venerdì 27 marzo 2020

EMERGENZA E AFFARISMO: UN BINOMIO DISTRUTTIVO


In questi giorni di terribile crisi, i servizi sono insufficienti e le informazioni sono inadeguate.
Credevamo che fosse un problema d’incapacità gestionale o di lacune organizzative e ci siamo occupati di suggerire alla maggioranza strumenti e metodi per migliorare le attività di supporto ai cittadini.

Oggi scopriamo su cosa era concentrata, invece, la cosiddetta classe dirigente.
Approfittando della criticità della situazione, questi opportunisti erano intenti a intessere la loro opera di distruzione. Invece di pensare a tutelare i cittadini sul fronte sanitario ed economico preparavano la mossa per privarli dei beni comuni e consegnarli nelle mani di speculatori pronti all’affare.

Sul cimitero, ignorando i nostri suggerimenti, hanno costruito un’emergenza loculi che non c’era e che poteva essere scongiurata attraverso la programmazione e la corretta gestione, se solo ci si fosse concentrati sull’interesse collettivo invece che sugli affari.

Analoga spregiudicata strategia viene attuata sulla farmacia comunale, ridotta in perdita per agevolarne la prossima privatizzazione.

Sulla Perla del Tirreno, tra balletti e giravolte, adducendo stravaganti quanto inconsistenti motivazioni economiche, in piena continuità con la giunta Bacheca sono arrivati oggi a definire il loro vero obiettivo: la dismissione di questo bene così importante sotto il profilo economico per il nostro Comune.

Sono azioni perseguite nel disprezzo dell’interesse collettivo, dell’opportunità di risanamento e della possibilità di fronteggiare un futuro che, oggi più che mai, ci appare incerto.

In questi giorni di preoccupazione, sacrifici e paura per un virus che sta infestando il mondo, qui da noi, invece di lavorare per alleviare le sofferenze delle persone si continua a coltivare il germe dell’affarismo che divora il bene comune e lascia i cittadini sempre più poveri e disarmati nei confronti delle sfide future. Purtroppo da questa malattia non si guarisce, è necessario combatterla finché siamo in tempo.

Lorenzo Casella