domenica 19 novembre 2023

Condanna nei confronti della città per non essere ancora in regola con l’abbattimento delle barriere architettoniche

"Te l'avevamo detto Sindaco ... ma è stato come parlare al muro, anzi, ad una barriera architettonica".

L’ennesimo contenzioso che il Sindaco intende intraprendere riguarda la sentenza di condanna che la giudice Giulia Sorrentino ha emesso nei confronti della città per non essere ancora in regola con l’abbattimento delle barriere architettoniche.

E’ da 10 anni che a S. Marinella si parla di piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Nel 2013 è approvata all’unanimità una mozione che impegna Sindaco e Giunta alla redazione del piano. Nel 2014, sono stanziati duecentomila euro per procedere alla redazione del documento nel’ambito del Piano Triennale delle opere pubbliche. Successivamente questa cifra viene soppressa dall’allora consigliere delegato al bilancio, Minghella, che ritiene giusto sacrificare i diritti dei disabili agli obblighi del Fondo di solidarietà.

Nel 2018 sembra ci sia un accordo di collaborazione tra il Comune e le associazioni dei disabili, che presentano, nell’ottobre del 2022, puntuali osservazioni sui punti critici della città. Dopo un anno di silenzio, senza più contattare le associazioni che avrebbero invece dovute essere coinvolte, la giunta presenta in Consiglio Comunale nel settembre scorso, un piano tardivo che le associazioni di categoria giudicano inadeguato e carente e che non scongiura la condanna del Comune.

Il Comune ha ora 12 mesi per adeguare la città alle regole dell’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali.
Il Sindaco, invece di accogliere la sentenza e di procedere alla messa in regola della città, si dichiara vittima della situazione, definisce “ingiusta” la sentenza e dà mandato di presentare ricorso in Corte d’appello. Non si capisce per che cosa. Per incolpare giunte passate?

Visto che si tratta di soldi di noi cittadini, gli suggeriamo un po’ di umiltà e soprattutto di evitare di spendere denaro pubblico sui ricorsi, ma di investire quello stesso denaro che ci appartiene per rendere migliore la vita dei cittadini di S. Marinella, di tutti, nessuno escluso.