mercoledì 3 novembre 2021

ANCORA SULLA 167 A SANTA SEVERA: L'ENNESIMA OPERAZIONE DI SPECULAZIONE EDILIZIA

Mercoledì 27 ottobre in Consiglio, è stato approvato il progetto di nuove costruzioni in 167 a S. Severa. Nelle sedute di Commissione Urbanistica che lo hanno preceduto, si è cercato, in vano, di esporre le profonde criticità di questo intervento e spiegare che è ora di smettere di approfittare delle opportunità fornite da un Piano Regolatore - concepito ormai mezzo secolo fa - in puro spirito speculativo.

Possibile che in cinquant’anni non siamo stati capaci di crescere sui tanti errori commessi? Che ancora oggi si possa pensare di utilizzare beni pubblici (come i nostri terreni agricoli) e soldi pubblici (le sovvenzioni che prenderanno le cosiddette cooperative di costruzione) per vomitare migliaia di metri cubi di cemento per soddisfare le mire di pochi ai danni di tutti gli altri?

Il progetto presentato, poi, rappresenta l’antitesi della qualità abitativa. Si tratta di cubetti e parallelepipedi posti lungo percorsi di strada carrabile. Non c’è alcuna visione di quartiere, nessuno spazio per la vita sociale, né un’idea di uno sviluppo organico mirato a favorire la qualità della vita.

È un progetto utile solo alla parcellizzazione dei lotti. A un costruttore basteranno 45mila euro circa per ottenere il diritto di proprietà sul lotto da edificare e, ottenute le sovvenzioni dalla Regione, potrà procedere all’edificazione della sua porzione, del suo cubetto.

È però prevista la costituzione di un fantomatico consorzio dei costruttori che dovrebbe garantire il Comune sulla correttezza delle procedure. Ossia, i soggetti consorziati dovrebbero fare i controllori di se stessi. Imbarazzante! Tanto più che è prevista la possibilità che i diversi costruttori partano in tempi diversi rendendo così l’esistenza del consorzio un vincolo formale privo di efficacia.

In più, il progetto non prevede una connessione carrabile, pedonale o ciclabile con l’abitato di Santa Severa e nemmeno con la vecchia zona 167. Due episodi speculativi, due isole di alloggi buoni forse per dormire o villeggiare ma inadatti a una concezione sana dell’abitare.

Per fare la spesa, comprare il giornale o per qualunque attività, sarà sempre necessario prendere la macchina, con l’aggravante che uscendo dalla lottizzazione l’unica possibilità prevista sul progetto è quella di immettersi sull’Aurelia in direzione nord e naturalmente si potrà entrare solo venendo da sud.
Tanto ci sarebbe ancora da dire e tanto altro è stato detto in Commissione nel tentativo di spiegare perché questa operazione è sbagliata. Il risultato è stato quello di mettere qualche toppa qua e là sugli incartamenti sotto forma di emendamento o di promessa per future migliorie, senza cambiare, purtroppo, il risultato.