martedì 29 marzo 2022

Referendum: un’occasione storica, un passo avanti importante

Il voto ai Referendum di domenica 27 marzo è un ottimo risultato per la collettività di Santa Marinella e Santa Severa. Contro le aspettative di molti, circa il doppio dei cittadini che hanno firmato per chiedere l’indizione della votazione è andato ai seggi nonostante l’invito all’astensione e il boicottaggio messo in atto dall’Amministrazione.

Ora il sindaco e la maggioranza sbandierano trionfanti l’astensione, euforici per un risultato drogato in partenza dalla cronica scarsa partecipazione alle urne, in qualsiasi tipo di elezione e in particolare ai referendum.

Così come è quantomeno triste che un'Amministrazione non incoraggi i cittadini alla partecipazione, è altrettanto sconfortante che ci sia chi gioisce per chi è inciampato nelle difficoltà oggettive di raggiungere l’unica sede elettorale senza mezzi pubblici, di chi non è stato informato adeguatamente, di chi si è arreso al “tanto non serve a niente", al “fanno sempre come gli pare” o ha ceduto sotto i colpi di “il sindaco ha già detto che non ne terrà conto”.

Al contrario, noi siamo felici che questa occasione storica sia stata comunque, grazie all’impegno di molti, un passo fondamentale nel coinvolgimento dei cittadini nell’attività pubblica, nel confronto democratico, nello scambio di opinioni, nelle decisioni che coinvolgono il territorio perché gli strumenti di partecipazione popolare servono proprio a combattere da una parte l’arroganza del potere dall’altra l’individualismo, la rassegnazione, la disaffezione alla politica.

Quest’opportunità di confronto ha innescato un moto nei cittadini che non si fermerà qui. Santa Marinella e Santa Severa possono cambiare.

Il Paese che vorrei



venerdì 18 marzo 2022

UNA BUONA NOTIZIA

Il Paese che Vorrei saluta con rispetto ed interesse la costituzione di un'area all'interno del PD che si è denominata “Minoranza PD di S. Marinella/S. Severa – Mozione 1”, a rappresentare gli aderenti alla mozione uscita sconfitta dall'ultimo congresso della locale sezione del Partito Democratico.

Si tratta di un segnale importante che testimonia del dibattito interno al partito, che la minoranza non vorrebbe vedere appiattito “sull'operato dell'Amministrazione” e che esprime la non condivisione, da parte di componenti importanti e significative, di alcune delle scelte operate dalla stessa Amministrazione. Alla base di tale scelta il desiderio di “interloquire con tutte le forze politiche di naturale riferimento, il “famoso campo largo” tanto caldeggiato dal Segretario Enrico Letta, da qui la necessità di creare un ponte attraverso il confronto e il dialogo, dimostrando ai cittadini e alla politica della città di essere veramente il Partito Democratico.”

E a proposito di democrazia, apprezziamo molto il fatto che la Minoranza PD esprima in termini molto chiari una grande considerazione per la prossima scadenza referendaria, sostenendo con forza che il PD dovrebbe “sollecitare in modo convinto la cittadinanza a partecipare, ad approfondire i temi che sono stati proposti e a esprimersi.”

Un invito quindi anche a partecipare al dibattito e al voto, che pur senza schierarsi con nettezza a favore del “no”, si muove in una direzione diametralmente opposta a quella percorsa dall'Amministrazione che, come abbiamo tutti potuto osservare, vive questi referendum con fastidio e non ha certo operato per favorire partecipazione e dibattito.






venerdì 4 marzo 2022

Offese e denunce, effetto domino (una ragione in più per votare ai referendum del 27 marzo)

Il Sindaco annuncia dal suo profilo Facebook di aver dato mandato ai suoi legali di procedere in sede civile riguardo a un comunicato a firma del presidente del Comitato dei Cittadini per i referendum “Santa Marinella per il Bene Comune”. Ossia, ha manifestato la sua intenzione di portare in giudizio sia “gli autori del comunicato” che “le testate che l’hanno diffuso”.

Francamente il comunicato in questione, scritto con toni e modi che non condividiamo, non piace neanche a noi. D’altro canto, non apprezziamo neanche l’ormai frequente ricorso alle vie legali utilizzato dal sindaco per cercare di intimidire e mettere a tacere quanti lo criticano.

A volte tali critiche sono espresse in modi aspri o persino sbagliati, ma un politico di lungo corso dovrebbe sapere che anche questo fa parte del gioco. Peraltro, del clima che si è creato è in buona parte anch’esso responsabile, dopo tre anni di provocazioni sul piano personale ed insulti mirati a denigrare le opposizioni e qualunque cittadino esprima un dissenso nei confronti del suo operato.

E neanche ci piace il fatto che il Sindaco eviti accuratamente di rispondere ai pur sostanziali interrogativi che il comunicato stesso poneva, riguardanti in primo luogo alcune oggettive difficoltà che, grazie alle modifiche al Regolamento messe in atto da questa Amministrazione, i cittadini e le cittadine si troveranno ad affrontare per esercitare il proprio diritto di voto, tra insediamento dei seggi nello stesso giorno del voto, emergenza pandemica (che cesserà il 31 marzo) e compressione dei seggi in una sola sede.

Nonostante queste difficoltà, e anzi proprio per ribadire con più forza le ragioni della democrazia, del dialogo e della condivisione, andiamo in massa ad esprimere il nostro parere di cittadini e cittadine su progetti che rischiano di condizionare per decenni la vita della nostra città. Il 27 Marzo, dalle 8.30 alle 22, presso il Palazzetto dello Sport, votiamo ai referendum, facciamoci sentire.

Il Paese che Vorrei