I consiglieri comunali
Lorenzo Casella e Francesco Fiorucci hanno depositato un’interrogazione per
chiedere spiegazioni su una faccenda che appare poco chiara. Ecco in sintesi di
cosa si tratta.
Con una determinazione datata
il 31 dicembre 2018, il Comune decide di restituire alla Società che ha gestito
lo stabilimento balneare “la Perla del Tirreno”, la somma di circa 54.000 euro.
Perché?
Prima dell’estate è stata
fatta la gara per la gestione dello stabilimento vinta da una Società con l’offerta
di 265.251 euro +IVA per un totale di 323.606 euro, da corrispondere al Comune.
Il bando, come negli anni
passati, prevedeva che la somma netta offerta fosse assoggettata all’Imposta
sul Valore Aggiunto e così è stato fatto.
A seguito della registrazione
del contratto, però, l’Agenzia delle Entrate, come già avvenuto nel 2016, fa un accertamento e chiede al Comune di
versare l’Imposta di Registro sul contratto in essere per una somma integrativa
di 5.100 euro circa e qui nascono le perplessità.
Nel 2016, a fronte di analoga
richiesta, il Comune scrisse all’Agenzia delle Entrate spiegando che il
contratto stipulato e le somme di conseguenza versate, essendo assoggettate a IVA,
non richiedevano il versamento dell’Imposta di Registro (per motivi tecnici che
non stiamo qui a spiegare). Chiarimento accolto, faccenda chiusa.
Così non è stato nel 2018. Il
Comune, infatti, invece di fornire spiegazioni all’Agenzia delle Entrate, chiede
al Concessionario di pagare anche l’Imposta di Registro. La Società concessionaria
provvede e di conseguenza chiede al Comune la restituzione dell’IVA per
l’importo di circa 54.000 euro.
Analizziamo le ripercussioni
economiche, per il Concessionario e per il Comune.
Il Concessionario, in osservanza
al contratto di gara, doveva pagare 323.000 euro, invece, in funzione della determinazione
del 31 dicembre, si ritrova a pagare la somma complessiva di circa 265.000 euro.
Il risparmio è evidente: sono circa 54.000 euro in meno di quanto previsto in
termini contrattuali.
Il Comune doveva incassare 323.000
euro e pagare circa 54.000 euro di IVA ma, visto che i conteggi di bilancio evidenziano
un credito di IVA più elevato, non avrebbe dovuto versarla bensì mantenere
nelle proprie casse l’intero importo lordo. Decide invece di prendere 54.000
euro dalle proprie casse (ossia le nostre) e versarli nelle tasche della
Società concessionaria.
Il tutto in una situazione di
dissesto finanziario, d’innalzamento alla massima aliquota delle tasse sui
cittadini e di una drastica riduzione dei servizi dovuta alla difficoltà nel
fronteggiare le spese.
Conseguenze: il bando di gara
è passibile di contestazioni perché le altre società che vi hanno partecipato hanno
formulato l’offerta considerando l’importo da corrispondere al lordo dell’IVA; il
Comune - cioè noi tutti - perde circa 54.000 euro di possibilità di spesa; la Società
concessionaria ringrazia la città di Santa Marinella per il servizio.
I consiglieri pertanto,
attraverso tre domande specifiche, chiedono al Sindaco di far luce su quanto
accaduto ritenendo opportuno bloccare tempestivamente la determinazione e
quindi la liquidazione del relativo pagamento, finché non sia stata appurata la
legittimità e l’opportunità della procedura attuata.
I consiglieri:
Lorenzo Casella – Francesco
Fiorucci