martedì 22 dicembre 2020

Quartaccia: ennesima presa in giro dei cittadini con false illusioni da campagna elettorale

Volentieri pubblichiamo il comunicato congiunto del nostro consigliere Lorenzo Casella e dei Consiglieri Francesco Fiorucci e Francesco Settanni di cui condividiamo la preoccupazione per una annosa vicenda che, ancora una volta, non troverà una soluzione.


Un Piano Territoriale Paesistico Regionale in fase di stallo, un Piano Regolatore sbagliato che risale a mezzo secolo fa e una classe di politicanti che sulla base delle prescrizioni di quel piano ha fatto campagna elettorale per 50 anni con promesse che non potevano essere mantenute: vittime di tutto questo sono quei cittadini che, fidandosi, hanno continuato a sperare e a pagare senza vedere risultati.

Il piano regolatore del nostro comune è stato realizzato agli inizi degli anni ‘70 su una premessa tanto sbagliata e irragionevole che prevedeva in pochi anni una popolazione residente a Santa Marinella di circa 80.000 abitanti (a distanza di mezzo secolo, se ne contano circa 18.000).

Questa premessa serviva a trasformare aree agricole in zone di espansione attraverso un Piano Regolatore particolarmente aggressivo nei confronti del territorio. Nella sola zona Quartaccia, il piano prevede di poter costruire 500.000 metri cubi di edifici. In questo modo i terreni oggetto di espansione vedevano aumentare il proprio valore in funzione di un’ipotetica rendita futura.

Le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno tutte colpevolmente mantenuto viva questa illusione che ha prodotto, oltre alla mortificazione di un’aspettativa mai realizzata, un danno economico ai proprietari di quei terreni che hanno pagato per anni le tasse in relazione ad un valore puramente ipotetico visto il vincolo di lottizzazione praticamente insormontabile per un privato cittadino.

Oggi la maggioranza ripropone quello stesso piano vecchio, superato dalla storia, senza rispetto per il paesaggio e senza futuro. Riconfermare provvedimenti sbagliati già 50 anni fa, fingendo di tutelare gli interessi di cittadini che ne usciranno nuovamente danneggiati, è una decisione di cui non possiamo e non vogliamo essere complici.

Riteniamo sia ora di fare un’operazione di verità e dire che quella lottizzazione non si potrà fare e non solo perché la Regione con più provvedimenti ne ha decretato l’impossibilità ma perché sarebbe un intervento sbagliato dal punto di vista sociale, economico, architettonico e paesaggistico.

Interventi edilizi di questo genere hanno ampliamente dimostrato tutta la loro inadeguatezza sotto il profilo ambientale e della qualità della vita e la mentalità che fino ad oggi ha favorito il disprezzo per il territorio dovrebbe essere ormai alle nostre spalle mentre si sta diffondendo la cultura della riqualificazione e la tutela dell’ambiente come bene comune.

Chiediamo che il Comune si ponga con serietà nei confronti dei proprietari di quei terreni e di tutti i cittadini attraverso proposte nuove e realistiche, abbandonando i vecchi piani di lottizzazione in favore di un piano di riqualificazione ambientale compatibile con interventi contenuti di carattere residenziale e sarebbe utile che il comune affiancasse i proprietari di quei terreni in un’azione volta a ottenere il risarcimento per le tasse pagate impropriamente.

Per dare risposte concrete è necessaria l’elaborazione di un piano di assetto del paesaggio con cui definire le opportunità del nostro territorio tenendo conto dei legittimi interessi sociali, economici e ambientali per poi approdare a un Piano Regolatore Generale che possa finalmente disciplinare le modalità di intervento in funzione di obiettivi credibili e quanto più possibile, condivisi.

È necessario compiere scelte che coniughino le prescrizioni a tutela del territorio con gli obiettivi di qualificazione sociale ed economica, favorendo il recupero dell’esistente e l’insediamento residenziale di qualità. Serve un’azione in grado di dimostrare buona politica, amore per il proprio territorio e rispetto per propri concittadini.

Non è impossibile ma serve l’onestà intellettuale e la capacità di programmazione che a questa amministrazione mancano. Ci vuole il coraggio di dire la verità invece che protrarre all’infinito il balletto delle promesse elettorali mai mantenute. È necessario abbandonare le logiche speculative del passato e decidere di perseguire un percorso virtuoso nel rispetto del bene comune e della qualità della vita dei cittadini.

I Consiglieri: Lorenzo Casella, Francesco Fiorucci, Francesco Settanni