giovedì 20 settembre 2018

Facciamo la differenza?

Un ripasso e tante informazioni sulla raccolta differenziata (senza la pretesa di essere esaustivi- dietro la raccolta differenziata c'è un mondo di cose da scoprire!).


foto passeggiata S. marinella + testo facciamo la differenza 1. perchè fare la differenziata
Non è divertente ed è un impegno in più. Ma quando se ne capisce l'importanza diventa tutto più facile.E conviene farla ...

foto acqua + testo che motiva la raccolta
per l'ambiente naturale ...


foto oggetti ricavabili con il riciclo ed il recupero dei rfiuti
... ma anche per la nostra salute e per le nostre tasche.


foto passeggiata s. marinella + titolo facciamo la differenza 2. la regola delle 4 r
Il sistema della differenziata si basa su alcuni semplici principi.

sabato 8 settembre 2018

Più diritti meno rovesci!!


di Daniele Renda


Scuola Bus: il diritto allo studio ci piace di più e costa di meno!!!

Ok! siamo tutti felici e contenti che le tariffe del Servizio Scuola Bus siano state ridotte ulteriormente, almeno ufficiosamente, rispetto a quelle annunciate in conferenza stampa non più di qualche giorno fa e soprattutto da quelle, vergognose, approvate dalla Giunta comunale a ridosso di ferragosto. Risulta difficile, comunque, non notare che le stesse, per alcune fasce, siano notevolmente aumentate rispetto all’anno scorso. Colpa del dissesto? Se vogliamo dire a tutti i costi di si, possiamo tranquillamente dirlo! Quello che “Il Paese che Vorrei” sta cercando disperatamente di suggerire all’amministrazione, ormai da un mese, è di cambiare rotta e di fare una scelta di responsabilità (che poi in questo caso non sarebbe tale perché si tratterebbe di una scelta di legalità). 

La Giunta, perseverando su un errore (è vero compiuto dalle precedenti amministrazioni!) si ostina a considerare il Servizio di Trasporto scolastico un Servizio a domanda individuale. Il Paese che Vorrei e la giurisprudenza italiana, invece, ritengono che non sia così e che il servizio rientri tra i servizi che un Ente debba fornire obbligatoriamente. Ora si badi bene: questa non è né una diatriba accademica, né una questione di lana caprina ma riguarda direttamente le tasche di tante famiglie santamarinellesi! Senza entrare nel dettaglio tecnico e in estrema sintesi, considerando il servizio di trasporto scolastico un servizio a domanda individuale, ci sono obblighi di bilancio, resi ancora più severi dalla dichiarazione di dissesto, che costringono le famiglie a doverne coprire il costo con le proprie tasche in maggior misura. Considerando lo stesso come un servizio obbligatorio dell’ente e facendolo rientrare come prestazione fondamentale per garantire il diritto allo studio, come proposto da “Il Paese che Vorrei” e stabilito da diverse sentenze qua e là per lo stivale, la musica cambierebbe e di molto. I portafogli delle famiglie non sarebbero costretti ad aprirsi a fisarmonica ma potrebbero rilassarsi e aspettare il prossimo turno di danza. Il concetto non è poi difficile da comprendere: le prestazioni dei servizi che un ente deve garantire obbligatoriamente sono in maggior parte a carico dell’ente stesso, quelle che vengono richieste individualmente dai cittadini ricadono maggiormente sulle spalle di chi le richiede. Quindi considerare il trasporto scolastico come un diritto, precisamente un servizio fondamentale per garantire il diritto allo studio, oltre che a essere giusto, corretto dal punto di vista formale, risulterebbe anche più conveniente per le famiglie di Santa Marinella. Senza, ovviamente, portar nessun discapito alle casse comunali, perché ci penserebbe tranquillamente la Regione a finanziare gli eventuali sgravi attraverso fondi dedicati ( la scusa del dissesto in questo caso non regge). Auspichiamo, quindi, che l’amministrazione faccia, finalmente, una scelta di coraggio, imboccando la strada dell’equità, della tutela dei diritti e della giustizia sociale. Le premesse fanno ben sperare. Considerando che si era partiti dalla sciagurata Deliberazione della Giunta, di passi in avanti ne sono già stati fatti. 

Riconoscere i propri errori e utilizzarli per migliorarsi è atteggiamento meritevole di suo. Sintomo di una specifica volontà di voler comunque lavorar bene. Vediamo se alla fine si riuscirà a realizzare la mossa vincente, per chiudere la partita in bellezza e soprattutto per lasciar respirare le tasche dei cittadini, che prossimamente saranno chiamate alla leva da altre imposte e tasse! 

In tutto questo resta poco chiaro il labirinto burocratico nel quale tantissime persone sono cadute. Attualmente occorre presentare la disdetta della richiesta del servizio, effettuata sulla base delle vecchie tariffe, per poi ripresentarla quando saranno approvate le nuove (???). Stiamo un po’ a vedere cosa accadrà! la vicenda sembra senza fine. Riserva colpi di scena ogni tre giorni….ottimo per la suspense, un po’ meno per la serenità e le coronarie dei santamarinellesi!

Di seguito i riferimenti normativi che sanciscono che il Trasporto scolastico non è un servizio a domanda individuale (in particolare nell’ultima citazione, il servizio di trasporto scolastico viene considerato pleno iure un servizio pubblico di trasporto e lo si esclude dalla disciplina dei servizi a domanda individuale):

- Decreto interministeriale 31.12.1983 che identifica i servizi a domanda individuale e tra questi non include il Servizio di Trasporto scolastico;

- Sentenza del Consiglio di Stato Sez V del 22.11.2004 n° 7636, testualmente: “pur rilevando che la prestazione del servizio si caratterizza per essere riservato a una categoria specifica di utenti, se ne conferma il carattere di Servizio Pubblico Locale e non di Servizio di linea”

- Sentenza del TAR Campania Sez. I del 26.02.2010 n° 1191, testualmente: “lo stesso non è incompatibile con servizi di linea”;

- Corte dei conti Regione Campania Delibera n° 222 del 21.06.2017, testualmente: “Si deve pertanto ritenere che il servizio di trasporto scolastico sia pleno iure un servizio pubblico di trasporto, pertanto escluso dalla disciplina dei servizi pubblici a domanda individuale.

Daniele Renda