giovedì 24 giugno 2021

NATURA SENZA BARRIERE: TUTTI INSIEME ACCESSIBILMENTE!

 Il Paese che vorrei con il patrocinio del Comune di Cerveteri organizza un’escursione accessibile alla Necropoli etrusca della Banditaccia e alla Macchia della Signora in compagnia del Disability Pride, dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e della Federazione Italiana Associazioni dei Sordi.

Domenica 27 giugno, in occasione della sesta edizione della manifestazione “Natura senza barriere”, promossa dalla FederTrek, l’associazione il Paese che vorrei con il patrocinio del Comune di Cerveteri ospiterà una delegazione del Disability Pride, del quale è partner, dell’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti e della Federazione Italiana delle Associazioni dei Sordi. Insieme effettueremo una visita della Necropoli etrusca della Banditaccia e successivamente un’escursione accessibile nella Macchia della Signora a Cerveteri.

Sarà l’occasione per valorizzare, nel segno dell’inclusione e dell’accoglienza, le bellezze naturali e artistiche del nostro territorio. Questa visita rappresenta anche un’opportunità per perfezionare i percorsi accessibili e agevolare le pratiche escursionistiche garantendo così un godimento universale degli spazi.
Ricordiamo che la Necropoli della Banditaccia di Cerveteri, insieme alla Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia, è entrata a far parte dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 2004.

La Macchia della Signora, tra le altre cose, è oggetto di un progetto di riqualificazione da parte dell’associazione “Una Macchia per tutti”, recente vincitrice del Bando regionale “Vitamina G”. Questo progetto mira a dotare il sito di percorsi carrozzabili e percorsi sensoriali per non vedenti e sordi e potrebbe diventare un importante risorsa dell’accoglienza inclusiva a beneficio di tutto il territorio.

L’adesione da parte di tante realtà e associazioni di categoria è stata ampia. Tra queste ci sono anche diverse associazioni specializzate nel turismo accessibile, che incantate dalla bellezza dei luoghi durante i sopralluoghi, valuteranno l’inserimento di questo itinerario nelle proposte da offrire ai propri utenti.

Il territorio di Cerveteri ha grandi potenzialità turistiche per le sue bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche.  Metterle a disposizione di tutti, garantendone l’accessibilità, aprirebbe le porte a un settore del mercato turistico, sicuramente non di massa, che andrebbe ad arricchire l’offerta della città sotto il profilo della ricezione turistica ma anche sotto quello della crescita civile, sociale ed etica.
Il Paese che vorrei è convinto che l’inclusione, l’integrazione e l’accoglienza costituiscano valori essenziali per una collettività e intende continuare a promuovere queste iniziative in collaborazione con tutti i soggetti che vorranno partecipare.

Ringraziamo Il Comune di Cerveteri e in particolar modo il Sindaco Alessio Pascucci, l’Assessore alla Cultura Federica Battafarano, l’Assessore ai Servizi sociali Francesca Cennerilli e l’Assessore alla mobilità Elena Gubetti per la collaborazione che ha reso possibile l’escursione e la Direttrice della Necropoli Daniela De Angelis per la disponibilità e la sensibilità dimostrate.

lunedì 7 giugno 2021

IL LIBERO ACCESSO AL MARE È ANCORA UN DIRITTO?

Ogni estate si torna a parlare del “libero e gratuito accesso e fruizione della battigia" e del problema di Santa Marinella che, nonostante i suoi 20 chilometri di costa, offre pochissimi spazi per accedere gratuitamente e comodamente al mare, quasi nessuno in centro città.

Puntualmente, si denunciano i frequenti “sconfinamenti” degli stabilimenti fino quasi a riva o nelle spiagge libere confinanti e la crisi Covid è stata utilizzata per favorire il business della balneazione a pagamento negando il godimento del mare a coloro che non hanno la possibilità di poterselo “comprare”.

Di fatto l’accesso al mare non è più un diritto come prevede la normativa, ma un privilegio costoso gestito spesso attraverso l’abuso e le regole-fai-da-te dei gestori e l’assenza di controlli da parte degli enti preposti. 

Ma come si coniuga l’esercizio delle attività balneari in concessione - e il loro diritto a non trovarsi una barriera umana lungo la battigia - con il diritto di ogni cittadino a passeggiare o sostare sul bagnasciuga ed eventualmente farsi un bagno senza essere obbligato a pagare l’accesso o i servizi?

Il bilanciamento di questi diritti spetta ai Comuni che, nel dare le concessioni, dovrebbero sempre garantire, e mettere a disposizione di tutti, arenili liberi, segnalati e accessibili.

Purtroppo però, le pressioni esercitate dagli operatori economici, il desiderio di non doversi accollare l’onere della cura del litorale e l’incapacità di offrire opportunità concrete per la gestione di arenili liberi con servizi, determinano un orientamento che comprime sempre più il diritto delle persone a fruire del mare

Così, nel Comune di Santa Marinella gli stabilimenti dilagano e nessun amministratore si ricorda mai dell’obbligo di prevedere, predisporre e manutenere un ampio numero di arenili gratuiti e accessibili, limitando così anche l’offerta turistica del territorio, a danno di tutti gli altri operatori economici.

Ora, il nuovo piano regionale di utilizzo degli arenili prevede regole più stringenti a tutela delle porzioni destinate a pubblica fruizione (50%) della libera visuale e degli accessi al mare (ogni 300 metri) ma, in mancanza di sanzioni per le Amministrazioni che non ottemperano, che speranza abbiamo di vederle mai rispettate?

Sta a tutti noi rivendicare il nostro diritto. Una sana Amministrazione dovrebbe censire i possibili varchi, sistemarli e renderli accessibili o creare di nuovi, segnalarli e ove necessario, provvedere alla bonifica dei tratti costieri che lo necessitano. Per destinarli poi a spiagge libere o libere con servizi, naturalmente.

E per risolvere il problema della carenza di spazi liberi in centro città si dovrebbe affrontare la questione della gestione della Perla del Tirreno con l’obiettivo di realizzare un progetto di spiaggia libera con servizi - diversificati, destagionalizzati e condivisi - come quello che da anni sosteniamo.

Per finire, la strenua difesa del minuscolo triangolino di spiaggia libera a sud dello stabilimento della Marinella può sembrare risibile a fronte dell’entità della domanda di spazi ma non lo è. Rappresenta simbolicamente un diritto e l’appello di molti cittadini a non dimenticarlo ci dà la speranza che qualcosa prima o poi possa cambiare e la convinzione che questo cambiamento rappresenti un dovere per tutti noi.