Cliccando qui potete leggere o scaricare il programma elettorale della nostra coalizione.
“Il Paese Che Vorrei” è la voce e il simbolo unitario delle persone che condividono valori ed obiettivi indicati nel manifesto “Santa Marinella bene comune”. Invitiamo coloro che si riconoscono in questi principi a contribuire alla nascita di un movimento politico che superi finalmente controproducenti divisioni e diventi credibile alternativa al blocco di potere che governa la città.
Finalmente un'alternativa è possibile!
Un'alternativa ai soliti nomi che gestiscono il nostro Comune e la nostra vita da vent'anni, un'alternativa alla difesa degli interessi di pochi a scapito di tutti, un'alternativa all'incapacità amministrativa, alle soluzioni mirate a svendere e indebitare il futuro dei nostri giovani. Un'alternativa all'abbandono degli operatori commerciali e al mancato sviluppo economico, un'alternativa al disinteresse per il bene comune e alla speculazione.
Movimento 5 Stelle, Paese che Vorrei, Generazione Green, Santa Marinella Solidale, queste le liste che compongono la Coalizione a sostegno della candidata Sindaca Clelia Di Liello alle elezioni del 14/15 Maggio 2023
Giovedì 23 marzo in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini è stata presentata la candidatura a Sindaca di Clelia Di Liello, stimata professoressa del Liceo del nostro Comune, da sempre schierata nelle numerose battaglie per l'ambiente, la giustizia sociale e il rilancio economico del nostro territorio.
In particolare, Clelia Di Liello si è distinta per la sua capacità di costituire il punto di riferimento delle diverse realtà che chiedono un cambiamento radicale nelle politiche sociali, economiche e ambientali ed è recentemente stata eletta Presidente della prima Comunità per le Energie Rinnovabili di Santa Marinella e Santa Severa.
Ciò che unisce le liste della Coalizione è un programma fatto di progetti reali che mirano al miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso interventi di riqualificazione del tessuto urbano e degli spazi pubblici, la tutela e la valorizzazione della costa, del mare e degli ambienti naturali che circondano e caratterizzano i centri abitati di Santa Marinella e Santa Severa.
Questi interventi, finalizzati al rilancio economico basato sull'offerta di servizi di qualità per i cittadini e i turisti, richiedono a monte un'attività amministrativa sana, volta a garantire partecipazione, uguaglianza sociale e supporto alle attività degli operatori economici del territorio.
Un progetto ambizioso che nasce con l'obiettivo di liberare Santa Marinella e Santa Severa da un sistema di potere miope che da troppo tempo mortifica il territorio, condannandolo a vecchi metodi di spartizione e privilegi, tradimento dell'interesse pubblico, umiliazione dei beni comuni e progressivo degrado ambientale.
Il programma della Coalizione mira invece a creare opportunità lavorative di qualità per i nostri giovani, offrire nuove occasioni di crescita economica e culturale per i nostri concittadini e ad attrarre presenze sul nostro territorio ben aldilà della stagione estiva, promuovendo Santa Marinella e Santa Severa come punto di riferimento per un turismo legato allo sport, alla cultura e alla godibilità ambientale.
Le liste che compongono la Coalizione rappresentano un ampio spaccato della società civile di Santa Marinella, con una forte componente giovanile, e il progetto di governo vuole essere occasione di condivisione e rinnovamento per tutti i cittadini animati dal desiderio di prendersi cura di questa comunità con l'amore che il nostro territorio merita.
La coalizione offre l'obiettivo di un futuro fatto di partecipazione e rispetto, consapevolezza, competenza e passione per lo sviluppo di progetti sostenibili finalizzati al miglioramento della qualità della vita.
Una gestione del nostro territorio e dei nostri beni pubblici svolta finalmente nell'interesse di tutti i cittadini, con una squadra competente, esperta ed in grado di restituire a Santa Marinella il presente e il futuro che merita.
