “stabilimento balneare” e su cui invece, per Regolamento, dovrebbe essere scritto “spiaggia libera con servizi – ingresso gratuito”.

La necessità dell’Amministrazione di fare cassa per la Santa Marinella Servizi non può e non deve intaccare il diritto dei cittadini alla libera fruizione di un bene comune e ricadere sulle tasche dei cittadini più deboli. Un conto è ottenere un guadagno per l’offerta di servizio a richiesta, altro conto è impedire l’accesso alla spiaggia e obbligare le persone al pagamento.

Riteniamo vergognoso che un’attività condotta direttamente dall’Amministrazione comunale e attuata tramite la gestione della sua Società municipalizzata, si permetta l’abuso di non rispettare diritti, norme e regolamenti.

Chiediamo che la Polizia locale e il corpo della Guardia Costiera intervengano tempestivamente per porre fine a questa vergogna.

Il paese che vorrei



sabato 3 agosto 2019

TARI: PERCHÉ PAGHIAMO DI PIÙ




Stanno arrivando i bollettini per pagare la tassa sui rifiuti e molti i cittadini sono arrabbiati per l’entità inattesa degli aumenti.
Purtroppo molti di loro avevano creduto alle bugie del Sindaco e della Maggioranza che annunciavano aumenti minimi senza considerare che, prima o poi, la verità avrebbe pesato concretamente sulle nostre tasche.

Ma a cosa è dovuto il costo della TARI?
Quest’anno, nel bollettino che paghiamo per il 2019 è inserito un costo aggiuntivo relativo agli gli ultimi mesi del 2018, anno in cui le entrate non sono state sufficienti a coprire il costo del servizio. Inoltre, sulla tassa gravano gli aumenti di spesa per il conferimento dei rifiuti presso i centri di raccolta e il costo relativo al contratto GESAM per un servizio che, nonostante le inadempienze più volte rilevate, continua indisturbato a pesare sui nostri bilanci familiari.

Alcuni servizi sono stati soppressi, la città non è pulita, troviamo sacchetti di immondizia abbandonati, la raccolta è approssimativa e spesso tutt’altro che differenziata, eppure i compensi per l’azienda che dovrebbe occuparsi di tutto questo rimangono inalterati, anzi sono destinati ad aumentare dal prossimo autunno.

In più, le osservazioni e i suggerimenti portati in Commissione e in Consiglio comunale sono rimasti inascoltate dalla maggioranza. Queste erano relative ad alcuni elementi tra cui:

-          - Gli elenchi dei contribuenti sono incompleti per cui ad alcuni cittadini non arriva il bollettino da pagare e il costo che spetterebbe loro viene a gravare su tutti gli altri;

-          - Non tutti gli esercizi commerciali pagano la TARI sulla effettiva superficie occupata, sia interna che esterna, e così, in mancanza di controlli, l’importo per ogni metro quadrato non dichiarato, viene anch’esso spalmato su tutti gli altri contribuenti.

-          - Non si fanno i controlli sulla base imponibile, non si fanno controlli sull’azienda che raccoglie i rifiuti e quindi non si discute il costo per il servizio, non si riscuotono i compensi CONAI per i materiali conferiti ai centri di raccolta.

Tutto questo si trasforma in aumenti dei costi e in una distribuzione iniqua sui contribuenti.
Il nostro consigliere comunale Lorenzo Casella ha sollevato e discusso ciascuno di questi punti in commissione e li ha ribaditi in Consiglio comunale. Il Paese che vorrei ha cercato di fare pressione attraverso post e comunicati. Nulla è servito.
Allora, quando ancora si poteva intervenire, la maggioranza ha preferito ignorare ogni suggerimento e procedere per la sua strada.

A questo punto, anche chi ha creduto alle false promesse può toccare con mano come stanno realmente le cose e contribuire alle battaglie di chi vorrebbe un’Amministrazione più sana, capace e giusta per la propria città.
Intanto paghiamo anche il prezzo della TARI, per gli errori passati e presenti di chi non è capace di mettere al centro delle proprie azioni, l’interesse dei cittadini.