In
questo polverone non si vede la differenza tra chi è nella difficoltà di pagare
una tassa e chi per avidità o furbizia non la corrisponde. Quando chiedevamo
all’Amministrazione di intervenire con le dovute verifiche per una più equa
ripartizione della TARI e di agire per una nuova definizione del servizio per
la raccolta differenziata, nulla è stato fatto ed oggi, niente di meglio che
trovare nel cittadino inadempiente, qualunque sia la sua condizione, il nemico
contro cui scatenare la rabbia.
Poi,
per nascondere l’incapacità di rendere accessibili i varchi a mare lungo le
nostre coste, si preferisce creare un nuovo nemico che impedirebbe di aprirne
uno, il più costoso, il più complesso e forse anche il più inutile dal momento
che a quella spiaggia già oggi si accede facilmente dal porto, con tanto di
parcheggio a disposizione.
Sulla
gestione del Porto la battaglia è vecchia. Dopo aver fortemente voluto una
gestione privata in cambio della promessa di faraonici quanto improbabili progetti
di espansione, sono anni che le amministrazioni ingaggiano (o fingono di
ingaggiare) battaglie legali con l’unico risultato di aver buttato tempo e
denaro pubblico.
Sono
invece sempre mancati i controlli e le azioni puntuali sulle irregolarità dei
lavori e sulle modalità gestionali che avrebbero potuto imporre al
concessionario il rispetto degli impegni e la realizzazione dei servizi. Ma basta
rinnovare il rancore nei confronti di un nemico e sperare che ciò possa
nascondere l’inerzia di una macchina amministrativa incapace di perseguire il
bene comune.
Così,
cari concittadini oppressi da tasse e dalle cattive gestioni che si sono
succedute nel tempo, se non siete soddisfatti dei servizi, se non avete una
casa, se la vostra città vi sembra trascurata, se siete giustamente preoccupati
dalla privatizzazione del cimitero, dei parcheggi e delle spiagge, se vi sembra
che non ci siano opportunità di sviluppo, benessere e bellezza nel nostro
territorio, sappiate che la colpa del vostro disagio è dei “poteri forti” che
impediscono al Sindaco di lavorare per il bene dei cittadini. Totò avrebbe
detto: “ma mi faccia il piacere”