giovedì 23 maggio 2019

DIFENDIAMO IL NOSTRO FUTURO: parte la campagna di raccolta firme per dire no ai Project Financing della Giunta Tidei sul Cimitero comunale e sulla Passeggiata



Il Paese che vorrei ritiene che l’intenzione di cedere al privato la realizzazione e la gestione di questi due beni comuni non risponda a criteri di urgenza e sia dannosa per la collettività. 

Come la Giunta precedente, anche l’attuale invoca l’urgenza e cerca di convincere i cittadini evocando pericoli di crollo ed emergenza loculi senza però dire che i tempi con cui un eventuale procedura di Project Financing vedrebbe la luce sono di anni.

Gli adempimenti previsti nel Nuovo Codice degli Appalti sono molteplici e richiedono, mediamente, oltre 4 anni prima che si dia il via all'esecuzione dei lavori. Alla faccia di una soluzione dettata dall'emergenza! 

Ne citiamo alcuni: progetto di fattibilità, relazione tecnico-economica, bando, analisi e valutazione, scelta del proponente; elaborazione del progetto definitivo; rilascio delle concessioni; stipula delle convenzioni; cambi di destinazione d'uso; varianti urbanistiche; varianti di progetto; approvazione del progetto definitivo; procedure per l'avvio dei lavori. 

Inoltre, non possiamo dimenticare che i Commissari ministeriali, che calcolano i debiti cumulati dalla giunta precedente, stanno per presentarci il conto. Appena completato il conteggio dovremo attivare un mutuo per la somma necessaria a coprire i debiti. Questo mutuo ci costerà, presumibilmente, 400mila euro l’anno per i prossimi 20 anni e ovviamente dovremo pagarlo noi cittadini.

Oggi il Comune può contare sulle entrate delle tasse e su quelle di concessioni e locazioni; quando avremo ceduto le entrate dello stabilimento la Perla del Tirreno e quelle del Cimitero come faremo a pagare i debiti accumulati e sostenere i costi dei servizi, della manutenzione e per le altre spese? L’unico modo sarà aumentare le tasse. Nel frattempo, ad aumentare i costi per le concessioni cimiteriali ci penserà il privato che, dovendo rientrare dall’investimento, aumenterà le tariffe. Per verificarlo basta fare il confronto con le tariffe dei cimiteri di zona realizzati in Project Financing.

Non ipotechiamo il nostro futuro. Sia per la gestione della Perla del Tirreno, sia per quella del Cimitero comunale, è possibile elaborare soluzioni alternative più soddisfacenti e utili per la collettività. 

Risaniamo i nostri conti. Aspettiamo di essere usciti dal dissesto e potremo intervenire sui nostri beni comuni attraverso finanziamenti pubblici, progetti partecipati e condivisi tarati sulle nostre necessità, possibilità di controllo sulla gestione e promozione della qualità dei servizi. Nel frattempo, si può attuare una diversa politica che punti a interventi di riqualificazione sulla passeggiata, sostenibili in fase di dissesto, e a un’ottimizzazione della gestione del cimitero mirata a rendere disponibili gli spazi di cui abbiamo bisogno. 

In questo modo anche la diffusa preoccupazione che capitali di dubbia provenienza possano essere investiti sul nostro territorio, offrendo l'opportunità di infiltrazioni pericolose per la nostra collettività, sarà scongiurata.

La raccolta firme che sottoporremo ai nostri concittadini chiede quindi il ritiro delle Delibere su questi due Project Financing e un più aperto e condiviso dibattito sulle scelte che rischiano di condizionare il nostro futuro e affossare definitivamente la rinascita di questa collettività.