martedì 26 dicembre 2023

La Perla del Tirreno nei progetti dell’attuale amministrazione: dall’isola al buco!

Il Paese che Vorrei, dopo aver bloccato il project financing proposto da Tidei, torna sul futuro della Passeggiata grazie all’accesso agli atti della consigliera d’opposizione Clelia Di Liello. 

La nuova ristrutturazione della passeggiata da parte del concessionario (che, ricordiamolo, godrà dei benefici economici sulla spiaggia comunale la Perla per ben tre anni) non prevede più l’isola stile Dubai ma “un buco” sulla pavimentazione pedonale più un’aiuola non calpestabile. 

Invece di consolidare la struttura, così come previsto dal bando di gara, se ne demolisce la parte più pericolante. I solai danneggiati dalle infiltrazioni d’acqua nei locali sotto la passeggiata non vengono recuperati ma demoliti per far posto ad una rampa a gomito che porta dall’attuale piano di calpestio all’arenile. 

Ci si potrà quindi sporgere non solo dalla balaustra di fronte al mare ma anche su una sorta di voragine che ridurrà ulteriormente la superficie disponibile al passeggio. La parte meno pericolante, invece, non viene abbattuta ma su di essa viene realizzata un’aiuola non calpestabile perché non reggerebbe al peso dei pedoni.

Il tutto è scritto nero su bianco nella relazione che accompagna la proposta tecnico migliorativa, con la quale il concessionario è risultato vincitore. In conclusione questi sosterrà una spesa molto contenuta rispetto all’impegno preso, sfrutterà per tre anni la spiaggia della Perla del Tirreno e, sostanzialmente, lascerà la passeggiata senza una risolutiva operazione di consolidamento.

La rampa a gomito nel “buco” ha anche lo scopo di rendere accessibile la spiaggia ai disabili, aspetto questo a cui siamo molto sensibili. Tuttavia crediamo che l’accessibilità alla spiaggia debba essere garantita su uno spazio affidato al concessionario per lasciare a tutti, abili e disabili, la fruibilità della grande e bella passeggiata sul mare.

Se l’amministrazione intende tollerare ed approvare questo scempio ingiustificabile, il PcV non permetterà che ciò accada, informando tutti i cittadini e il Comitato in difesa della passeggiata sulle reali intenzioni del concessionario.




sabato 16 dicembre 2023

Il Paese che Vorrei entra in campo a fianco dei comitati “Cittadini per la Verità” e “Cittadini contro le mafie”

La vicenda delle intercettazioni ha ormai definitivamente valicato i confini del nostro territorio – si legge nella nota – ed è diventato, purtroppo, uno scandalo nazionale. Santa Marinella è ormai salita agli onori (si fa per dire) della cronaca televisiva: la puntata di Far West dell’11 novembre dipinge un quadro davvero brutto della gestione della cosa pubblica nella nostra città. 

E’ ora che scandali e opacità finiscano. Occorre una forte reazione prima ancora che politica, morale, da parte della città. Per questo il Paese che vorrei sosterrà con convinzione, fornendo il massimo apporto organizzativo, l’iniziativa del Comitato per la Verità e del Comitato contro le mafie: la redazione di una lettera aperta, sottoscritta dai cittadini, con cui si sollecitano i Ministri della Giustizia e dell’Interno oltre che il Prefetto, a fornire ogni supporto possibile per una gestione pubblica sana, restituendo così dignità e onorabilità alla nostra comunità. 

Invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore il destino di santa Marinella a recarsi numerosi ai banchetti di raccolta firme che a partire da questa settimana saranno aperti in città.



lunedì 11 dicembre 2023

LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI? - L'intervento di Danilo Ruggiero di Co.Na.Mal - Coordinamento Nazionale Mare Libero

Al link che segue potrete seguire la quarta parte della conferenza LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI?

L'intervento di Danilo Ruggiero di Co.Na.Mal (Coordinamento Nazionale Mare Libero) alla conferenza contro le mafie organizzata da Il Paese che Vorrei.

https://www.facebook.com/ilpaesechevorrei/videos/3431838790367112







domenica 10 dicembre 2023

LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI? L'intervento di Armando Profumi, già referente di Libera a Cerveteri/Ladispoli

 Al link che segue potrete seguire la terza parte della conferenza LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI?

