mercoledì 20 marzo 2024

Comunità Energetica Rinnovabile A Tutto Sole: Comunità consapevoli e partecipate aiutano il contrasto alla crisi climatica.

Volentieri condividiamo

La Comunità Energetica Rinnovabile A Tutto Sole invita tutti i cittadini ad un incontro con Gabriele Bollini, urbanista e valutatore ambientale del Comitato Etico di Banca Etica, che si terrà a Santa Marinella, sabato 23 marzo 2024 alle ore 16:30 presso la sala del Carmelo in Via Flaminia Odescalchi 25.

A Tutto Sole continua la sua attività di promotore e sensibilizzatore verso nuovi orizzonti dove il tema centrale è la difesa dell’ambiente sostenuta ed accelerata dalla consapevolezza dei cittadini. Con Gabriele Bollini, che di uso sostenibile del territorio si occupa professionalmente, affronteremo sabato 23 marzo questo tema.

Abbiamo la convinzione, infatti, che l’organizzazione democratica delle città e delle comunità partecipate possano avere un efficace ruolo di supporto alla transizione ecologica. Ruolo che, però, deve costruirsi nella relazione tra reti di cittadini attivi, uniti nella crescita della consapevolezza e della cultura della tutela del territorio in contrasto al consumo di suolo o al suo sfruttamento sregolato.

La rete che stiamo costruendo comincia dalle tante realtà del territorio, vicine e lontane, che hanno organizzato con noi questo evento: Coordinamento CERS Lazio, Socie e soci di banca etica, Gruppo archeologico Territorio Cerite (GATC), Comitato 2 Ottobre e Nature Education. L’evento ha il patrocinio della Fondazione Finanza Etica e di E’ Nostra (Fornitore cooperativo di energia elettrica da fonti rinnovabili).

Nella stessa occasione sarà possibile comprare la colomba della Pace proposta dal Gruppo Roma Ovest di Emergency.





venerdì 15 marzo 2024

PORTA D’ITALIA NON PORTA NIENTE DI BUONO

Un progetto vago e fumoso, svolto con inspiegabile fretta e senza un reale coinvolgimento della cittadinanza.

I governi di pochi paesi del territorio laziale si arrogano il diritto di decidere sul futuro dei loro cittadini, tra questi ci sono Santa Marinella e Santa Severa, in poche parole 15 persone dell’amministrazione decideranno se circa 18mila concittadini debbano o no intraprendere l’avventura di entrare in una nuova Provincia, affrancandosi da Città Metropolitana. La proposta, o Vademecum, è già stata stilata e in alcuni casi presentata alla cittadinanza, da noi avverrà a breve.

Il Vademecum è il documento che ha il contenuto di un Piano e che i Sindaci del litorale –da Fiumicino a Montalto di Castro - utilizzano per proporre l’istituzione della nuova Provincia. Durante la riunione tenutasi il giorno 19 febbraio 2024 è stato trovato accordo pieno tra i Sindaci presenti che si sono impegnati a portare la proposta nei rispettivi Consigli Comunali per l’approvazione entro la fine di marzo.

L’idea che emerge dal documento è quella di costituire una nuova Provincia – Porta d’Italia, appunto, - che vada a rimpiazzare l’attuale Città metropolitana di Roma, giudicata non efficiente e non rispondente alle esigenze dei territori più periferici, quindi troppo centralizzata. Però non viene offerta alcuna analisi, anche politica, del perché la Città Metropolitana non abbia funzionato e non funziona, cosa questa, che si potrebbe verificare (il non funzionamento) anche per la Porta d’Italia, se non si capisce prima come farla funzionare bene.

Il documento è molto lungo, come se scrivere tanto possa far capire meglio a chi legge o per dare l’impressione che la questione è stata sufficientemente analizzata. Ma non è così, non può essere così. 

Infatti il documento è un grande libro dei sogni dove tutto diventa possibile, con estrema facilità, in ogni settore della vita delle comunità coinvolte, circa 200mila cittadini: i trasporti e le infrastrutture, il turismo, l’ambiente, l’agricoltura, i servizi amministrativi, i rifiuti, l’economia, la scuola, la sanità, e ancora e ancora. 

Ma, allo stesso modo, potrebbe essere il grande libro delle bugie, proprio perché è tutto campato in aria, senza basi analitiche e senza partecipazione.

Inoltre è spesso ripetitivo e retorico, con frasi di grande effetto (protagonismo diffuso, centralità diffusa, criteri perequativi con organi polverizzati su tutto il territorio) ma di nessun reale significato. Il linguaggio usato, nel suo complesso, sembra essere il frutto di brillanti menti educate all’approccio di vendita del prodotto, in questo caso quello dei possibili affari sul piano del consenso politico, ma anche degli affari per gli imprenditori già presenti e molto influenti sul territorio.

