sabato 24 febbraio 2024

Dopo le ultime esternazioni del Sindaco, invitiamo a partecipare all’assemblea “Non sarà (più) una passeggiata!” con maggiore convinzione!

Il Paese che Vorrei e il Comitato per la difesa della Passeggiata esprimono la propria soddisfazione sul ritiro (sarà vero?) del progetto della passeggiata annunciato dal Sindaco ad un giorno dall’assemblea. Siamo sicuri che anche per il pressing promosso da mesi dal PcV, l’amministrazione sia stata spinta ad arretrare vista l’improbabilità del progetto stesso.

Tutto conferma ancora una volta la mancanza di lungimiranza e di serietà di questo Sindaco che prima dispone, poi disfa e infine rilancia senza una chiara visione del luogo più amato dai santamarinellesi. Se i cittadini vedessero il progetto preso in considerazione anche solo per affidare la Perla del Tirreno per i tre anni consecutivi 2023/25, l’amministrazione cadrebbe nel ridicolo. Senza contare che l’impresa di cui si parla è quella delle chiacchiere dubbie in Comune, degli aperitivi al porticciolo, degli inquietanti affidamenti balneari spesso alla ribalta dei giornali non per meriti di gestione.

Invitiamo tutti i cittadini all’assemblea di domenica 25 febbraio ore 16,30 presso la Sala del Carmelo per conoscere il percorso tortuoso e poco trasparente che l’amministrazione continua a portare avanti tra annunci autocelebrativi e smentite clamorose.

Il Paese che Vorrei e il Comitato per la difesa della Passeggiata, organizzatori dell’evento, sono sicuri di interpretare la volontà dei cittadini di partecipare alle scelte della città, soprattutto quando queste scelte riguardano spazi pubblici e luoghi del cuore in contrapposizione alla più totale indifferenza con cui questa amministrazione fa calare dall’alto le sue decisioni.




giovedì 8 febbraio 2024

Sopra la rampa una scusa accampa!

Terrazza via Giuliani, Coalizione Futuro:

”Una vicenda vergognosa, costellata di bugie e dichiarazioni senza fondamento, che rivelano un modo di procedere da parte dell’amministrazione davvero sconcertante ed offensivo. Ripercorriamone brevemente la storia: l’affaccio a mare di via Giuliani fu distrutto prima dell’estate scorsa con una procedura d’urgenza motivata dal pericolo di crollo della stessa, mai avvalorato da nessuna perizia tecnica.

Il tutto fu fatto senza avvisare soprintendenza né acquisire i permessi ed i pareri necessari.

Un Sindaco incompetente dichiarò fin da subito che sarebbe stata ricostruita secondo un nuovo progetto, ignorando che le procedure di urgenza per crollo (ed il relativo affido diretto ad una ditta edile) consentivano il solo ripristino della struttura “come era”.

Poi cominciò il balletto delle dichiarazioni: “serve per un accesso ai disabili”, “serve per un nuovo punto di alaggio e messa a mare dei natanti, utile per il turismo”, “l’affaccio verrò ripristinato e la panchina intitolata a Giulio Regeni reinstallata”, “serve per i mezzi di soccorso che possono così arrivare fino in spiaggia”, fino a dire che “l’immobile sottostante era abusivo”..

Un elenco infinito di invenzioni senza senso, che peggiorarono la rabbia dei cittadini già offesi dalla distruzione di un luogo e di uno scorcio considerato patrimonio di tutti.

Il capolavoro ci ha consegnato macerie per mesi e mesi, una intera stagione estiva è trascorsa così, senza neanche una parola di scuse per il pasticcio creato dal Sindaco e dai suoi uffici per manifesta ignoranza delle norme e di protervia nel non comunicare ai cittadini l’obiettivo reale di quello scempio.

Ora, come nulla fosse, il Sindaco torna a parlare della rampa di via Giuliani e annuncia l’approvazione del progetto presentato da D’Amelio, proprietario della villa adiacente alla strada.

Come se fosse normale che un semplice cittadino (peraltro in continuo contenzioso con il Comune di Santa Marinella, cioè con i suoi cittadini, per via delle vicende riguardanti il nostro porticciolo), elabori un progetto che viene acquisito tout court dall’amministrazione.

Ovviamente, come a tutti era evidente, la rampa non ha alcuna funzione per i disabili né per l’alaggio natanti: la sua pendenza del 17% lo rende del tutto impossibile. L’unica funzione, che era poi quella prevista e tenuta nascosta fin dall’inizio, è a servizio dei concessionari della spiaggia centrale, per fare arrivare i mezzi di lavoro con maggiore comodità. Tanto è vero che verrà chiusa da un cancello quando non da loro utilizzata.

