Entrambe le affermazioni dell’articolo risultano false: nel corso dell’incontro il PD è risultato essere l’unica forza politica indisponibile a considerare ipotesi di candidato sindaco che non fossero quella di Pietro Tidei, candidatura, peraltro, che palesemente nel corso della riunione, non ha riscosso adesioni da parte degli altri partecipanti. Il Paese che vorrei ha invece ribadito, come sempre pubblicamente espresso, che la candidatura di Lorenzo Casella può essere ridiscussa in caso di un generale accordo della coalizione su altro nome.
La candidatura di Tidei è stata giudicata divisiva e tale da non permettere una aggregazione del centro sinistra; la riunione ha infatti evidenziato come l’arroccamento dimostrato non consente in alcun modo di convergere su una alleanza plurale ed ampia.
Altrettanto falsa risulta la riportata posizione de Il Paese che Vorrei circa le primarie di coalizione: non le abbiamo mai richieste, nella convinzione che una coalizione seria che si candida al governo di una città debba essere in grado di convergere su un soggetto rappresentativo condiviso.