Molto partecipato l’incontro di presentazione pubblica della prima Comunità Energetica di Santa Marinella organizzato da “il Paese che Vorrei”.
Il quadro emerso dall’accertamento della Corte dei Conti evidenzia gravi irregolarità contabili nella gestione economica e patrimoniale del nostro Comune e della società Multiservizi.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo le considerazioni di Simonetta Gazzella presente il 13 luglio all'inconto, molto teso e a dir poco sconfortante, svoltosi tra l'Amministrazione e i cittadini dei quartieri a rischio, sul progetto di messa in sicurezza del fosso Ponton del Castrato.
Per un report più dettagliato rimandiamo al comunicato del Comitato 2 ottobre che da anni si impegna - con sollecitazioni, studi e proposte - sul tema critico della sicurezza idrogeologica del nostro territorio:https://www.terzobinario.it/comitato-2-ottobre-su-ponton-del-castrato-tornati-al-punto-di-partenza/
Quando si dice Ponton del Castrato tutti a
Santa Marinella sanno di cosa si parla. Un fosso che, da solo, fece ingenti
danni e vittime nel lontano 1981.
Da allora i quartieri di Alibrandi e
Combattenti hanno chiesto alle amministrazioni, succedutesi nel tempo, di
risolvere il problema del fosso che segna il confine tra i due rioni. Ogni
volta che piove a vento o per più giorni la gente torna con la mente a quell’esperienza
terribile. Nel frattempo i cittadini si sono riuniti, si sono informati, hanno
scritto e sono pronti a dare battaglia se non ci sarà una soluzione alla loro
incolumità. Tanti errori sono stati fatti nel tempo: abusi, tombamenti, piscina
sopra la tombatura e palazzi, adesso basta! Si era aperto uno spiraglio di
speranza con il progetto presentato due anni fa agli uffici competenti della
Regione Lazio e invece fu bocciato perché sbagliato! Sbagliato! Bisognava
presentarne un altro.
Due anni di tiritere tra il quartiere, il
tecnico dell’ufficio preposto, il sindaco e il comitato 2 ottobre concluse oggi
con la beffa finale. In una riunione pubblica, molto tesa e concitata, è stato
affermato (senza vergogna) che il comune ha ri-presentato in Regione lo stesso
progetto che ovviamente è stato ri-bocciato. Due anni di niente, due anni persi
in chiacchiere e il sindaco non ci capisce niente perché non è un tecnico, e il
tecnico fa lo gnorri con la faccia di chi non ha capito che ci sono in ballo
delle vite umane. La Regione ha semplicemente ri-chiesto quello che aveva già chiesto
due anni fa, cioè un progetto generale di base che abbatta il rischio di piena
200nnale, perché si è perso tempo? Perché si sono protratte bugie alla
popolazione? Come sempre non c’è mai chi paga per gli sbagli fatti ma forse
questa volta i cittadini alzeranno ancora di più la voce!
Simonetta Gazzella
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Carta tratta dal piano di Protezione Civile del Comune di Santa Marinella |
Nel Consiglio comunale di ieri, ci siamo trovati a votare un bilancio consuntivo che mostra un avanzo di circa un milione e duecentomila euro. È importante essere consapevoli del fatto che questo risultato è il frutto del senso di responsabilità e dei sacrifici dei nostri concittadini.
Dalla dichiarazione di dissesto, ci
troviamo ad affrontare un regime fiscale che vede tasse alla massima aliquota, taglio
dei contributi da parte del Comune ai servizi a domanda individuale e un
aggravio generalizzato dei costi.
Tutto questo è avvenuto in
coincidenza con una pandemia responsabile di una crisi economica che ha ridotto
il potere di acquisto e le possibilità contributive, soprattutto per le fasce
più fragili della popolazione. Ad aggravare la situazione, negli ultimi mesi
siamo stati colpiti dalle conseguenze della guerra che, tra effetti diretti ed
effetti delle speculazioni, ha comportato un immediato rincaro delle spese
relative all’energia domestica, per le attività lavorative e per la mobilità.