Accanto ad essa uno stretto passaggio per far sì che le persone possano accedere – come legge impone – alla spiaggetta sottostante.

E per i disabili? Nel progetto in questione, presente sul sito comunale non c’è nulla. Però attenzione! Il nostro Sindaco dichiara che un munifico privato, sempre il signor D’Amelio, anzi sua moglie nello specifico, ha commissionato un progetto per una rampetta disabili che co-finanzierà. Co-finanzierà?? Sì. Il Comune appalterà i lavori per 40.000 euro circa e i D’Amelio faranno le rifiniture a loro spese: pavimentazione, fioriere, manutenzione del verde, etc.

Cioè il Comune, ovvero noi, pagheremo gran parte della realizzazione di un progetto commissionato da un privato? Siamo davvero alle comiche finali.

La panchina intitolata a Giulio Regeni, oggetto di mille promesse non solo del Sindaco ovviamente non c’è più, e non c’è posto per metterla d’altra parte, anche perché una spessa barriera verde isolerà la proprietà D’Amelio dal possibile fastidioso passo carrabile per ruspe a servizio unico dei concessionari della spiaggia.

Una vergognosa storia che sembra intrecciarsi ai dissapori antichi tra il primo cittadino e il proprietario della villa, che infine, a quanto pare, hanno trovato una conciliazione.

Si distrugge un affaccio al mare, si mente spudoratamente spacciandola rampa per disabili, lo si abbandona per circa un anno, si propone un restyling a netto vantaggio di qualcuno, si costruisce una rampa carrabile e si delega alla moglie dell’amico/nemico il progetto di quella per i disabili!

Quale strana logica dietro tutto questo che sembra pensato per uno scopo e poi deviato/accomodato a fare altro?

Prevale ancora una volta l’operato di un Sindaco, le cui mutevoli decisioni, sempre confuse e poco chiare, non sembrano certo prese nell’interesse del bene comune dei cittadini di Santa Marinella. Un Sindaco che non ama questa città e i suoi cittadini, e non è quindi in grado di capire e conoscere i loro sentimenti e i loro desideri. Un Sindaco che distrugge con cinica leggerezza un luogo che aveva un significato profondo per moltissimi santamarinellesi, e poi ci prende anche in giro.

Un Sindaco che non è in grado di fare il Sindaco”




venerdì 19 gennaio 2024

IL GIALLO DELLA PASSEGGIATA

La trasparenza amministrativa non è il punto forte di questa amministrazione e la vicenda della Passeggiata ne è il caso più eclatante.

Facciamo un po’ di storia.
Nel gennaio 2020 un bando regionale aperto ai Comuni costieri e finalizzato alla riqualificazione delle strutture di interesse turistico stanziava un finanziamento a fondo perduto dai 500mila ai 3 milioni di euro per ciascun Comune. Il Governo Tidei 1 lo ignora clamorosamente e, poco meno di due anni dopo, presenta un project financing passato alle cronache locali come il progetto dell’isola di Dubai.

Il project consisteva in un intervento edilizio che, alterando fortemente sia il pregio storico e stilistico sia la vocazione sociale di questo importante bene comune, prevedeva creazioni di volumi e altro, con l’unico obiettivo di adeguare i locali sottostanti alla realizzazione di un ristorante e limitare l’uso pubblico di quella che tutti conosciamo come “la Passeggiata”. Inoltre, a mare tra le barriere frangiflutti e la spiaggia, compariva nel progetto un’isola ad uso e consumo delle attività commerciali previste nel project.

Il Paese che Vorrei analizzò a fondo la proposta economica del project financing facendone uno studio comparato con il rendimento che quella stessa struttura, ad oggi, costituisce per il Comune e la smontava, conti alla mano, dimostrando non solo il danno economico per la collettività ma come questo intervento costituisse un vantaggio esclusivo per chi, peraltro, avrebbe ottenuto la gestione privata del bene pubblico per almeno 20 anni.

Di contro, la soluzione in house, elaborata da Il Paese che Vorrei, prevedeva un investimento da parte dell’Amministrazione molto più modesto e destinato al restauro e al consolidamento dell’intera struttura ma anche alla creazione di un centro mirato alla destagionalizzazione delle attività.

Questa ipotesi aveva il vantaggio di mantenere la disponibilità pubblica del bene e di porne al centro l’impatto economico e sociale, puntando su una gestione partecipata per la realizzazione di un punto di eccellenza per i circuiti degli sport marini e da spiaggia per tutto l’anno. Un progetto pensato per la promozione culturale, sportiva e turistica della città.