Sottolineiamo qualcosa contenuto nel capitolo intitolato Punti di forza della nuova provincia (di cui citiamo alcuni passaggi) che individua per la valorizzazione degli assi portanti del territorio:

- “il patrimonio ambientale e le aree protette e di pregio forestale, boschivo e faunistico”. E il Monumento naturale Pyrgi, Sindaco? 
Queste sono CHIACCHIERE IN LIBERTA’

- La nuova Provincia viene descritta come “Organismo di area vasta, snello … con una burocrazia semplice, immediata, efficiente” 
Queste invece sono delle SEMPLIFICAZIONI

- “l’agricoltura intensiva in aree estese sia in pianura che in collina” 
Qui invece siamo nell’ambito delle APPROSSIMAZIONI

- “grandi infrastrutture portuali e aeroportuali ricomprese nello sviluppo sostenibile” - È il turno dei MIRACOLI

- “conservazione delle identità municipali” e poi “Centralità decisionale politica e amministrativa” Questa infine è una CONTRADDIZIONE.

Rimangono infine da studiare a fondo e da capire gli aspetti economici dell’iniziativa dai cui prospetti allegati si evince che si prevedono entrate per oltre 73 milioni di euro ed uscite per quasi 70 milioni. Quindi è tutto a posto? Abbiamo i soldi per iniziare l’avventura? Per ora abbiamo dei seri dubbi.

Così come ha seri dubbi il cittadino qualunque, quello che fatica a portare a casa il pane tutti i giorni, che prende il treno perché fa il pendolare da una vita, che non ha la casa, che si impegna nel sociale per colmare le lacune delle amministrazioni, che semplicemente fa il bidello, l’operatore ecologico, l’impiegato. 
Questi cittadini qualunque, di cui ci sentiamo di far parte e assolutamente dimenticati nel Vademecum, non hanno bisogno di nuovi “carrozzoni”, non abbiamo bisogno di illusionisti che tirano fuori dal cilindro soluzioni strabilianti. 

Hanno e abbiamo bisogno che le Istituzioni già esistenti siano rese più efficienti attraverso il potenziamento delle risorse umane qualificate di cui necessitano. E che la politica dia segno di avere cura, per mezzo della delega conferitole, del territorio e delle popolazioni, rendendo funzionali gli uffici e i servizi già esistenti. Sempre di più la gente vorrebbe vedere realizzato il pensiero di Don Milani dell’avere cura, di far funzionare quello che c’è, che esiste già.

In conclusione, il Paese che vorrei non intende opporsi per principio alla costituzione di una possibile nuova Provincia che vada a sostituire nelle competenze e nelle funzioni l’attuale Città metropolitana di Roma. Il paese che vorrei si oppone però, sicuramente, alla proposta contenuta nel Vademecum e al modo in cui si intende portarla avanti, senza un confronto vero con le altre parti politiche e con la cittadinanza.

Quello che proponiamo è che il processo preliminare ad ogni decisione formale relativa all’istituzione della nuova Provincia, abbia tempo di essere approfondito nelle analisi e nelle proposte che da esse derivano. Senza il coinvolgimento dei cittadini, il tanto declamato “protagonismo diffuso” fallisce in partenza, restano solo parole, perché non si dà ascolto alle idee, osservazioni, istanze dei cittadini.

Cittadini che, ne siamo convinti, più che all’istituzione di un nuovo Ente locale, preferirebbero il buon funzionamento di quelli esistenti, a iniziare dal Comune. Non solo, siamo anche convinti che i cittadini potrebbero dare un contributo fattivo con idee e proposte non prese in considerazione dall’attuale regia dell’operazione Porta d’Italia. Solo così potremo fare la scelta migliore.



lunedì 11 marzo 2024

Diamo voce alla pace!

Sabato 16 marzo, ore 16:30, presso la sala della Chiesa del Carmelo di via Flaminia Odescalchi n° 25, il circolo locale dell' ANPI promuove un incontro aperto a tutta la cittadinanza "per una cultura di pace". 

L'incontro ospiterà una mostra fotografica curata da Emergency e sarà arricchito da un Reading curato dall'associazione "Le Voci". Sarà possibile tesserarsi al circolo ANPI Antonio Margioni: diamo voce alla pace!




martedì 5 marzo 2024

STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE, STESSA PASSEGGIATA?

Dopo il successo dell’assemblea pubblica organizzata dal Paese che Vorrei il 25 febbraio c.a., sul tema: Qual è il progetto di ristrutturazione della nostra Perla?, apprendiamo con piacere e grande stupore che l’amministrazione non solo ha annunciato il ritiro dell’assurdo progetto, presentato dal concessionario Beach Management con il quale ha vinto il bando di gara, ma a breve partiranno i lavori di MESSA IN SICUREZZA della Passeggiata, includendo un accesso per i disabili. 