In questo contesto generale, ritornando
nei confini del nostro Comune, i numeri del bilancio devono essere letti alla
luce della situazione concreta prodotta sul nostro territorio. Basta fare un
giro per Santa Marinella e Santa Severa per misurare il livello di degrado, di
incuria e di mancanza di attenzione per tutto ciò che riguarda il decoro
urbano, la pulizia e la manutenzione del nostro patrimonio ambientale.
L’avanzo di bilancio è il risultato
di una gestione della spesa che ha ignorato le più elementari esigenze della
popolazione che, oltre al disagio economico, si trova ad affrontare un disagio
sociale e ambientale senza precedenti.
Questo bilancio non deve essere
letto come un risultato fine a se stesso ma come un punto di partenza per iniziare
a restituire ai nostri concittadini il frutto del loro sacrificio e a
restituirlo in termini di investimenti volti a migliorare la loro qualità di
vita.
È una scelta che comporta un cambio
di rotta da parte della Maggioranza, a partire dalla programmazione dei
parcheggi a pagamento che si è concretizzata in una vera e propria tassa
aggiuntiva sulle tasche dei cittadini, ancora più odiosa se si considera la totale
mancanza di alternative per la mobilità.
Siamo disponibili, come sempre, a
portare il nostro contributo come opposizione, purché il confronto sia leale,
trasparente e nel reale ed esclusivo interesse degli abitanti di S. Marinella e
S. Severa.
Aspettiamo un segno di apertura da
parte della Maggioranza, finora mai visto, per discutere nelle sedi opportune
con l’obiettivo comune di smettere di pensare esclusivamente a fare cassa e
iniziare una pianificazione in grado di restituire ai nostri concittadini il
frutto del loro impegno e del loro sacrificio.
Per questi motivi e per il
rispetto che vogliamo manifestare ai nostri concittadini per gli sforzi
affrontati, non abbiamo votato contro il bilancio presentato ma abbiamo
espresso un voto di astensione in attesa di poter misurare l’accoglimento della
nostra richiesta di guardare alle necessità concrete e pressanti di questa
comunità.
È necessario restituire qualcosa
ai cittadini, cominciamo da un ripensamento sui parcheggi a pagamento.
GRUPPO CONSILIARE IL PAESE CHE VORREI
Consiglieri Claudia Calistri, Lorenzo Casella, Francesco Fiorucci
Finita la fase “sperimentale”, sembra ormai del tutto chiaro che le strisce blu siano state solo un’escamotage dell’Amministrazione per reperire una cifra pari a 350.000 euro e rientrare dalle spese.
Tale cifra, messa puntualmente a bilancio preventivo, viene consegnata al Comune dalla Santa Marinella Servizi, società in house del Comune, che aveva appaltato gli stalli blu, ma che - per questo motivo - chiude in rosso con una cifra di meno 149.000 euro in bilancio. In poche parole, i parcheggi a pagamento non hanno funzionato e lasciano in passivo la SMS.
Invece di riconoscere il fallimento dell’iniziativa e
nei fatti l’azione di boicottaggio dei cittadini, l’amministrazione non trova
niente di meglio che rincarare le tariffe dei parcheggi ed eliminare tutte le
accortezze precedentemente assunte a favore di alcune fasce sociali.
Per fare cassa e rientrare quantomeno della cifra annuale di 350.000 euro che la SMS deve versare al Comune, la città sarà sottoposta a un aumento della tariffa oraria, all’abolizione della gratuità per i primi 20 minuti di sosta (che oggi si dimostra essere stata un ipocrita specchietto per le allodole) e a una rivisitazione delle fasce di popolazione esentate dal pagamento (scompariranno le esenzioni per gli over 75).
