mercoledì 28 giugno 2023

CON LA SCUSA DEI DISABILI IL COMUNE REALIZZERA’ UN’OPERA DI SERVITU’ ALLE CONCESSIONI BALNEARI


DOPO TANTE POLEMICHE SI SVELA IL MISTERO: la rampa cosiddetta per disabili in Via Giuliani ha il solo scopo di far accedere i mezzi meccanici nelle spiagge date in concessione per lavori di ripascimento, di manutenzione e forse per altro ancora…

NULLA CHE ABBIA A VEDERE CON L’ACCESSIBILITÀ ALL’ARENILE DEI DISABILI!
La storia ha dell’incredibile! A fine aprile, sul finire del primo mandato e in piena campagna elettorale, il Sindaco ordina di abbattere, con un’ordinanza d’urgenza per la eliminazione dello stato di pericolo, un manufatto storico per la realizzazione – si dice - di una rampa di accesso disabili e mezzi di soccorso all’arenile. Viene fatto notare da più parti che la rampa non è adeguata all’uso per disabili e passeggini per via della pendenza troppo elevata.

Seguono sospensione dei lavori, polemiche su social e stampa, insulti del Sindaco a chi pone il problema, fino ad arrivare, come ormai consuetudine di questa nuova amministrazione che di nuovo non ha nulla, al recente accordo tra pubblico e privato: al Comune il compito di realizzare la rampa della pendenza del 20 % per dare accessibilità ai mezzi di soccorso e a quelli meccanici, mentre al privato (la signora D’Amelio) quello di realizzare a sue spese la rampa per l’accesso ai disabili.

DUE RAMPE SONO MEGLIO DI UNA! I ruoli si invertono: il Comune si mette al servizio del privato (gli stabilimenti in concessione) e il privato si occupa del bene pubblico. Paradossale!

Il tutto, peraltro, agendo SENZA CONDIVISIONE E TRASPARENZA, della rampa destinata ai disabili a tutt’oggi non si conosce né il progetto, né la fattibilità o i tempi di costruzione. Né si comprende come si intende sciogliere il nodo della viabilità visto che il parcheggio del piccolo spazio di Via Giuliani era stato chiuso a causa della pericolosità delle manovre in entrata e in uscita dall’Aurelia. Ora sarà più facile per le barche, i mezzi meccanici e le ambulanze accedere o uscire dalla strada? O è più verosimile il blocco della circolazione sull’Aurelia?

Infine: di tutta questa brutta storia, COSA RESTERÀ AI SANTAMARINELLESI?

Da un lato, una scomoda rampa asfaltata, con alla base una colata di cemento per permettere ai mezzi di invertire marcia e risalire e, dall’altro – cosa più grave - la perdita dell’ennesimo accesso al mare perché quell’unica spiaggia libera in passeggiata pare essere destinata ad essere chiusa o fortemente ridimensionata per realizzare quella che appare più che altro UN’OPERA DI SERVITÙ ALLE CONCESSIONI BALNEARI PRIVATE.

Non si potevano trovare ALTRE SOLUZIONI? Pensare per esempio alla realizzazione di un ascensore (o una piattaforma) che dalla terrazza portasse al mare chi ha problemi di disabilità? E perché no, all’uso del tunnel al di sotto del Gigi Bar per i mezzi di trasporto?

Nulla ci è dato di sapere perché ancora una volta questa amministrazione fa calare dall’alto le sue decisioni. Tantomeno dimostra sensibilità alcuna né per i disabili, usati maldestramente e vergognosamente, né per le esigenze dei cittadini meno abbienti di Santa Marinella che a quel lembo di spiaggia sono affezionati e che frequentano assiduamente da sempre. Quei cittadini che quella spiaggia libera se la sono guadagnata con numerose battaglie fatte negli anni passati per strappare alle ville costruite a ridosso dell’arenile, quello spazio che, al contrario, esse rivendicavano per sé.