In contemporanea si formava il Comitato per la difesa della Passeggiata a cui si sono iscritti numerosi cittadini.
Il Sindaco non ha voluto confrontarsi, apparentemente ha rinunciato al project e, in piena campagna elettorale, nel 2023 indice un bando di concessione triennale della Passeggiata di cui risulta unica partecipante e quindi vincitrice l’impresa Beach Managment.

Si tratta proprio dell’azienda che proponeva il project financing, oggetto delle grandi premure emerse dalle intercettazioni, pubblicate dalla stampa nell’autunno scorso. Conversazioni da cui emerge che la società in questione è oggetto di intensi rapporti e “rassicurazioni” che il Sindaco e l’allora Assessore alle attività produttive (oggi presidente del consiglio comunale) avrebbero profuso e messo in atto.

Ma tornando al bando triennale, la condizione dell’aggiudicazione è la ristrutturazione e il consolidamento della Passeggiata. L’impresa partecipa alla gara presentando un progetto a suo parere migliorativo che non ha convertito in progetto strutturale come invece avrebbe dovuto fare per contratto prima di assumerne la gestione. La Beach Managment entra in possesso della Passeggiata nell’estate del 2023 e non porta avanti, almeno fino ad ora, nessun intervento.

Intanto nella programmazione triennale dei lavori pubblici rispunta di nuovo il project financing di 6 milioni di euro da realizzare nel 2026, in pratica alla scadenza della concessione triennale.

Siamo disorientati e sconcertati. Questa vicenda sembra avere tutti i contorni di un vero e proprio giallo dove le vittime sono la Passeggiata e i cittadini tutti che rischiano di perdere questo bene comune sia sotto il profilo architettonico paesaggistico sia sotto quella della disponibilità.
Cosa dobbiamo temere da tutto ciò?

I lavori per la passeggiata partiranno nei tre anni di concessione in atto? O invece verranno procrastinati, non si sa con quali giustificazioni, fino al 2026 quando rientrerà in gioco di nuovo il project financing?

Tutto nel più assoluto silenzio, come nella consueta pratica di questa amministrazione, senza alcun coinvolgimento dei cittadini, tra segreti, paure ed ambizioni sovrastimate del Sindaco e dei suoi più vicini collaboratori.
W l’isola di Dubai!



martedì 26 dicembre 2023

La Perla del Tirreno nei progetti dell’attuale amministrazione: dall’isola al buco!

Il Paese che Vorrei, dopo aver bloccato il project financing proposto da Tidei, torna sul futuro della Passeggiata grazie all’accesso agli atti della consigliera d’opposizione Clelia Di Liello. 

La nuova ristrutturazione della passeggiata da parte del concessionario (che, ricordiamolo, godrà dei benefici economici sulla spiaggia comunale la Perla per ben tre anni) non prevede più l’isola stile Dubai ma “un buco” sulla pavimentazione pedonale più un’aiuola non calpestabile. 

Invece di consolidare la struttura, così come previsto dal bando di gara, se ne demolisce la parte più pericolante. I solai danneggiati dalle infiltrazioni d’acqua nei locali sotto la passeggiata non vengono recuperati ma demoliti per far posto ad una rampa a gomito che porta dall’attuale piano di calpestio all’arenile. 

Ci si potrà quindi sporgere non solo dalla balaustra di fronte al mare ma anche su una sorta di voragine che ridurrà ulteriormente la superficie disponibile al passeggio. La parte meno pericolante, invece, non viene abbattuta ma su di essa viene realizzata un’aiuola non calpestabile perché non reggerebbe al peso dei pedoni.

Il tutto è scritto nero su bianco nella relazione che accompagna la proposta tecnico migliorativa, con la quale il concessionario è risultato vincitore. In conclusione questi sosterrà una spesa molto contenuta rispetto all’impegno preso, sfrutterà per tre anni la spiaggia della Perla del Tirreno e, sostanzialmente, lascerà la passeggiata senza una risolutiva operazione di consolidamento.

La rampa a gomito nel “buco” ha anche lo scopo di rendere accessibile la spiaggia ai disabili, aspetto questo a cui siamo molto sensibili. Tuttavia crediamo che l’accessibilità alla spiaggia debba essere garantita su uno spazio affidato al concessionario per lasciare a tutti, abili e disabili, la fruibilità della grande e bella passeggiata sul mare.

