giovedì 11 luglio 2019

IL CASTELLO DI SANTA SEVERA


Il Castello di Santa Severa è uno dei beni comuni più preziosi del nostro territorio, non solo per il suo valore storico architettonico ma per ciò che potrebbe rappresentare in termini di opportunità culturali  ed economiche.

Con questo obiettivo componenti de “Il Paese che vorrei” e “un’Altra Città è Possibile” già nel 2014 avevano elaborato insieme un progetto per lo sviluppo del Castello incentrato su 3 punti fondamentali:
1 – La creazione di un Organismo istituzionale per il governo delle scelte inerenti le attività del Castello composto da Regione Lazio, Comune di Santa Marinella e da una rappresentanza dei comuni aderenti (ricordiamo che il progetto è stato presentato e approvato dal nostro Consiglio comunale e dai comuni di Cerveteri, Ladispoli e Tolfa).
2- La costituzione di una Società per la gestione di tutte le attività culturali, economiche, commerciali, promozionali e logistiche da realizzare all’interno del Castello. Questo avrebbe rappresentato l’istituzione di un sistema economico sostenibile ed efficiente ma anche e soprattutto l’opportunità di creare posti di lavoro qualificati per i giovani del territorio.
3- Il coinvolgimento di partner di eccellenza e delle associazioni del territorio (molte delle quali hanno sottoscritto il progetto) per la formulazione di un calendario condiviso di attività e di eventi durante l’intero arco dell’anno.

Tutto questo è stato sviluppato partendo dal concetto di condivisione degli spazi in contrapposizione alla logica proprietaria che mira a escludere componenti importanti dal processo decisionale. Si basa sulla condivisione e sul coinvolgimento delle realtà locali, si basa infine sui concetti di qualità e di crescita da perseguire con progettualità e programmazione.





Siamo ancora convinti che questo progetto costituisca un modello vincente come siamo convinti che il nostro Comune sia ancora in tempo per concorrere alla sua attuazione.
È necessaria, però, un’inversione di rotta per smettere di vedere nel Castello solo un’opportunità di visibilità personale, effimera quanto inutile dal punto di vista sociale, e sposare invece una prospettiva che veda il Castello di Santa Severa nell’ottica di un bene comune primario per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Comune.

Serve intelligenza e cultura politica per intervenire in questa direzione. Serve impegno e lungimiranza. È necessario rinunciare ai piccoli, miseri protagonismi personali e decidere che la crescita collettiva culturale e occupazionale è, e deve essere, l’unico vero obiettivo di un’amministrazione degna del suo compito. Questo ovviamente vale sia per la Regione Lazio, sia per il nostro Comune.