venerdì 29 ottobre 2021

CHIEDIAMO TUTELA DEI DIRITTI E QUALITÀ PER IL RILANCIO SOCIALE ED ECONOMICO DEL TERRITORIO

In un gioco di propaganda becera, il Sindaco si lancia in valutazioni fantasiose e accusa la Lista e il Gruppo consiliare del Paese che vorrei di essere contrari alla possibilità di offrire una casa a chi appartiene alle fasce più fragili della popolazione. Niente di più falso. Da anni ci battiamo per questo ma il nostro obiettivo è di riuscire a farlo in tempi rapidi, evitando il consumo di suolo e riqualificando il nostro tessuto urbano.

L’operazione in 167 a Santa Severa che la Maggioranza ha appena approvato in Consiglio comunale, con il voto favorevole dei consiglieri della Lega e di Forza Italia, non va affatto in questa direzione.
Cosa allora, sarebbe stato giusto fare?

  1. Smetterla di approfittare delle “opportunità” offerte dagli errori di un vecchio Piano Regolatore superato e privo di quella cultura della tutela del territorio e della qualità degli insediamenti abitativi che ancora fatica a entrare nella testa di chi è abituato a concepire l’edilizia come un’opportunità speculativa. È necessario ridefinire i rapporti tra insediamento abitativo, patrimonio naturale e accesso al mare da proiettare in una visione sociale ed economica nuova, nel rispetto dell’ambiente come fondamento della qualità della vita dei residenti e oggetto di promozione economica e turistica.
  2. Procedere a una ricognizione di tutti gli edifici abbandonati, invenduti, non ultimati, ecc. e sviluppare un progetto organico di riqualificazione del tessuto urbano che prenda in considerazione accessibilità, servizi, verde pubblico, trasporto sostenibile. Questo intendiamo quando parliamo di evitare nuovo consumo di suolo e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente.
  3. Stabilire un piano di intervento con Ater invece che con fantomatici consorzi di costruzione. Così facendo limiteremmo il rischio di fenomeni di corruzione e pagamenti al nero sull’acquisto della prima casa da parte di chi non ne ha titolo e i cittadini otterrebbero maggiori garanzie sul rispetto del proprio diritto ad accedere agli immobili di edilizia convenzionata, agevolata o sovvenzionata. Da anni chiediamo al Comune e ad Ater interventi di recupero e riqualificazione volti ad aumentare l’offerta di abitazioni efficienti, correttamente inserite nel contesto urbano e naturalmente a costi accessibili alle fasce più in difficoltà.

Non è difficile da capire se si hanno a cuore gli interessi della collettività e una visione di lungo periodo in grado di recuperare il valore del territorio che abitiamo e vorremmo lasciare in eredità ai nostri figli.

Certo, continuare a saccheggiare le nostre risorse è più facile ma è ora di abbandonare le vecchie logiche e impegnarsi per realizzare un Paese migliore promuovendo azioni volte al miglioramento della qualità della vita che, la storia lo ha dimostrato, non può prescindere dalla tutela del nostro patrimonio ambientale.