Stanno arrivando i bollettini per pagare la tassa sui
rifiuti e molti i cittadini sono arrabbiati per l’entità inattesa degli
aumenti.
Purtroppo molti di loro avevano creduto alle bugie del
Sindaco e della Maggioranza che annunciavano aumenti minimi senza considerare
che, prima o poi, la verità avrebbe pesato concretamente sulle nostre tasche.
Ma a cosa è dovuto il costo della TARI?
Quest’anno, nel bollettino che paghiamo per il 2019 è
inserito un costo aggiuntivo relativo agli gli ultimi mesi del 2018, anno in
cui le entrate non sono state sufficienti a coprire il costo del servizio. Inoltre,
sulla tassa gravano gli aumenti di spesa per il conferimento dei rifiuti presso
i centri di raccolta e il costo relativo al contratto GESAM per un servizio che,
nonostante le inadempienze più volte rilevate, continua indisturbato a pesare
sui nostri bilanci familiari.
Alcuni servizi sono stati soppressi, la città non è pulita,
troviamo sacchetti di immondizia abbandonati, la raccolta è approssimativa e spesso
tutt’altro che differenziata, eppure i compensi per l’azienda che dovrebbe
occuparsi di tutto questo rimangono inalterati, anzi sono destinati ad
aumentare dal prossimo autunno.
In più, le osservazioni e i suggerimenti portati in
Commissione e in Consiglio comunale sono rimasti inascoltate dalla maggioranza.
Queste erano relative ad alcuni elementi tra cui:
- - Gli elenchi dei contribuenti sono incompleti per
cui ad alcuni cittadini non arriva il bollettino da pagare e il costo che
spetterebbe loro viene a gravare su tutti gli altri;
- - Non tutti gli esercizi commerciali pagano la
TARI sulla effettiva superficie occupata, sia interna che esterna, e così, in
mancanza di controlli, l’importo per ogni metro quadrato non dichiarato, viene
anch’esso spalmato su tutti gli altri contribuenti.
- - Non si fanno i controlli sulla base imponibile,
non si fanno controlli sull’azienda che raccoglie i rifiuti e quindi non si
discute il costo per il servizio, non si riscuotono i compensi CONAI per i
materiali conferiti ai centri di raccolta.
Tutto questo si trasforma in aumenti dei costi e in una
distribuzione iniqua sui contribuenti.
Il nostro consigliere comunale Lorenzo Casella ha sollevato e
discusso ciascuno di questi punti in commissione e li ha ribaditi in Consiglio
comunale. Il Paese che vorrei ha cercato di fare pressione attraverso post e
comunicati. Nulla è servito.
Allora, quando ancora si poteva intervenire, la maggioranza
ha preferito ignorare ogni suggerimento e procedere per la sua strada.
A questo punto, anche chi ha creduto alle false promesse può toccare
con mano come stanno realmente le cose e contribuire alle battaglie di chi
vorrebbe un’Amministrazione più sana, capace e giusta per la propria città.
Intanto paghiamo anche il prezzo della TARI, per gli errori
passati e presenti di chi non è capace di mettere al centro delle proprie
azioni, l’interesse dei cittadini.