Ora l’amministrazione fa un passo indietro con l’obiettivo “di salvaguardare anche gli aspetti architettonici di questo sito” e che “i lavori di consolidamento avrebbero avuto la priorità assoluta”, ma solo dopo che il Paese che Vorrei ha portato alla luce l’assurdità della proposta si sono resi conto che il progetto non rispondeva a queste esigenze? 

È passato un anno da quando la B. M. ha ricevuto la concessione, è passata un’intera stagione estiva, per la quale la Società ha potuto beneficiarne economicamente, mentre la cittadinanza continua a chiedersi: crolla o non crolla?

Ancora una volta ci ritroviamo ad affermare quanta superficialità ci sia nel gestire i beni pubblici da parte di questa amministrazione, pensiamo ad esempio alla rampa di Via Giuliani. 

Come sempre il Paese che Vorrei terrà gli occhi ben puntati sulle ulteriori mosse che verranno messe in campo e con l’aiuto della nostra consigliera Clelia Di Liello (Coalizione Futuro) visioneremo le carte rendendole pubbliche come abbiamo sempre fatto. Non c’è 2 senza 3, dovremo bocciare anche il terzo progetto per la Passeggiata?



sabato 2 marzo 2024

Successo di pubblico all’assemblea del 25 febbraio sulla Passeggiata

All’annuncio dell’assemblea del 25 febbraio sulla Passeggiata ad opera del Paese che Vorrei, il Sindaco si affretta a dire che il progetto che verrà illustrato in quella sede non si farà più perché è stato bocciato dai tecnici del Comune che ora sono in attesa della presentazione di un progetto diverso che “salvaguardi l’assetto architettonico della terrazza panoramica”.

Peccato che con quel progetto la Beach Managment si sia aggiudicata la concessione dello stabilimento della Perla del Tirreno come unica partecipante e vincitrice del bando proposto l’anno scorso in piena campagna elettorale dal Comune di Santa Marinella. Per tre anni consecutivi dal 2023 al 2025.

Che cosa è successo? Quel progetto andava bene per vincere ed aggiudicarsi la concessione della spiaggia e ora non va più bene?

Sono i rompicapo che questa amministrazione ci regala quotidianamente soprattutto quando è in gioco un nostro bene comune. Rompicapo si fa per dire, in verità, ancora una volta ci troviamo di fronte ad una gestione poco trasparente della cosa pubblica.

Il bando richiedeva il totale risanamento della passeggiata e precisamente il consolidamento dei solai interni, delle murature e dei pilastri sottostanti alla passeggiata, la bonifica ambientale degli spazi interni, l’accesso al mare per i disabili, il rifacimento della balaustra perimetrale e il ripristino delle scale degradate. Un vero e proprio progetto di ristrutturazione di cui la Passeggiata ha urgente necessità.

Un bando così esigente avrebbe scoraggiato chiunque ed infatti vi partecipa solo la Beach Managment che presenta un progetto di massima assolutamente inadempiente rispetto ai punti sopra citati. Un progetto che elimina 1/3 del calpestio della terrazza e promette un rifacimento sommario e provvisorio. Inoltre al momento della consegna delle chiavi alle soglie della stagione balneare 2023, l’impresa non presenta, come avrebbe dovuto, nessun progetto strutturale definitivo, né tantomeno le autorizzazioni della Soprintendenza e degli altri enti necessarie all’inizio lavori.

In assemblea lo sconcerto è totale, un pubblico attento ed interessato comprende che la proposta della Beach Managment non è in linea con i requisiti del bando e che è legittimo pensare che l’assegnazione non sia in regola, comprende inoltre che è stata data all’attività imprenditoriale la possibilità di esercitare per un’intera stagione estiva nonostante che essa non abbia ottemperato ai requisiti della consegna. 

Ed infine che l’impresa in questione è quella delle intercettazioni di cui la stampa ci ha messo a conoscenza, la stessa che ha ricevuto dall’amministrazione rassicurazioni che scopriamo essere a solo vantaggio economico dell’azienda e non dei cittadini.

Dallo stesso pubblico giunge la richiesta di rescissione del contratto nella speranza di non incorrere in lunghi contenziosi che graverebbero sulle casse del Comune come già accaduto in altre occasioni. Un pubblico avvilito e sconcertato ringrazia gli organizzatori per il lavoro svolto e si avvia verso casa augurandosi che la vicenda possa essere ricondotta sulla strada della legalità e della difesa del bene.

Il Paese che Vorrei e il Comitato per la difesa e il restauro della Passeggiata