Ora il sindaco e la maggioranza sbandierano trionfanti l’astensione, euforici per un risultato drogato in partenza dalla cronica scarsa partecipazione alle urne, in qualsiasi tipo di elezione e in particolare ai referendum.
Così come è quantomeno triste che un'Amministrazione non incoraggi i cittadini alla partecipazione, è altrettanto sconfortante che ci sia chi gioisce per chi è inciampato nelle difficoltà oggettive di raggiungere l’unica sede elettorale senza mezzi pubblici, di chi non è stato informato adeguatamente, di chi si è arreso al “tanto non serve a niente", al “fanno sempre come gli pare” o ha ceduto sotto i colpi di “il sindaco ha già detto che non ne terrà conto”.
Al contrario, noi siamo felici che questa occasione storica sia stata comunque, grazie all’impegno di molti, un passo fondamentale nel coinvolgimento dei cittadini nell’attività pubblica, nel confronto democratico, nello scambio di opinioni, nelle decisioni che coinvolgono il territorio perché gli strumenti di partecipazione popolare servono proprio a combattere da una parte l’arroganza del potere dall’altra l’individualismo, la rassegnazione, la disaffezione alla politica.
Quest’opportunità di confronto ha innescato un moto nei cittadini che non si fermerà qui. Santa Marinella e Santa Severa possono cambiare.
Il Paese che vorrei