giovedì 8 luglio 2021

IL CAOS DELLE STRISCE BLU

Da qualche giorno le strade di Santa Marinella sono nel caos.

Il comune ha iniziato i lavori per realizzare le strisce blu in moltissimi punti della città, senza preoccuparsi di informare preventivamente e in modo massiccio la cittadinanza (se si esclude la pubblicazione degli atti sul sito, ma si può pretendere che i cittadini vadano quotidianamente a spulciare il sito del comune?).

Il risultato è che i cittadini e i villeggianti, confusi e arrabbiati, non hanno più saputo cosa fare delle proprie automobili. Compresi i pendolari, per i quali non è stato possibile posteggiare in alcuni dei luoghi abituali vicini alla stazione. Questa disorganizzazione non è accettabile, è gravissima e lede l’immagine, già offuscata dallo scarso decoro e pulizia, della città.

Il Paese che Vorrei non è mai stato contrario in linea di principio all’istituzione di un numero adeguato e ragionevole di posteggi a pagamento. Aveva però sottolineato sin da subito alcuni aspetti da tenere in considerazione. Il primo riguardava l’annunciata privatizzazione delle strisce blu, per fortuna a quanto pare un pericolo scongiurato, almeno per il momento, grazie anche all’impegno della campagna referendaria.

Altre considerazioni entravano più nel merito, le elenchiamo di seguito:
  • rispetto della quota di parcheggi liberi e parcheggi disabili;
  • esenzione per i residenti delle vie e delle aree interessate;
  • esenzione per i pendolari dotati di abbonamento ferroviario;
  • formule di abbonamento mensile, semestrale, annuale per chi lavora nelle zone interessate;
  • incoraggiamento all’uso delle aree di parcheggio quali l'ex-fungo, l'arena Lucciola e la stazione ferroviaria mantenendo su queste il parcheggio libero (altrimenti si svuoterebbero i parcheggi e si riempirebbero ancora di più le strade).

Infine, Il Paese che Vorrei aveva espresso la sua contrarietà all’istituzione delle strisce blu in un periodo come questo, con una crisi economica che sta colpendo violentemente ampie fasce di popolazione locale ma anche turisti e villeggianti. Di questi tempi, sia per far viaggiare meglio l’economia fondata sul turismo, sia per consentire a quante più persone possibile di godersi un periodo di rilassamento e vacanza, ci sembra sbagliato aggiungere un ulteriore ostacolo sotto forma di balzello. Si sarebbe potuto far partire le strisce blu dalla stagione successiva, approntando stalli e colonnine nel periodo invernale, a città vuota.

Invece, a sorpresa, nastriamo strade e cominciamo i lavori a stagione inoltrata, con queste modalità. È il sintomo di una grande disorganizzazione e del totale disinteresse nei confronti della città, dei suoi abitanti e dei suoi turisti. Il caos e lo scontento che ne risultano sono sotto gli occhi di tutti.