venerdì 28 aprile 2023

Rischio esondazione e sicurezza dei fossi: quel che in cinque anni non si è fatto


Rischiano di andare in fumo i 6 milioni di euro che la Regione Lazio ha stanziato nel lontano 2016 per finanziare la messa in sicurezza dei fossi di Ponton del Castrato e di Castelsecco.

Siamo nel 2023 e né la giunta Bacheca nel 2016, né la ora uscente giunta Tidei sono riuscite a porre in essere le opere necessarie per superare il riconosciuto “alto rischio per beni e persone” rappresentato dalla sempre possibile esondazione dei fossi. In questi sette anni i cittadini hanno vanamente sperato nella realizzazione delle opere. Nonostante i proclami, ben tre progetti, presentati dalla giunta Tidei, sono stati bocciati dall’Autorità di bacino; due di questi per errori di valutazione, il terzo per l’inadeguatezza ai fini della messa in sicurezza. Infine, è anche (giustamente) fallito il tentativo di oltrepassare l’Autorità di bacino in funzione di un presunto rapporto diretto con la Regione.

C’è da farsi più di una domanda sulla conduzione di questa vicenda, domande che devono esser poste al Sindaco uscente, visto che oggi, a meno di un mese dalla fine del suo mandato, dimette l’ingegnere che ha seguito finora il progetto ed evitando di assumersi la responsabilità politica di quanto avvenuto, di fatto scarica sul tecnico tutta la colpa dei fallimenti. Non solo: ora, a fine mandato, il Sindaco indice una manifestazione d’interesse senza bando attraverso la quale un nuovo tecnico dovrebbe assumere l’incarico con lo scopo di eseguire quanto dovuto, secondo le indicazioni dell’Autorità del bacino. Punto e a capo!

Il Sindaco uscente con un’evidente piroetta prova a ribaltare il suo fallimento. Trascurando i 5 anni di gestione superficiale ed incompetente, arriva l’ennesimo annuncio elettorale: la messa in sicurezza di Ponton del Castrato. L’annuncio sarebbe stato un successo se fosse avvenuto qualche anno fa.

Intanto il costo dell’opera aumenta e la cifra a suo tempo stanziata potrebbe oggi risultare insufficiente. Certamente non sarà più disponibile dopo il 2025, quando scade il finanziamento. Nel frattempo, ogni anno che passa, il Comune, ossia i cittadini, continua a pagare costi tecnici oltre che stipendi ed onorari ai professionisti che se ne sono fin qui occupati e che se ne dovranno occupare in futuro. Quanto è costato questo progetto ancor prima di iniziare?

Incapacità, superficialità e trascuratezza sono gli ingredienti di tutta questa brutta storia. È giunto il momento di un’assunzione concreta di responsabilità affinché la messa in sicurezza dei fossi diventi realtà, seguendo le linee di indirizzo dell’Autorità di bacino e tenendo conto dei vincoli naturali ed ecologici che anche le azioni di risanamento debbono necessariamente seguire. Questo è il nostro impegno.

Coalizione con Clelia Di Liello candidata a sindaca – Il Paese che Vorrei, M5S, Generazione Green, Santa Marinella Solidale.