Il paradosso è questo: OGGI NON SARANNO I PROPRIETARI DELLE VILLE A TOGLIERE AI SANTAMARINELLESI IL GODIMENTO GRATUITO DEL MARE E DEL SOLE, MA IL SINDACO E LA SUA AMMINISTRAZIONE!

martedì 20 giugno 2023

Segnalazione: campagna “Salute bene comune” del Forum Disuguaglianze e Diversità

Volentieri segnaliamo




Il Forum Disuguaglianze e Diversità ha lanciato il 12 giugno 2023 la campagna “Salute bene comune” per portare all’attenzione degli europarlamentari l’urgenza di orientare maggiormente la ricerca nell’interesse pubblico e allo stesso tempo sensibilizzare tutti i cittadini e le cittadine su un tema così cruciale, invitandoli a scrivere ai loro rappresentanti e a firmare una petizione.

La pandemia di Covid-19 ha reso infatti lampante quanto la produzione e la diffusione della conoscenza siano legate alle nostre vite: al maggiore rischio assunto dagli Stati rispetto a quello delle imprese per la ricerca dei vaccini, non ha corrisposto un diritto di comproprietà della conoscenza prodotta. Questo ha significato una spesa elevata per l’acquisto dei vaccini che ha gravato sulle casse dei sistemi sanitari nazionali.

Grazie anche a questa mobilitazione, la nostra proposta di costruire un’impresa pubblica europea che faccia ricerca biomedica e produca vaccini e farmaci come bene comune, senza finalità di profitto, è entrata nelle raccomandazioni finali del Rapporto sugli insegnamenti tratti dalla pandemia di Covid-19 e sulle lezioni per il futuro, votato il 12 giugno 2023 nella Commissione speciale COVI, e approvata definitivamente il 12 luglio in plenaria al Parlamento europeo. Lo stesso Parlamento sarà chiamato prossimamente a esprimersi anche sulla revisione della legislazione sui farmaci.

La campagna “Salute bene comune” però non si ferma, e per questo vi chiediamo di continuare a sottoscrivere la petizione, firmata anche, tra gli altri, dai Premi Nobel Barry Barish e Amartya Sen. Dobbiamo far sentire la nostra voce! Non ci sono Golia imbattibili, nemmeno in Europa!

domenica 4 giugno 2023

È già caos in consiglio a Santa Marinella, l’opposizione: “Tidei mistifica, da noi nessuna rinuncia alla presidenza”

Con sdegno condividiamo



Ciò che è avvenuto durante il consiglio comunale di oggi è la prosecuzione dei vecchi metodi del sindaco della nostra città, nonostante egli stesso, in più di un’occasione, augurava un cambio di passo per questa sua nuova legislatura.

Tidei ha chiesto, in cambio della vicepresidenza, ripetutamente e a ciascuno di noi, prima e durante lo svolgimento delle votazioni per l’elezione del presidente del consiglio, un voto per Emanuele Minghella, voto indispensabile per l’elezione dello stesso in prima e seconda chiama, quando il quorum necessario per la proclamazione è di 12 consiglieri su 17.

Noi dell’opposizione abbiamo ritenuto fosse giusto, coerentemente con il mandato che i nostri elettori ci hanno delegato, non partecipare a questo giochetto.
Non è prerogativa del sindaco andare in giro a proporre ai singoli consiglieri di opposizione questo o
quell’incarico, come se ne disponesse personalmente. Le proposte e i confronti si svolgono in conferenza dei capi gruppo, non a margine dei consigli e in modo estemporaneo.

La maggioranza però, una volta eletto il presidente, forse per ‘punizione’ ha ritenuto di dover tenere per sé anche la vicepresidenza, eleggendo il consigliere Alessio Rosa, in barba a qualsiasi principio di trasparenza, garanzia, consuetudine e buon senso.

Ritenevamo e riteniamo che la vicepresidenza spetti di consuetudine all’opposizione e che, di conseguenza, sarebbe dovuta essere proprio la stessa a scegliere, al proprio interno, la figura che meglio la rappresenta.

