lunedì 25 aprile 2022

STRISCE BLU: UNA QUESTIONE DI BILANCIO

Finita la fase “sperimentale”, sembra ormai del tutto chiaro che le strisce blu siano state solo un’escamotage dell’Amministrazione per reperire una cifra pari a 350.000 euro e rientrare dalle spese.

Tale cifra, messa puntualmente a bilancio preventivo, viene consegnata al Comune dalla Santa Marinella Servizi, società in house del Comune, che aveva appaltato gli stalli blu, ma che - per questo motivo - chiude in rosso con una cifra di meno 149.000 euro in bilancio. In poche parole, i parcheggi a pagamento non hanno funzionato e lasciano in passivo la SMS. 

Invece di riconoscere il fallimento dell’iniziativa e nei fatti l’azione di boicottaggio dei cittadini, l’amministrazione non trova niente di meglio che rincarare le tariffe dei parcheggi ed eliminare tutte le accortezze precedentemente assunte a favore di alcune fasce sociali.

Per fare cassa e rientrare quantomeno della cifra annuale di 350.000 euro che la SMS deve versare al Comune, la città sarà sottoposta a un aumento della tariffa oraria, all’abolizione della gratuità per i primi 20 minuti di sosta (che oggi si dimostra essere stata un ipocrita specchietto per le allodole) e a una rivisitazione delle fasce di popolazione esentate dal pagamento (scompariranno le esenzioni per gli over 75).

Inoltre, l’area dell’Ex Fungo verrà anch’essa destinata alla sosta a pagamento, come si era già paventato l’estate scorsa prima di un dietro-front che aveva sfiorato il ridicolo e la cosiddetta zona bianca verrà concentrata nella già martoriata Piazza Gentilucci, potenzialmente uno degli angoli più belli della nostra città.

L’operazione parcheggi a pagamento si rivela per quello che è: una semplice tassa sui cittadini per di più nel momento storico meno appropriato in cui il disagio economico si fa sempre più sentire.

Il Paese che Vorrei ha ripetuto più volte che la richiesta del ticket per il parcheggio deve portare una contropartita alla città che sia comprensibile a tutti i cittadini. Per esempio, disincentivare l’uso privato dell’auto a favore di un efficientamento del servizio pubblico, creare aree pedonali dove potersi incontrare e fare comunità, distribuire equamente i posteggi a pagamento e le aree di sosta libera, esentare dal pagamento i residenti o quantomeno alcune categorie di cittadini come pendolari e fasce bisognose.

Di contro, allo sbandierato successo delle strisce blu da parte dell’Amministrazione, ancora una volta non possiamo che riscontrare la sua totale mancanza di visione   insieme alla sua voracità di denaro alle spalle dei cittadini di Santa Marinella.

 



 

lunedì 11 aprile 2022

DIRITTO ALLA CASA, ANCORA SENZA RISPOSTA

Nel settembre 2021, l'Amministrazione comunale annunciò che ai primi di gennaio 2022 sarebbero stati consegnati i primi 8 appartamenti agli aventi diritto ed altri 12 sarebbero arrivati nel luglio successivo. Ad oggi, invece, ancora nulla. Sono terminati i lavori di completamento e adeguamento dei primi 8 appartamenti che ancora non solo non sono stati assegnati ma, a quanto risulta, neanche rientrano nella disponibilità di Ater – Ente regionale preposto alla gestione delle case popolari.

In questi giorni, sia il Comitato per l’Emergenza Abitativa di Santa Marinella sia l’Unione Inquilini di Civitavecchia hanno manifestato la loro preoccupazione per le “promesse disattese” sollecitando un intervento almeno di una pre-assegnazione delle case popolari che possa vincolare ufficialmente gli enti nei confronti degli aventi diritto.

Sappiamo che l’Ater è impegnato alla risoluzione del problema che auspichiamo avvenga nei tempi più brevi possibili. Tuttavia non possiamo che constatare l’incompatibilità delle lungaggini procedurali con le necessità impellenti dei cittadini che, lo ricordiamo, hanno il diritto di accedere a una casa popolare. Per chi vive in condizioni di precarietà, le promesse con tanto di data di consegna sono state in questi mesi la speranza a cui aggrapparsi, la motivazione quotidiana per tenere ancora duro fino alla risoluzione del  problema. Ogni mese in più è una fatica in più e il continuo e ripetuto procrastinare di date, la mancanza di trasparenza su iter e procedure, il rimpallo continuo di responsabilità, alimentano la paura che la consegna della casa possa svanire da un momento all’altro. Le storie delle nostre città purtroppo sono piene di illusioni e promesse disattese.

Da quanto ci risulta l’iter si è bloccato in Regione Lazio a causa di lungaggini burocratiche e riteniamo sia paradossale che i lavoratori edili, che hanno ristrutturato questi alloggi, siano arrivati alla conclusione dei lavori in meno tempo di quanto ci stia impiegando la Regione Lazio per elaborare una delibera e procedere all’acquisizione dell’immobile da parte di Ater.

Esprimiamo solidarietà nei confronti degli aventi diritto alla casa e prendiamo le distanze da chi, invece di impegnarsi a sollecitare gli attori di questo importante intervento sul nostro territorio, dedica il suo tempo ai facili proclami, alla rivendicazione dei meriti che non gli competono, alla superficialità delle affermazioni con cui è stata costellata la storia di questa vicenda.

Alle persone fragili, a chi vive le difficoltà che a volte la vita riserva, dobbiamo massima serietà, trasparenza e impegno.