Inoltre, l’area dell’Ex Fungo verrà anch’essa destinata alla sosta a pagamento, come si era già paventato l’estate scorsa prima di un dietro-front che aveva sfiorato il ridicolo e la cosiddetta zona bianca verrà concentrata nella già martoriata Piazza Gentilucci, potenzialmente uno degli angoli più belli della nostra città.
L’operazione parcheggi a pagamento si rivela per quello che è: una semplice tassa sui cittadini per di più nel momento storico meno appropriato in cui il disagio economico si fa sempre più sentire.
Il Paese che Vorrei ha ripetuto più volte che la
richiesta del ticket per il parcheggio deve portare una contropartita alla
città che sia comprensibile a tutti i cittadini. Per esempio, disincentivare
l’uso privato dell’auto a favore di un efficientamento del servizio pubblico,
creare aree pedonali dove potersi incontrare e fare comunità, distribuire
equamente i posteggi a pagamento e le aree di sosta libera, esentare dal
pagamento i residenti o quantomeno alcune categorie di cittadini come pendolari
e fasce bisognose.
Di contro, allo sbandierato successo delle strisce blu
da parte dell’Amministrazione, ancora una volta non possiamo che riscontrare la
sua totale mancanza di visione insieme
alla sua voracità di denaro alle spalle dei cittadini di Santa Marinella.
Nel
settembre 2021, l'Amministrazione comunale annunciò che ai primi di gennaio 2022
sarebbero stati consegnati i primi 8 appartamenti agli aventi diritto ed altri
12 sarebbero arrivati nel luglio successivo. Ad oggi, invece, ancora
nulla. Sono terminati i lavori di completamento e adeguamento dei primi 8
appartamenti che ancora non solo non sono stati assegnati ma, a quanto risulta,
neanche rientrano nella disponibilità di Ater – Ente regionale preposto alla
gestione delle case popolari.
In
questi giorni, sia il Comitato per l’Emergenza Abitativa di Santa
Marinella sia l’Unione Inquilini di Civitavecchia hanno manifestato la loro
preoccupazione per le “promesse disattese” sollecitando un intervento almeno
di una pre-assegnazione delle case popolari che possa vincolare ufficialmente
gli enti nei confronti degli aventi diritto.
Sappiamo
che l’Ater è impegnato alla risoluzione del problema che auspichiamo avvenga
nei tempi più brevi possibili. Tuttavia non possiamo che constatare
l’incompatibilità delle lungaggini procedurali con le necessità impellenti dei
cittadini che, lo ricordiamo, hanno il diritto di accedere a una casa popolare.
Per chi vive in condizioni di precarietà, le promesse con tanto di
data di consegna sono state in questi mesi la speranza a cui aggrapparsi, la
motivazione quotidiana per tenere ancora duro fino alla risoluzione del problema. Ogni mese in più è una fatica in più
e il continuo e ripetuto procrastinare di date, la mancanza di trasparenza su
iter e procedure, il rimpallo continuo di responsabilità, alimentano la
paura che la consegna della casa possa svanire da un momento all’altro. Le
storie delle nostre città purtroppo sono piene di illusioni e promesse disattese.
Da
quanto ci risulta l’iter si è bloccato in Regione Lazio a causa di lungaggini
burocratiche e riteniamo sia paradossale che i lavoratori edili, che hanno
ristrutturato questi alloggi, siano arrivati alla conclusione dei lavori in
meno tempo di quanto ci stia impiegando la Regione Lazio per elaborare una delibera e procedere all’acquisizione
dell’immobile da parte di Ater.
Esprimiamo
solidarietà nei confronti degli aventi diritto alla casa e prendiamo le
distanze da chi, invece di impegnarsi a sollecitare gli attori di questo
importante intervento sul nostro territorio, dedica il suo tempo ai facili
proclami, alla rivendicazione dei meriti che non gli competono, alla superficialità
delle affermazioni con cui è stata costellata la storia di questa vicenda.
Alle
persone fragili, a chi vive le difficoltà che a volte la vita riserva, dobbiamo
massima serietà, trasparenza e impegno.