Se l’amministrazione intende tollerare ed approvare questo scempio ingiustificabile, il PcV non permetterà che ciò accada, informando tutti i cittadini e il Comitato in difesa della passeggiata sulle reali intenzioni del concessionario.




sabato 16 dicembre 2023

Il Paese che Vorrei entra in campo a fianco dei comitati “Cittadini per la Verità” e “Cittadini contro le mafie”

La vicenda delle intercettazioni ha ormai definitivamente valicato i confini del nostro territorio – si legge nella nota – ed è diventato, purtroppo, uno scandalo nazionale. Santa Marinella è ormai salita agli onori (si fa per dire) della cronaca televisiva: la puntata di Far West dell’11 novembre dipinge un quadro davvero brutto della gestione della cosa pubblica nella nostra città. 

E’ ora che scandali e opacità finiscano. Occorre una forte reazione prima ancora che politica, morale, da parte della città. Per questo il Paese che vorrei sosterrà con convinzione, fornendo il massimo apporto organizzativo, l’iniziativa del Comitato per la Verità e del Comitato contro le mafie: la redazione di una lettera aperta, sottoscritta dai cittadini, con cui si sollecitano i Ministri della Giustizia e dell’Interno oltre che il Prefetto, a fornire ogni supporto possibile per una gestione pubblica sana, restituendo così dignità e onorabilità alla nostra comunità. 

Invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore il destino di santa Marinella a recarsi numerosi ai banchetti di raccolta firme che a partire da questa settimana saranno aperti in città.



lunedì 11 dicembre 2023

LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI? - L'intervento di Danilo Ruggiero di Co.Na.Mal - Coordinamento Nazionale Mare Libero

Al link che segue potrete seguire la quarta parte della conferenza LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI?

L'intervento di Danilo Ruggiero di Co.Na.Mal (Coordinamento Nazionale Mare Libero) alla conferenza contro le mafie organizzata da Il Paese che Vorrei.

https://www.facebook.com/ilpaesechevorrei/videos/3431838790367112







domenica 10 dicembre 2023

LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI? L'intervento di Armando Profumi, già referente di Libera a Cerveteri/Ladispoli

 Al link che segue potrete seguire la terza parte della conferenza LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI?

L'intervento di Armando Profumi, già referente di Libera a Cerveteri/Ladispoli alla conferenza contro le mafie organizzata da Il Paese che Vorrei

https://www.facebook.com/ilpaesechevorrei/videos/7598953460137421






sabato 9 dicembre 2023

A fianco del giornalista Cristiano Degni per la trasparenza e la libertà di stampa

La Lista Civica “Il Paese che vorrei” esprime solidarietà al giornalista Cristiano Adolfo Degni, vittima di diffamazione da parte del Sindaco Pietro Tidei. 

Questi avrebbe affermato che il giornalista, per riscattarsi dagli insuccessi professionali, avrebbe preso di mira lo stesso Tidei, reo di aver respinto la sua richiesta di essere assunto come addetto stampa del Comune. Tidei affermerebbe inoltre che ci sarebbero state da parte di Degni addirittura richieste in denaro.

Dalla gravità di queste affermazioni, scritte il 20 agosto 2022, su Facebook, è scaturita una querela ed un rinvio a giudizio per Pietro Tidei, che siederà sul banco degli imputati nel processo presso il Tribunale di Civitavecchia, l’11 gennaio 2024.
A fianco di Degni, come parte Civile, si è schierata l’Associazione “Ossigeno” (Osservatorio Su Informazioni Giornalistiche E Notizie Oscurate). 

L’Osservatorio è nato per documentare il crescendo di intimidazioni nei confronti dei giornalisti italiani, impegnati nella diffusione delle informazioni scomode ma di grande interesse pubblico. Anche l'Associazione Stampa Romana, “sempre vicina ai giornalisti diffamati, intimiditi e minacciati” ha espresso solidarietà al collega Degni.

Il grave fenomeno della limitazione della libertà di stampa e di espressione attraverso minacce ed intimidazioni, priva il diritto dei cittadini ad essere informati.

Anche la piccola S. Marinella conosce la difficoltà di far circolare informazioni poco gradite al potere politico. Conosciamo la triste pratica di Tidei di minacciare e colpire gli avversari politici con querele facili. 

Sono stati, ad oggi, oggetto di minacce di querela ben tre cittadini e la stessa consigliera d’opposizione Clelia Di Liello. Potremmo dire che, alla fine, chi di querela ferisce, di querela perisce.

Degni, assistito dall’avvocato Marco Eller Vainicher del Foro di Milano, afferma (www.perladeltirreno.it) di aver criticato le scelte politiche del sindaco fin dal 2007 sul piano squisitamente politico, basandosi su fatti e rispettando le regole del giornalismo. Nel 2018 il giornalista ha svolto a titolo gratuito per un breve periodo l’incarico di delegato per la comunicazione, dimettendosi perché le sue proposte di stabilire relazioni più trasparenti con la cittadinanza non trovarono riscontro.

