sabato 28 luglio 2018

Dieci anni di centro-destra hanno prodotto il dissesto finanziario




di Andrea Riga

Il 26 luglio 2018 sarà ricordata a Santa Marinella come una data storica e, allo stesso tempo, drammatica. Per la prima volta nella storia del nostro comune, un’amministrazione ha dichiarato il dissesto finanziario, ossia il fallimento. Naturalmente ciò che è stato ereditato dalla nuova amministrazione è frutto di scelte scellerate di un centro-destra che, negli ultimi 10 anni, ha portato nella nostra città una politica arrogante e, stando ai risultati, disastrosa.

Su quello che è successo intorno al default sappiamo ormai tutto, eppure a me che ho 20 anni e mi affaccio ora alla politica sorgono due domande: perché il Sindaco Tidei ha nominato Emanuele Minghella, ex-delegato al bilancio nel Bacheca 2.0, assessore alle attività produttive e ha fatto votare Roberto Marongiu, assessore al commercio sempre nel Bacheca 2.0, Presidente del Consiglio Comunale?

A me, in questa circostanza, è sembrato che, a coloro che hanno appoggiato un progetto di governo fallimentare, sia stata data una medaglia.

Le argomentazioni con le quali sono stati giustificati questi incarichi non mi convincono affatto: infatti, se il Sindaco Tidei avesse voluto realmente affidare la Presidenza del Consiglio Comunale alla minoranza come aveva detto, avrebbe lasciato che la stessa indicasse un suo consigliere e non avrebbe scelto la figura di Marongiu motivando questa decisione con la sua esperienza nel consiglio e per un precedente accordo come è stato detto nella prima assise consigliare; per quanto riguarda la nomina di Minghella, il Sindaco l’ha difesa dicendo che gli è necessaria una memoria storica, gli è indispensabile la testimonianza dell’ex-delegato per comprendere il passato. Mi chiedo: Minghella non poteva dare informazioni anche senza un incarico? Ma è cosi necessario? E soprattutto saranno quelle giuste?

Questi sono due interrogativi ai quali ancora una risposta chiara non l’ho trovata. Per meglio dire: alla prima domanda, la risposta l’ha data il Sindaco poiché ha dichiarato che c’era un accordo precedente (forse pre-elettorale?); la seconda è davvero incomprensibile.

Comunque, ritornando alla dichiarazione del dissesto, ora saranno anni difficili per tutti.

Il nostro consigliere Lorenzo Casella, nel corso del suo intervento, ha parlato senza mezzi termini ed ha fatto in questo senso chiarezza affermando che sia il pre-dissesto che il dissesto sono due azioni drammatiche che portano all’aumento delle tasse e ad altre conseguenze tragiche. Una notevole differenza sta sulla possibilità dell’Amministrazione di agire sulla collettività assumendosi direttamente la responsabilità politica delle azioni di risanamento, invece che delegare queste scelte a una figura esterna completamente estranea alla nostra realtà. Su questo non c’è ombra di dubbio. Inoltre, Lorenzo ha espresso la sua preoccupazione nei confronti della batosta che i cittadini dovranno subire, in particolar modo le fasce sociali più deboli. Sarà importante, anzi fondamentale, mettere in atto azioni di sostegno e star vicino a chi è socialmente più fragile.

Questa dichiarazione di default, approvata con 10 voti favorevoli, 4 astenuti e 2 contrari, rappresenta il nostro anno zero, una linea che chiude con il passato, con la politica di cui sopra abbiamo parlato che ha distrutto il nostro Comune.

A questo punto, non si può più tornare indietro. Si può solo guardare avanti e sperare che Santa Marinella riesca realmente a voltare pagina con il passato e a realizzare un futuro che possa valorizzare la nostra città e tutti noi all’insegna dell’equità sociale, del rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Dobbiamo farlo tutti insieme e si deve partire da noi cittadini.

L’hanno tenuta in prigione per troppi anni, è arrivato il momento di liberarla!

Andrea Riga