venerdì 8 marzo 2019

! NON BRUCIAMOCI IL FUTURO !

Una delegazione del Paese che Vorrei, su invito dell'amica consigliera regionale Marta Bonafoni, in assenza di  esponenti dell'amministrazione comunale, ha rappresentato Santa Marinella alla presentazione del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti avvenuta ieri, alla Pisana, a cura dell'assessore Valeriani. 
Tra i punti salienti del piano, che sostituira' il precedente e rimarra' valido dal 2019 al 2024, consideriamo punti di forza il superamento del concetto di "termovalorizzazione" o incenerimento dei rifiuti, e la progressiva sostituzione dei TMB e FOS a favore di nuova impiantistica, atta a produrre materiale riutilizzabile dagli imballi recuperati (plastiche, vetro, e similari). E' stata ribadita la forte disponibilita' della regione al finanziamento di nuovi impianti a gestione "pubblica" (vedi Colleferro, che sara' riconvertito) e l'imput a tutte le amministrazioni comunali a favorire l'autosufficienza del ciclo dei rifiuti all'interno dei propri ATO (ambiti territoriale) tramite la realizzazione di tanti "piccoli" impianti piuttosto che concentrare tutto in megaimpianti, spesso lontani dai punti di raccolta (e' stato calcolato che con la spesa annuale della sola citta' di Roma per il trasporto dei rifiuti lontano dalla capitale, si potrebbero costruire 50 piccoli impianti, poco invasivi, all'interno del territorio cittadino, abbattendo il continuo traffico di compattatori da e verso la capitale che aggiunge inquinamento a quello gia' esistente). 
Ma il concetto piu' fortemente ribadito e' stato (finalmente!) il superamento della raccolta differenziata "fine a se' stessa" ... e' in discussione infatti in questi giorni la contrattazione, fra ANCI e CONAI, della quota del contributo da destinare ai comuni a seguito del corretto recupero e conferimento dei materiali, dando per scontato che le deleghe che vengono assegnate ai comuni siano gestite direttamente e non trasferite al soggetto che si occupa della raccolta e del trasporto ne', tantomeno, girate ad altri soggetti privati. Una battaglia, questa delle deleghe erroneamente girate alla Gesam, che a sua volta le ha trasferite direttamente al consorzio Pellicano, fortemente condivisa dal Paese che Vorrei, in quanto tale pratica scorretta viene perpetrata da sempre nel nostro comune, ed e' il principale motivo per cui a fronte dei costi aggiuntivi per la gestione del sistema "porta a porta" non abbiamo mai avuto un ritorno economico valido a giustificarne l'adozione. Ci chiediamo anche, a fronte di un nuovo piano regionale dei rifiuti, che senso ha confermare alla Gesam un contratto settennale scritto e costruito secondo le vecchie linee guida, ormai obsolete, e riteniamo necessaria una attenta rivisitazione degli impegni presi in merito al servizio di raccolta e trasporto.
Report di Stefano Crispu

Sul ritiro delle deleghe attendiamo, diciamo, "fiduciosi". Questa pessima pratica, perpetrata da sempre nel nostro comune, è il principale motivo per cui a fronte dei costi aggiuntivi per la gestione del sistema "porta a porta" non abbiamo mai avuto un ritorno economico valido a giustificarne l'adozione.