Secondo Degni non si può dire che a Santa Marinella l’amministrazione comunale abbia un buon rapporto con la stampa indipendente: escluderla dalle liste di diffusione delle comunicazioni istituzionali e dalle conferenze stampa, significa privare la cittadinanza di un racconto dei fatti alternativo e imporre una sola posizione come verità indiscutibile.

Abituati al disprezzo con cui Tidei respinge ogni critica, ultimamente più di una volta, quelle provenienti dalla consigliera Di Liello che è stata attaccata in sede di Consiglio Comunale con accuse personali, che non entrano mai nel merito e che ledono la dignità della sua persona, come non essere d’accordo con Degni?



LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI?- L'intervento di Simona Ricotti, referente nazionale dell'Associazione Caponnetto

 Al link che segue potrete seguire la seconda parte della conferenza LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHIO INFILTRAZIONI?

Intervento di Simona Ricotti, referente nazionale dell'Associazione Caponnetto, durante la conferenza contro le mafie organizzata da Il Paese che Vorrei











venerdì 8 dicembre 2023

LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA - L'intervento di Gianpiero Cioffredi, presidente regionale di Libera

Al link che segue potrete seguire la prima parte della conferenza LITORALE NORD E CRIMINALITA' ORGANIZZATA: RISCHI INFILTRAZIONI?

L'intervento di Gianpiero Cioffredi, presidente regionale di Libera alla conferenza sulle mafie organizzata dal Paese che vorrei.

https://www.facebook.com/ilpaesechevorrei/videos/1067894547680683






martedì 5 dicembre 2023

Nel litorale a Nord di Roma, la mafia c’è

Grande partecipazione alla conferenza sulle mafie organizzata da Il Paese che Vorrei.

Nel litorale a Nord di Roma, la mafia c’è. E’ questa la verità che è emersa nella conferenza organizzata da Il Paese che Vorrei il 2 dicembre sulla criminalità organizzata.

«Siamo ben al di là di infiltrazioni», spiega Gianpiero Cioffredi, Responsabile regionale dell’Ass. “Libera”: «Ci troviamo di fronte ad un livello notevole di compenetrazione delle mafie. Un filo sempre più sottile separa l’economia legale da quella illegale. Il Lazio è stato attraversato dalla criminalità come il burro da un coltello, senza trovare resistenze, favorito dalla presenza di aree di fondamentale interesse come il porto di Civitavecchia e l’aeroporto di Fiumicino».

Famiglie notoriamente mafiose come gli Spada, i Casamonica, i Pagnozzi ed altre legate al narcotraffico, agiscono criminalmente in operazioni finanziarie soprattutto di riciclaggio di denaro sporco attraverso alberghi, ristoranti, gioco d’azzardo, stabilimenti balneari. 

La forza delle mafie non è solo nel potere criminale ma nell’intreccio con la finanza e con la gestione amministrativa. “Per questo”, continua Cioffredi, “non è sufficiente l’azione repressiva, ma è necessaria una nuova cultura socio-economica di controllo e partecipazione dal basso ed un’azione politico-amministrativa fatta di regole chiare. L’attacco alla Magistratura che in questi giorni si sta consumando non aiuta, come anche la limitazione delle intercettazioni sui reati finanziari o il nuovo codice antimafia che di fatto liberalizza gli appalti. Tutto questo va in direzione contraria alla lotta alle mafie”.

La mafia c’è ma non ce ne accorgiamo, spiega Simona Ricotti (Segretaria nazionale dell’Ass. Caponnetto) perché la criminalità non vuole riflettori su di sé ed ha instaurato in questo territorio una sorta di “pax mafiosa” – di calma apparente: nessun episodio di cronaca allarmante – rendendo possibile riciclare qui il denaro sporco (“lavatrice”) senza clamore. Non abbiamo il fenomeno del “pizzo”, spiega Ricotti, ma la pratica dell’usura è capillarmente diffusa insieme agli appalti opachi ed un giro di soggetti appaltatori assai ristretto. Alla scarsa percezione del fenomeno criminale nel litorale nord contribuisce una stampa locale generalmente restia a mettere in luce questa tematica.

Danilo Ruggiero del Coordinamento Mare Libero ha focalizzato l’attenzione su Ostia dove la penetrazione delle mafie ha utilizzato le concessioni balneari partendo dai chioschi concessi a fittizie cooperative sociali e poi trasformati illecitamente in stabilimenti, assicurando lunghe gestioni di tipo privatistico agli stessi soggetti grazie al cambiamento continuo degli assetti societari. 

