lunedì 26 novembre 2018

Un po' di chiarezza sulla questione alberi a Piazza Trieste

Cosa chiede Il Paese che vorrei.

Piazza Trieste è un bene comune, appartiene a tutti e sta a cuore a molti cittadini di Santa Marinella e non solo. La piazza rappresenta un elemento importante della città anche in virtù della presenza delle sue alberature che, immerse nello scenario architettonico, convivono con i frequentatori della piazza offrendo godibilità ambientale e benessere.
Oggi, sulla base di una relazione fondata su un’indagine visiva priva di ogni elemento di dettaglio sulle criticità e sui conseguenti indici di rischio, l’Amministrazione vorrebbe procedere al loro abbattimento.


Come riportato al Sindaco, ci preme sottolineare che non abbiamo posizioni preconcette nei confronti dell’abbattimento. Il Paese che vorrei chiede semplicemente che il Comune affronti questo problema applicando le stesse regole che impone per l’abbattimento di alberature private. 
Cosa deve fare un cittadino che ritiene pericoloso un suo albero per procedere all’abbattimento? Deve far eseguire una relazione basata su indagini strumentali per attestare la reale pericolosità dell’albero; deve dichiarare nella relazione tecnica quale albero intende mettere a dimora in sostituzione di quello che si accinge ad abbattere; deve sostituire l’albero abbattuto con quello che ha indicato. 
Chiedere che l’Amministrazione si comporti allo stesso modo con cui prevede che si comportino i cittadini non ci sembra pretendere troppo. 

La relazione elaborata dall’agronoma incaricata dal Comune non rileva alcuna malattia degli alberi e, nel suggerirne l’eliminazione, non si avvale di alcuna rilevazione strumentale. Diverse tecniche potrebbero essere utilizzate per consentire di “misurare”, e non solo ipotizzare, la reale stabilità dell’albero e quindi la sua eventuale pericolosità.

Se per salvaguardare la sicurezza dei cittadini sarà necessario abbattere alcuni pini chiediamo tre semplici cose: 1- che questa decisione venga presa a fronte di dati che attestino il reale pericolo; 2 - che la relazione individui la specie di alberi da mettere a dimora in sostituzione dei pini da abbattere; 3 - che contestualmente all’abbattimento vengano impiantati altri alberi per ripristinare le condizioni di godibilità della piazza.

L’eventuale abbattimento costituisce una perdita di valore per la collettività e il regolamento comunale impone che questo danno sia quantomeno mitigato dall’immediata nuova piantumazione. Ci preme peraltro segnalare che il costo per la rimozione dei ceppi (con l’adeguata strumentazione) e per la piantumazione di nuovi alberi è piuttosto modesto.


Queste considerazioni scaturiscono da una sensibilità ambientale e un amore nei confronti del nostro territorio che speriamo siano condivisi dall’Amministrazione; il loro accoglimento costituirebbe l’esempio del corretto comportamento che il Comune ha il dovere di dare ai suoi cittadini sul tema della tutela dell’ambiente, dei beni comuni e del patrimonio collettivo.