Tre le delibere discusse al Consiglio del 20 agosto: innalzamento delle imposte, istituzione della tassa di soggiorno, modifica dello statuto della Santa Marinella Servizi.
Riguardo l’imposta di soggiorno, il Paese che vorrei non è contrario alla sua istituzione ma è in disaccordo con le premesse espresse nell’atto. Questa non è una tassa per risanare il bilancio ma uno strumento per reperire risorse da destinare allo sviluppo turistico. Inoltre, a monte dell’atto proposto, sono mancate quelle forme di partecipazione che il nostro gruppo politico considera fondamentali per la condivisione delle scelte con la cittadinanza, anche per favorire una risposta positiva e funzionale in fase applicativa. Lorenzo Casella e Francesco Fiorucci, l’unico altro esponente d’opposizione presente oltre al Presidente del Consiglio, hanno chiesto: il coinvolgimento degli operatori di settore per condividere e definire i presupposti, le scelte e le finalità; un’analisi dei flussi turistici, fondamentale per calibrare correttamente le tariffe e le modalità di applicazione; una definizione delle percentuali dei proventi dell’imposta da investire nelle diverse attività di sviluppo turistico: riqualificazione ambientale, attività culturali e di intrattenimento, promozione del territorio. La maggioranza ha preso atto di queste carenze, l’opposizione ha accolto le motivazioni d’urgenza addotte per spiegare le lacune. Si è quindi concordato un emendamento che prevede un riesame - sia in concertazione con gli operatori del settore sia in sede di commissioni - finalizzato all’elaborazione di un nuovo regolamento, da realizzare entro il 30 settembre 2018. Il provvedimento, così emendato, è stato votato all’unanimità.
L’ultima delibera, riguardante la proposta di due modifiche allo statuto della Santa Marinella Servizi, volte ad ampliarne le attività e la sostenibilità, è stata ritirata a seguito di un confronto aperto sulle criticità, formali e sostanziali, evidenziate dall’opposizione. L’introduzione delle modifiche proposte, infatti, rende indispensabile una complessiva revisione dello statuto. È importante rilevare il clima costruttivo con cui si è svolto il confronto, a tratti anche acceso. Non abbiamo assistito a interventi sprezzanti o a sterili difese di parte né a polemiche inconcludenti. Ci è apparso invece un Consiglio comunale in cui i presenti stessero effettivamente impegnandosi per individuare le migliori strategie per la nostra comunità. Sarà forse un caso ma tra i presenti non c’era il Sindaco, di cui non abbiamo sentito la mancanza.