Infine, Alfredo Profumi ha posto l’accento sul fattore culturale, quell’omertà diffusa che facilita l’espandersi del fenomeno e che va combattuta con una presenza costante: “la mafia c’è perché non ci siamo noi”.

La conferenza ha avuto una forte partecipazione di cittadini che hanno potuto interloquire con i relatori. Il giornalista Cristiano Degni ha, nel suo intervento, difeso le ragioni della stampa libera che lavora con difficoltà crescente non solo per la costante minaccia di querela ed intimidazioni ma anche per la difficoltà a reperire informazioni; visto che le Procure da cui i giornalisti prendono le notizie di mafia non fanno più conferenze stampa.

Numerosi i suggerimenti emersi su come arginare questo fenomeno; un Comune che voglia opporsi alle mafie e tutelare il proprio territorio può: 

1) dotarsi di un Ufficio antimafia facendo richiesta di inserimento nella rete antiriciclaggio della Banca d’Italia per la formazione di personale specifico; 

2) analizzare nel dettaglio le proposte all’eccessivo ribasso nelle gare di appalto; 

3) attivare trasparenza e digitalizzazione nella propria amministrazione; 

4) prestare attenzione al fenomeno dei “prestanome”, degli intestatari fittizi, delle organizzazione in “scatole cinesi” delle ditte che partecipano ai bandi; 

5) monitorare il gioco d’azzardo sul territorio; 

6) procedere nei bandi pubblici con la massima trasparenza, malgrado il codice degli appalti consenta di procedere per assegnazione diretta, sotto determinate cifre ed autorizzi anche il subappalto; 

7) non accontentarsi del certificato antimafia (purtroppo facilmente aggirabile) nella selezione dei soggetti aggiudicatari ma procedere alla richiesta presso la prefettura dell’Istruttoria antimafia.

Il Paese che Vorrei in quanto associazione culturale e politica si impegna a vigilare sul territorio e a segnalare comportamenti anomali e discutibili.



domenica 26 novembre 2023

GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI 2023

Anche quest'anno, diamo il benvenuto a un nuovo albero nel nostro comune!
Come sempre, c'è chi lavora e chi dà sostegno morale ! Una giornata bellissima!
Grazie anche alla bottega Un Fiore che ci ha assistiti e che se ne prenderà cura!


















venerdì 24 novembre 2023

PARLIAMONE OVUNQUE

Sono passati due anni da quando, nella notte tra il 24 e il 25 novembre 2021, è comparso questo murale della Street Artist Laika, in via del Conservatorio.
 
Il dato non è cambiato: una donna uccisa ogni tre giorni.

Il 25 novembre - Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – scendiamo in piazza ma, tutti gli altri giorni, parliamone - in casa, a scuola, nelle università, sui luoghi di lavoro, tra amici. PARLIAMONE OVUNQUE fino a che non avremo messo fine a questa strage.



mercoledì 22 novembre 2023

Invitiamo tutti a partecipare numerosi al consueto appuntamento della festa dell'albero.

Invitiamo tutti a partecipare numerosi al consueto appuntamento della festa dell'albero.
Domenica 26 alle ore 11, in via Aurelia all'altezza del numero civico 319, pianteremo un albero di lagerostroemia.

Vi aspettiamo!



domenica 19 novembre 2023

Condanna nei confronti della città per non essere ancora in regola con l’abbattimento delle barriere architettoniche

"Te l'avevamo detto Sindaco ... ma è stato come parlare al muro, anzi, ad una barriera architettonica".

L’ennesimo contenzioso che il Sindaco intende intraprendere riguarda la sentenza di condanna che la giudice Giulia Sorrentino ha emesso nei confronti della città per non essere ancora in regola con l’abbattimento delle barriere architettoniche.

E’ da 10 anni che a S. Marinella si parla di piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Nel 2013 è approvata all’unanimità una mozione che impegna Sindaco e Giunta alla redazione del piano. Nel 2014, sono stanziati duecentomila euro per procedere alla redazione del documento nel’ambito del Piano Triennale delle opere pubbliche. Successivamente questa cifra viene soppressa dall’allora consigliere delegato al bilancio, Minghella, che ritiene giusto sacrificare i diritti dei disabili agli obblighi del Fondo di solidarietà.

Nel 2018 sembra ci sia un accordo di collaborazione tra il Comune e le associazioni dei disabili, che presentano, nell’ottobre del 2022, puntuali osservazioni sui punti critici della città. Dopo un anno di silenzio, senza più contattare le associazioni che avrebbero invece dovute essere coinvolte, la giunta presenta in Consiglio Comunale nel settembre scorso, un piano tardivo che le associazioni di categoria giudicano inadeguato e carente e che non scongiura la condanna del Comune.

