lunedì 11 novembre 2019

ALTRO CEMENTO SU SANTA MARINELLA E SANTA SEVERA





Inizia a emergere il vero motivo che ha portato Tidei e i suoi valorosi sostenitori a industriarsi con improbabili accozzaglie elettorali, per riprendere il potere sul nostro territorio: cemento, metri cubi, affari. 
A seguire, riportiamo in virgolettato/corsivo le parole copiate dai documenti approvati con delibera di Giunta n° 197. In testo normale, aggiungiamo le nostre integrazioni e considerazioni. Cominciamo! 

Nei documenti allegati alla delibera leggiamo che:

 1) a Santa Severa, in una zona agricola in cui attualmente è
vietata: a) ogni attività comportante trasformazioni del suolo per finalità diverse da quelle legate alla produzione vegetale, all'allevamento animale o alla valorizzazione dei relativi prodotti, nonché ad attività connesse e compatibili; b) ogni lottizzazione a scopo edilizio;” 
il Sindaco e la sua maggioranza 
“Sarebbero interessati ad una parte dell’area in quanto nel sottosuolo è presente una falda acquifera termale che potrebbe essere valorizzata a scopo turistico/termale/sanitario.” Ovviamente: “Da realizzarsi attraverso un “partenariato da instaurarsi con l’operatore economico incaricato dell’esecuzione e della gestione del centro termale.” 
Esecuzione, naturalmente, sta per costruzione, edificazione. Alla faccia del consumo di suolo zero. 

Ma è solo l’inizio, perché:

 2) In prossimità del Castello di Santa Severa, in piena zona destinata a verde pubblico,
“si provvederà a sviluppare un progetto di riqualificazione e di sviluppo della struttura denominata “ex Colonia Marina”. Sul documento si legge però che si intende procedere con: “l’elaborazione ed approvazione da parte del Comune di un progetto planivolumetrico, riguardante la realizzazione di strutture ricettive-alberghiere …” 
Ecco quindi che una semplice “riqualificazione”, attraverso la parolina “sviluppo” si trasforma in un “progetto planivolumetrico”. Cioè quanti nuovi metri cubi? 


 3) Sempre a Santa Severa, all’altezza del Castello e delle “Sabbie Nere”, a monte della via Aurelia troviamo due grandi aree attualmente a uso agricolo e verde pubblico. E ancora, due grandi aree all’altezza della zona “Grottini” che si estendono fino alla sede della Croce Rossa. A proposito questi 4 grandi terreni che si estendono per chilometri lungo la consiliare, leggiamo dal documento: 
“Queste grandi aree sono estremamente interessanti per la possibilità di realizzare nuovi progetti, a completamento dell’intervento di realizzazione di edifici di edilizia economico e popolare (già ultimati). Le ulteriori aree disponibili saranno oggetto di pianificazione attuativa da parte del Comune, al fine di realizzare progetti di edilizia economica/popolare, oltre parcheggi a beneficio dei cittadini di Santa Severa.” 
Insomma, l’idea sembra essere quella, come già avvenuto in passato, di far passare sotto la copertura ipocrita delle case popolari, un nuovo piano di edificazioni sulle aree a monte della via Aurelia. Una simpatica fascia di circa 2 chilometri destinata a nuovi insediamenti residenziali che, dal Castello ai Grottini, si andrebbero a sommare alle centinaia di case costruite e mai vendute già presenti sul nostro territorio. 

 4) Alla fine di questa nuova fascia, in località Grottini sui terreni ad oggi destinati all’Orto botanico comunale, potremo invece veder nascere il nuovo centro di talassoterapia. Ma in questo caso, si rassicura: 
Tale centro da realizzare interrato lascerebbe immutata la possibilità di realizzare anche il parco botanico previsto”
Interrato? Cioè sotto terra? Quanti metri cubi si intende costruire sotto terra? Con quali ripercussioni sulla fascia costiera e sull’assetto del paesaggio che si andrebbe a scavare? 

5) Alle spalle del centro di talassoterapia “interrato” troviamo invece, rispolverato per l’occasione, il Piano per gli Insediamenti Produttivi. Qui si tratta di costruire nuovi edifici per la realizzazione di una zona artigianale. Ma siccome non basta mai, si prevede anche che: 
“Uno o più lotti previsti dall’insediamento, potranno essere destinati alla Regione per l’eventuale realizzazione dell’archivio centrale ed il centro di dematerializzazione dei dati.” 
Infatti, visto che a Roma e provincia non ci sono abbastanza edifici vuoti e inutilizzati da riqualificare, decidiamo di procedere alla dematerializzazione dei dati, materializzando nuovi metri cubi di cemento su un terreno agricolo di Santa Marinella. 

Questa è una sintesi del contenuto della delibera di Giunta del 16 ottobre 2019. Ma il Sindaco non vuole farci mancare nulla, quindi: 

6) sta lavorando per rinnovare una concessione per la realizzazione di 90.000 metri cubi di costruzioni sulla collina sopra via delle Colonie, lato Liceo. 

7) Si adopera instancabile per riuscire a destinare un terreno agricolo sopra Perazzeta ad uso di edilizia residenziale per l’edificazione di nuove abitazioni. 

8) e nell’area ex fungo, in linea con Bacheca, i soliti 2 piani interrati di parcheggio, sormontati dall’immancabile presa per i fondelli della piazza, arricchita dalla presenza di un centro commerciale di cui tutti i cittadini di Santa Marinella sentono l’irrefrenabile bisogno. 

Se Tidei riuscirà a completare i suoi piani, il nostro territorio sarà più brutto, più povero, meno verde, più inquinato dal cemento e da affarismi che nulla hanno a che vedere con l’interesse generale. È necessario fermarlo per porre fine alle speculazioni e intraprendere la strada della riqualificazione ambientale, sociale e produttiva di cui il nostro territorio ha invece grande necessità e urgenza.