Il mercimonio del ‘ti voto se mi voti’ sa di politica ammuffita e superata e di sicuro non porta alcun bene alla città.

Abbiamo rispetto delle istituzioni e non riteniamo che il ruolo della vicepresidenza meriti una tale svalutazione. SE si voleva rispettare la volontà dell’opposizione, visto che in prima chiama noi dell’opposizione avevamo votato il consigliere Clelia Di Liello, la maggioranza avrebbe potuto e dovuto allinearsi nella seconda chiama sul nome della Di Liello. Da una coalizione di centrosinistra che sbandiera
con orgoglio l’importanza della parità di genere ci aspettavamo molto di più. In consiglio comunale siedono ben 8 donne, sarebbe stato un gesto significativo riservare il ruolo ad una di esse.
Ma anche qui, nemo profeta in patriam”.

Cons. Di Liello Clelia - Cons. Baciu Alina – Cons. Fantozzi Ilaria – Cons. Fiorelli Domenico – Cons. Angeletti Roberto – Cons. Fratturato Eugenio  



sabato 3 giugno 2023

Coalizione Futuro: “Quante bugie di Tidei”




“Quel che resta delle opere annunciate in campagna elettorale dal Sindaco Tidei. Prima del voto amministrativo, il Sindaco Tidei si è affrettato a realizzare lavori al solo scopo elettorale senza curarsi di completare gli iter di legge necessari”. Inizia così una nota di Coalizione Futuro, che mette subito nel mirino il primo cittadino di Santa Marinella.

“Solo alcuni esempi: Parco Quartaccia – si legge nella nota – la cui inaugurazione sarebbe dovuta avvenire il 1° maggio; la limonaia, progetto pomposamente propagandato come eccezionalità turistica; la realizzazione della rampa su via Giuliani, promossa come rampa per i disabili senza che il progetto lo attesti. Quante bugie, quanti arbitri di legge.

Noi siamo preoccupati di questa tendenza pericolosa che ha caratterizzato il primo mandato della giunta Tidei, ha subito un’accelerazione in campagna elettorale e, temiamo, continui nel secondo mandato. Denunciamo la tendenza di annunciare le opere, pensate dall’alto senza che vi sia la ben che minima partecipazione della popolazione anche quando queste interessano manufatti storici e la qualità della vita dei cittadini. L’effetto che ne consegue è che i lavori cominciano senza che siano state acquisite le autorizzazioni dagli uffici competenti e scavalcando vincoli e normative.

Ci sta particolarmente a cuore ribadire che l’abbattimento dell’affaccio al mare in Via Giuliani è stato autorizzato con un’ordinanza d’urgenza per la pericolosità del sito senza che esista una perizia tecnica che lo attesti e che non ha lo scopo annunciato di accesso al mare dei disabili (per i quali la legge prevede una pendenza massima dell’8%), quanto piuttosto la realizzazione di una rampa per autocarri, con pendenza di più del 20% come risulta dagli atti in Comune.

Arbitrio dopo arbitrio, ora il luogo è transennato, il cartello dei lavori rimosso, la Soprintendenza allertata e il risultato è che l’unico tratto di arenile libero è chiuso. Noi chiediamo, in tempi strettissimi, il ripristino del terrazzino e delle scale di accesso. Che si ponga rimedio ad un intervento distruttivo e ad un progetto completamente sbagliato e che non si lasci l’unico tratto di spiaggia libera sotto le macerie.

Per gli altri progetti: il cartello, che annunciava la limonaia, è stato oscurato perché manca l’autorizzazione della Regione Lazio e la limonaia versa in grave difficoltà di approvvigionamento idrico. Quel che resta del parco della Quartaccia, frettolosamente allestito con miseri barbecue, cancello chiuso con catenaccio, senza orari di accesso, è un terreno sterrato abbandonato che chiamarlo “parco” è davvero troppo”.

Coalizione Futuro:
Il Paese che vorrei
Movimento 5 Stelle
Generazione Green
Santa Marinella Solidale