L'intervento di Armando Profumi, già referente di Libera a Cerveteri/Ladispoli alla conferenza contro le mafie organizzata da Il Paese che Vorrei

https://www.facebook.com/ilpaesechevorrei/videos/7598953460137421






sabato 9 dicembre 2023

A fianco del giornalista Cristiano Degni per la trasparenza e la libertà di stampa

La Lista Civica “Il Paese che vorrei” esprime solidarietà al giornalista Cristiano Adolfo Degni, vittima di diffamazione da parte del Sindaco Pietro Tidei. 

Questi avrebbe affermato che il giornalista, per riscattarsi dagli insuccessi professionali, avrebbe preso di mira lo stesso Tidei, reo di aver respinto la sua richiesta di essere assunto come addetto stampa del Comune. Tidei affermerebbe inoltre che ci sarebbero state da parte di Degni addirittura richieste in denaro.

Dalla gravità di queste affermazioni, scritte il 20 agosto 2022, su Facebook, è scaturita una querela ed un rinvio a giudizio per Pietro Tidei, che siederà sul banco degli imputati nel processo presso il Tribunale di Civitavecchia, l’11 gennaio 2024.
A fianco di Degni, come parte Civile, si è schierata l’Associazione “Ossigeno” (Osservatorio Su Informazioni Giornalistiche E Notizie Oscurate). 

L’Osservatorio è nato per documentare il crescendo di intimidazioni nei confronti dei giornalisti italiani, impegnati nella diffusione delle informazioni scomode ma di grande interesse pubblico. Anche l'Associazione Stampa Romana, “sempre vicina ai giornalisti diffamati, intimiditi e minacciati” ha espresso solidarietà al collega Degni.

Il grave fenomeno della limitazione della libertà di stampa e di espressione attraverso minacce ed intimidazioni, priva il diritto dei cittadini ad essere informati.

Anche la piccola S. Marinella conosce la difficoltà di far circolare informazioni poco gradite al potere politico. Conosciamo la triste pratica di Tidei di minacciare e colpire gli avversari politici con querele facili. 

Sono stati, ad oggi, oggetto di minacce di querela ben tre cittadini e la stessa consigliera d’opposizione Clelia Di Liello. Potremmo dire che, alla fine, chi di querela ferisce, di querela perisce.

Degni, assistito dall’avvocato Marco Eller Vainicher del Foro di Milano, afferma (www.perladeltirreno.it) di aver criticato le scelte politiche del sindaco fin dal 2007 sul piano squisitamente politico, basandosi su fatti e rispettando le regole del giornalismo. Nel 2018 il giornalista ha svolto a titolo gratuito per un breve periodo l’incarico di delegato per la comunicazione, dimettendosi perché le sue proposte di stabilire relazioni più trasparenti con la cittadinanza non trovarono riscontro.

Secondo Degni non si può dire che a Santa Marinella l’amministrazione comunale abbia un buon rapporto con la stampa indipendente: escluderla dalle liste di diffusione delle comunicazioni istituzionali e dalle conferenze stampa, significa privare la cittadinanza di un racconto dei fatti alternativo e imporre una sola posizione come verità indiscutibile.

Abituati al disprezzo con cui Tidei respinge ogni critica, ultimamente più di una volta, quelle provenienti dalla consigliera Di Liello che è stata attaccata in sede di Consiglio Comunale con accuse personali, che non entrano mai nel merito e che ledono la dignità della sua persona, come non essere d’accordo con Degni?



LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI?- L'intervento di Simona Ricotti, referente nazionale dell'Associazione Caponnetto

 Al link che segue potrete seguire la seconda parte della conferenza LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI?

Intervento di Simona Ricotti, referente nazionale dell'Associazione Caponnetto, durante la conferenza contro le mafie organizzata da Il Paese che Vorrei











venerdì 8 dicembre 2023

LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA - L'intervento di Gianpiero Cioffredi, presidente regionale di Libera

Al link che segue potrete seguire la prima parte della conferenza LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHI INFILTRAZIONI?

L'intervento di Gianpiero Cioffredi, presidente regionale di Libera alla conferenza sulle mafie organizzata dal Paese che vorrei.

https://www.facebook.com/ilpaesechevorrei/videos/1067894547680683






martedì 5 dicembre 2023

Nel litorale a Nord di Roma, la mafia c’è

Grande partecipazione alla conferenza sulle mafie organizzata da Il Paese che Vorrei.

Nel litorale a Nord di Roma, la mafia c’è. E’ questa la verità che è emersa nella conferenza organizzata da Il Paese che Vorrei il 2 dicembre sulla criminalità organizzata.

