mercoledì 4 marzo 2020

IL PERCORSO DE IL PAESE CHE VORREI CONTINUA ED È SEMPRE PIU’ PARTECIPATO


Alla festa dell’associazione, progetti, idee e programmi condivisi per il futuro del territorio. Unica nota stonata la reazione del Sindaco.

Sabato 29 febbraio l’associazione il Paese che vorrei ha organizzato un incontro aperto per condividere temi e azioni di un percorso civico e politico partecipato. L’evento ha registrato un’ampia partecipazione. Erano presenti iscritti, simpatizzanti, tanti cittadini e diversi rappresentanti del mondo associativo e politico di Santa Marinella e del comprensorio tra cui componenti del Comitato per l’ambiente e salute “S.O.L.E.”, della locale sezione A.N.P.I., di Rifondazione Comunista, dell’associazione politica “Amici di Beppe Grillo” e di tante altre realtà che si riconoscono nel mondo del centro sinistra territoriale. Graditi ospiti anche il rappresentante istituzionale dell'associazione “Orizzonti comuni” di Santa Marinella e il Segretario del Partito Democratico di Civitavecchia.  
Si è parlato della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile del nostro territorio, dell’accessibilità e della valorizzazione dei beni comuni, della carenza di giustizia sociale e pari opportunità nella nostra città. Ma si è parlato soprattutto di comunità e del contributo che ciascuno può portare, singolarmente o come realtà costituita alla diffusione e realizzazione di valori e obiettivi condivisi. È stata una bella serata d’incontro e di festa a cui ha fatto, purtroppo, seguito una sgradevole quanto inconsistente polemica.
Che cosa ha così infastidito il Sindaco Tidei? Lo disturba l’esistenza stessa di un’opposizione alle politiche di destra che sta cercando di mettere in atto nel nostro Comune in piena continuità con le politiche del passato che tanti danni hanno arrecato e continuano a causare sul nostro territorio. Lo infastidisce che il tentativo di privatizzare il cimitero, le spiagge, le nostre strade, la smania di cementificare e lo svilimento dei nostri beni comuni, incontrino una popolazione che non rimane indifferente.
Lo disturba il fatto che “il Paese che vorrei” possa costituire un luogo di incontro, di partecipazione attiva, di condivisione di problemi e di possibili soluzioni e lo turba il fatto che esponenti del Partito Democratico possano trovare interesse nel tentativo di costruire su questo territorio una politica diversa: fatta di partecipazione invece che gestione del potere, di accoglienza invece che di arroganza.
Siamo per l’abolizione dei privilegi e l’affermazione dei diritti, per la tutela del paesaggio come nostro più importante patrimonio comune, per l’efficienza dei servizi e la creazione di opportunità di lavoro, crediamo nella cooperazione e nella condivisione come momento di crescita collettiva, promuoviamo lo sviluppo economico nel rispetto e nella tutela dell’ambiente.
Queste sono le nostre idee, i nostri valori, i nostri progetti e, aldilà dell’acredine del Sindaco verso chi agisce diversamente da lui, la partecipazione delle persone che condividono questi obiettivi ci conferma che siamo sulla giusta strada.
Ringraziamo quindi ancora una volta le persone che con le loro idee e la loro solidarietà costituiscono il vero valore aggiunto nei nostri incontri.