venerdì 26 aprile 2019

CIMITERO COMUNALE: UN BUSINESS PER POCHI, UN PESSIMO AFFARE PER I CITTADINI





Di quanti loculi abbiamo bisogno ogni anno? Circa 100.
Che intenzioni ha il Sindaco? Fare costruire 3000 loculi su un terreno esterno al cimitero lasciando al costruttore l’incasso delle concessioni, fino a esaurimento degli spazi, in circa 30 anni. Se invece l’intenzione è quella di importare “ospiti” da fuori o da Roma allora dietro questa finta emergenza si nasconde una vera e propria speculazione.

Chi ci rimette?
1. il Comune: perché perderebbe circa 200.000 € l’anno per le concessioni che invece andrebbero al costruttore. DUE MILIONI di euro ogni 10 anni!  Siamo affogati di debiti, perché rinunciare a questi soldi?
2. I cittadini perché le concessioni cimiteriali private hanno costi più alti e perché dovranno sopperire con le tasse alle mancate entrate delle concessioni.

Cosa si dovrebbe fare?
Avviare immediatamente la costruzione dei 216 loculi il cui costo è già coperto;
Reperire nuova disponibilità incentivando i cittadini che lo desiderano a riunire i congiunti in un unico spazio;
Verificare la disponibilità a liberare concessioni risalenti a più di 30 anni fa.
Se non fosse sufficiente, sarà possibile realizzare altri 600 loculi sulle strutture esistenti all’interno del cimitero, finanziandone la costruzione tramite la prevendita delle concessioni.  

Cosa significa risanare nell’interesse pubblico?
Una volta usciti dal dissesto, il Comune potrà realizzare un progetto condiviso con risorse proprie per migliorare la situazione cimiteriale, mantenendo la titolarità pubblica e promuovendo qualità del servizio e controllo dei costi.
Il cimitero è un bene comune e un luogo di affetto e di raccoglimento, non ne facciamo un business.

DIFENDIAMO IL NOSTRO FUTURO
Oggi il Comune può contare su le entrate delle tasse e su quelle di concessioni e locazioni.
Quando avremo ceduto le entrate del cimitero e dello stabilimento la Perla del Tirreno – che sommate ammontano 500mila € ogni anno - come faremo a pagare i debiti accumulati e sostenere i costi di servizi, manutenzione e spese? 

L’unico modo sarà AUMENTARE LE TASSE sui cittadini.

Dopo dieci anni di saccheggio delle risorse finanziarie della vecchia amministrazione, è partito il saccheggio dei nostri beni comuni.

Sotto la bandiera di un’emergenza che non esiste, il Sindaco Tidei mette le mani sul nostro futuro. NOI DICIAMO NO!