«Siamo ben al di là di infiltrazioni», spiega Gianpiero Cioffredi, Responsabile regionale dell’Ass. “Libera”: «Ci troviamo di fronte ad un livello notevole di compenetrazione delle mafie. Un filo sempre più sottile separa l’economia legale da quella illegale. Il Lazio è stato attraversato dalla criminalità come il burro da un coltello, senza trovare resistenze, favorito dalla presenza di aree di fondamentale interesse come il porto di Civitavecchia e l’aeroporto di Fiumicino».

Famiglie notoriamente mafiose come gli Spada, i Casamonica, i Pagnozzi ed altre legate al narcotraffico, agiscono criminalmente in operazioni finanziarie soprattutto di riciclaggio di denaro sporco attraverso alberghi, ristoranti, gioco d’azzardo, stabilimenti balneari. 

La forza delle mafie non è solo nel potere criminale ma nell’intreccio con la finanza e con la gestione amministrativa. “Per questo”, continua Cioffredi, “non è sufficiente l’azione repressiva, ma è necessaria una nuova cultura socio-economica di controllo e partecipazione dal basso ed un’azione politico-amministrativa fatta di regole chiare. L’attacco alla Magistratura che in questi giorni si sta consumando non aiuta, come anche la limitazione delle intercettazioni sui reati finanziari o il nuovo codice antimafia che di fatto liberalizza gli appalti. Tutto questo va in direzione contraria alla lotta alle mafie”.

La mafia c’è ma non ce ne accorgiamo, spiega Simona Ricotti (Segretaria nazionale dell’Ass. Caponnetto) perché la criminalità non vuole riflettori su di sé ed ha instaurato in questo territorio una sorta di “pax mafiosa” – di calma apparente: nessun episodio di cronaca allarmante – rendendo possibile riciclare qui il denaro sporco (“lavatrice”) senza clamore. Non abbiamo il fenomeno del “pizzo”, spiega Ricotti, ma la pratica dell’usura è capillarmente diffusa insieme agli appalti opachi ed un giro di soggetti appaltatori assai ristretto. Alla scarsa percezione del fenomeno criminale nel litorale nord contribuisce una stampa locale generalmente restia a mettere in luce questa tematica.

Danilo Ruggiero del Coordinamento Mare Libero ha focalizzato l’attenzione su Ostia dove la penetrazione delle mafie ha utilizzato le concessioni balneari partendo dai chioschi concessi a fittizie cooperative sociali e poi trasformati illecitamente in stabilimenti, assicurando lunghe gestioni di tipo privatistico agli stessi soggetti grazie al cambiamento continuo degli assetti societari. 

Infine, Alfredo Profumi ha posto l’accento sul fattore culturale, quell’omertà diffusa che facilita l’espandersi del fenomeno e che va combattuta con una presenza costante: “la mafia c’è perché non ci siamo noi”.

La conferenza ha avuto una forte partecipazione di cittadini che hanno potuto interloquire con i relatori. Il giornalista Cristiano Degni ha, nel suo intervento, difeso le ragioni della stampa libera che lavora con difficoltà crescente non solo per la costante minaccia di querela ed intimidazioni ma anche per la difficoltà a reperire informazioni; visto che le Procure da cui i giornalisti prendono le notizie di mafia non fanno più conferenze stampa.

Numerosi i suggerimenti emersi su come arginare questo fenomeno; un Comune che voglia opporsi alle mafie e tutelare il proprio territorio può: 

1) dotarsi di un Ufficio antimafia facendo richiesta di inserimento nella rete antiriciclaggio della Banca d’Italia per la formazione di personale specifico; 

2) analizzare nel dettaglio le proposte all’eccessivo ribasso nelle gare di appalto; 

3) attivare trasparenza e digitalizzazione nella propria amministrazione; 

4) prestare attenzione al fenomeno dei “prestanome”, degli intestatari fittizi, delle organizzazione in “scatole cinesi” delle ditte che partecipano ai bandi; 

5) monitorare il gioco d’azzardo sul territorio; 

6) procedere nei bandi pubblici con la massima trasparenza, malgrado il codice degli appalti consenta di procedere per assegnazione diretta, sotto determinate cifre ed autorizzi anche il subappalto; 

7) non accontentarsi del certificato antimafia (purtroppo facilmente aggirabile) nella selezione dei soggetti aggiudicatari ma procedere alla richiesta presso la prefettura dell’Istruttoria antimafia.

Il Paese che Vorrei in quanto associazione culturale e politica si impegna a vigilare sul territorio e a segnalare comportamenti anomali e discutibili.