Il Comune ha ora 12 mesi per adeguare la città alle regole dell’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali.
Il Sindaco, invece di accogliere la sentenza e di procedere alla messa in regola della città, si dichiara vittima della situazione, definisce “ingiusta” la sentenza e dà mandato di presentare ricorso in Corte d’appello. Non si capisce per che cosa. Per incolpare giunte passate?

Visto che si tratta di soldi di noi cittadini, gli suggeriamo un po’ di umiltà e soprattutto di evitare di spendere denaro pubblico sui ricorsi, ma di investire quello stesso denaro che ci appartiene per rendere migliore la vita dei cittadini di S. Marinella, di tutti, nessuno escluso.




mercoledì 25 ottobre 2023

La vera storia dei PEBA a Santa Marinella

Il Paese che Vorrei ritorna sui PEBA e risponde alle sconcertanti dichiarazioni al proposito del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche da parte della vice-sindaca Gaetani. Queste denotano l’approssimazione con cui la nostra città viene amministrata. 

Cerchiamo di fare chiarezza tra le tante inesattezze, senza nessuna bassezza o ipocrisia, solo raccontando la storia del Piano nella nostra città.

Per prima cosa correggiamo gli errori normativi, gravi per un avvocato che dichiara di interessarsi all’argomento. La legge che ha reso obbligatori i PEBA non è del 2006 ma del 1986 ( L. 41/86 ) ed è stata poi integrata nel 1992 L. 104/92 ). Nel 2006 è stata emanata la Legge 67, quella per cui l’Amministrazione è stata condannata.

La vicenda dei PEBA a Santa Marinella parte il 30.12.2013 quando alcune associazioni locali insieme al Tavolo tecnico dell’agibilità e dell’accessibilità del Tribunale di Civitavecchia fanno approvare all’unanimità una mozione che impegnava Sindaco e Giunta alla redazione del piano. Si fa presente che del tavolo faceva parte anche l’Ordine degli avvocati, tanto che il presidente del tavolo era il presidente dell’Ordine stesso. Risulta difficile comprendere perché l’avvocato Gaetani non ne fosse informata.

Comunque nel 2014, grazie al lavoro della consigliera Paola Rocchi, nel Piano Triennale delle opere pubbliche furono stanziati duecentomila euro per procedere alla redazione del documento e all’abbattimento di alcune barriere. Stanziamento che successivamente fu tolto dall’allora consigliere delegato al bilancio, che giustificò la scelta con gli obblighi del Fondo di solidarietà (sacrificare i diritti dei disabili sembrò la scelta migliore).

Nel novembre 2018, nel corso di un’assemblea pubblica svolta in biblioteca, promossa dall’assessore alle attività commerciali e dal delegato alla disabilità, a seguito di un intervento da parte di un rappresentante delle associazioni che chiedeva informazioni sullo stato dei PEBA, pur se la risposta fu vaga, si giunse a un accordo di collaborazione. La settimana successiva si svolse un incontro con il delegato alla disabilità al Parco delle Foibe, nel quale fu confermata la volontà di collaborare (tutti eventi pubblicizzati dall’amministrazione).

Il 9 dicembre 2018 al Parco Kennedy si svolse la manifestazione “Non ti nascondere” dedicata completamente a questa vicenda. Tra i relatori l’onorevole Laura Coccia (PD), diversi componenti del Disability Pride e dell’associazione Luca Coscioni. 

Erano presenti anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Santa Marinella, la delegata alle pari opportunità e il delegato alla viabilità. Il delegato alla disabilità riferì di non potere essere presente per indisposizione.
Alla fine della serata i relatori e i rappresentanti del Comune si accordarono per collaborare alla stesura del PEBA. Decisero anche di darsi appuntamento un anno dopo e stabilirono che se non fosse stato prodotto nulla si sarebbe iniziata un’azione legale (l’evento fu trasmesso in diretta nazionale sui network del Pride e della Coscioni).

La vicenda dei PEBA di Santa Marinella divenne di dominio pubblico. Radio Radicale ne parlò continuamente. Se ne parlò alla famosissima assemblea pubblica organizzata dalle “Sardine” per la conclusione delle regionali dell’Emilia Romagna del gennaio 2020 a Bologna con oltre centomila persone presenti. Fu oggetto di altre manifestazioni a Roma. 

Se ne parlò in tutti i Disability Pride successivi alla manifestazione del 2018. Fu oggetto di un convegno all’Università di Modena e fu messa all’attenzione anche del Ministro Locatelli all’ultimo evento dedicato ai PEBA svolto alla Casa dell’architettura di Roma. Di tutto questo la vicesindaca Gaetani non sapeva nulla?

Nonostante le disattenzioni della vicesindaca, le associazioni di categoria hanno presentato puntualmente osservazioni, tutte regolarmente protocollate nell’ottobre 2022. I contributi, però, sono stati solo minimamente accolti. La nuova proposta pubblicata nel settembre 2023 è poco di più di quella dell’anno precedente e sostanzialmente ignora le richieste delle associazioni. Non tiene neanche conto delle indicazioni del perito nominato dal Giudice Sorrentino.

Per quale motivo è accaduto tutto questo? Come mai le pubblicazioni della Giunta coincidono puntualmente con le date dell’udienza? Perché dal 2013, anno in cui inizia tutta la vicenda, si è deciso di presentare un PEBA del tutto insufficiente (come dichiara lo stesso arch. Borruso) soltanto quando il contenzioso legale era terminato e si aspettava la sentenza??

Ognuno si dia le risposte che ritiene opportuno.



domenica 22 ottobre 2023

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO: SESSIONE SEGRETA A PORTE CHIUSE!

Il Consiglio Comunale Straordinario chiesto per chiarire le brutte vicende che riguardano l'Amministrazione di questa città, emerse sulla stampa nazionale, è stato indetto a in sessione segreta e a porte chiuse! Partecipiamo numerosi alla manifestazione indetta per il 23 ottobre alle ore 10:00 davanti alla sede comunale di via Cicerone, per testimoniare il nostro sdegno e chiedere le dimissioni del Sindaco, a tutela della città.



 



giovedì 5 ottobre 2023

...E l’unica risposta è “ti denuncio!”

La consigliera Clelia Di Liello, Coalizione Futuro, e tantissimi cittadini e cittadine stanno ponendo in questi giorni al sindaco delle domande importanti, che vanno ben al di là delle questioni private che hanno investito la sua e altre famiglie. 

Da più parti viene un invito alle dimissioni immediate, e soprattutto la necessità di avere risposte a interrogativi inquietanti che emergono da quanto si legge nei giornali locali e nazionali.

Alcuni di questi interrogativi sono contenuti nell’interrogazione presentata dalla consigliera Di Liello per Coalizione Futuro, e in una lettera aperta (a seguire) della stessa al Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i consiglieri.

A tutt’oggi la risposta, non sorprendentemente, è l’unica che questo sindaco sembra in grado di dare: “Ti denuncio”. 

Continuando con un modo di fare intimidatorio già da tempo praticato con persone che osano criticarlo sui social, e, questa volta, con la rappresentante eletta di un ampio numero di cittadini. 

Forse non si rende conto che in realtà, l’unico modo per tirarsi fuori da una situazione che definire aggrovigliata e imbarazzante è riduttivo, sarebbe quello di dare risposte puntuali e precise, che dimostrino, se c’è, la correttezza politica e amministrativa dei suoi comportamenti.


LETTERA APERTA

«Art. 54 della Costituzione: Tutti i cittadini … cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore…

Con quale faccia rientreremo in quell’aula dopo la tempesta che si è scatenata su quell’edificio, violato dall’arroganza di potere del primo cittadino!

La casa di tutti, in cui con timore reverenziale sono entrata in questa mia breve esperienza di consigliera, piegata ai bisogni di uno. Ma non è la cronaca gossip che ci interessa, piuttosto il mercimonio che si intravede sulle pagine di tutta la stampa nazionale.

Santa Marinella agli onori della cronaca per bassezze umane e politiche: scambi di favori, sicumera nel condurre trattative pericolose, coinvolgimento di funzionari pubblici, attribuzioni creative di cariche e servizi, denaro dei cittadini elargito senza remora alcuna, abuso di potere, compravendita di posti di lavoro …

Dovremmo tutti esserne scossi ed agire di conseguenza. Tenere fermo il timone e di fronte al piagnucolio del sindaco che si sente vittima e leso nella sua persona, riconoscere invece la gravità delle cattive pratiche amministrative.

Lasciamo alla magistratura il tempo di decidere se e come svolgere le indagini e giungere alla verità. Ma il nostro tempo, il tempo della politica è ora: il nostro primo dovere in questo momento è non lasciare cadere nell’oblio il frastuono di questi giorni pettegoli, ma trasformarli invece in un moto di dignità chiedendo le dimissioni del sindaco e restituendo alla città la possibilità di un nuovo inizio».


CLELIA DI LIELLO